«Evitare che il capitale ci sfugga»

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«Evitare che il capitale ci sfugga»

POLA | Musil, Saccorgiana, Idroscalo entro l’anno a concorso. Parola del ministro dei Beni statali, Goran Marić, che ieri mattina a Pola ha incontrato sindaci e vicesindaci dei 41 enti locali istriani che lamentano questo o quell’ostacolo ai rispettivi piani di sviluppo solo perché i terreni coinvolti sono in certa misura di proprietà della Repubblica. I colloqui si sono svolti rigorosamente a porte chiuse, ma a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate a margine dell’incontro, l’esito dev’essere stato proficuo. Il presidente della Regione Valter Flego ha messo in evidenza come sia utile il “filo diretto” con il governo quando si tratta di risolvere problemi concreti in tempo reale, come è successo per esempio in occasione della crisi alla “Cimos”. Dello stesso avviso il ministro Marić, che scende volentieri da Piazza San Marco al mare per incontrare i vertici degli enti locali sul cui territorio nascono e s’incancreniscono problemi patrimoniali che frenano la crescita economica. “Si risolvono più pratiche in sospeso con un incontro di questo tipo che con mille telefonate, mail e solleciti. Dunque, stamane ho incontrato tutti i sindaci istriani per metterli al corrente delle opportunità che agli enti locali concede la nuova Legge sulla gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, legge entrata in vigore lo scorso venerdì, scritta e studiata in modo che possa fungere da strumento di rianimazione dei beni pubblici abbandonati”, ha dichiarato il ministro dopo aver parlato a lungo con i sindaci, ai quali ha detto, tra l’altro, che “se non ci apriamo al capitale, il capitale ci sfuggirà”, come se non fosse già successo mille volte finora.

Aree smilitarizzate

La parola quindi al sindaco di Pola, Boris Miletić: “Le priorità di Pola sono Musil, Saccorgiana e l’ex Idroscalo, le tre aree smilitarizzate che abbiamo l’obbligo di far fruttare per il bene dei nostri cittadini e della nostra economia. Per questo abbiamo fondato una commissione interistituzionale con il ministero che avrà il compito di preparare le pratiche per condurle alla fase dei bandi. Ma non è tutto. Abbiamo progetti per così dire minori a loro volta importanti, come l’ampliamento della scuola elementare di Castagner, la costruzione del Centro di coworking presso l’ex sede della Mehanika e un’infinità di piccoli investimenti nella rete stradale e idrica che aspettano di decollare in mancanza del nulla osta dello Stato”.

Importanza strategica

D’importanza strategica anche il progetto che trasformerà l’ex cava di pietra di Vincural in un futuro teatro estivo (Cave romane). Ieri a Medolino è stato siglato l’accordo con cui lo Stato mette a disposizione del Comune (usufrutto) tutta l’area appartenente alla Repubblica, ma la questione ha suscitato perplessità tra i giornalisti: come mai lo Stato è così tirchio a non voler trasmettere incondizionatamente agli enti locali i diritti di proprietà sui beni che allo Stato stesso non possono fruttare alcun utile? Questa la risposta di Marić: “La natura del contratto in casi come questo di Vincural è puramente tecnica: il patrimonio che per legge può essere ceduto incondizionatamente agli enti locali, sarà ceduto e la concessione provvisoria non esclude il passaggio della proprietà in futuro. Se oggi siamo costretti a ripiegare su soluzioni temporanee di questo tipo è soltanto perché il passaggio della proprietà richiede tempi lunghi e noi non abbiamo tempo da perdere. Facciamo così per far partire i progetti e per avere accesso istantaneo ai fondi europei, mica per altro. Quando ci saranno le condizioni per il passaggio della proprietà, ci sarà il passaggio della proprietà, questo è certo. La cosa che qui conta è di arrivare al bando per le tre opere capitali entro l’anno. Ma nei tre casi polesi non si tratta di concessioni, usufrutto o locazioni a lungo termine, bensì di vendita. Musil, Saccorgiana e Idroscalo sono progetti commerciali che saranno trattati come tali”.
Che ne è invece di Brioni Riviera, il primo dei progetti di rilancio della costa istriana ipotizzati ancora negli anni Novanta, ma senza il beneficio del successo, almeno sinora. “Brioni Riviera riguarda unicamente il Comune di Fasana e la località di Pineta, che in effetti vive un’epoca di ristagno pur avendo un potenziale turistico enorme. Per Pineta abbiamo in mente un modello di vendita oppure di concessione a lungo termine”.

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