Euro. Oggi il via libera definitivo alla Croazia

A Bruxelles si riunisce l’ECOFIN. Il responso positivo appare scontato, con l’eurozona che s’allarga a venti Paesi

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Euro. Oggi il via libera definitivo alla Croazia
Oggi ultima missione a Bruxelles per il ministro delle Finanze dimissionario Zdravko Marić. Foto: Davorin Visnjic/PIXSELL

L’ECOFIN, ovvero il Comitato dei ministri delle Finanze e dell’Economia dell’Unione europea sarà chiamato oggi a Bruxelles a dare il via libera definitivo all’ingresso della Croazia nell’eurozona a partire dal 1º gennaio del 2023. A dare il loro assenso all’adozione dell’euro da parte di Zagabria sono stati già giovedì corso i rappresentanti permanenti a Bruxelles di tutti i Paesi membri dell’UE. Martedì scorso invece era stata la volta del Parlamento europeo che aveva appoggiato a stragrande maggioranza dei voti le ambizioni croate di aderire alla zona euro. In precedenza, inoltre, avevano dato luce verde a Zagabria nell’ordine, la Commissione europea, l’Eurogruppo e il Consiglio europeo: tutti avevano sancito che la Croazia ottempera a tutti i criteri richiesti per diventare il 20.esimo Paese membro dell’eurozona. A Bruxelles sottolineano che l’ingresso di Zagabria nella zona euro è una dimostrazione eloquente della vitalità e della forza della moneta comune europea.
La riunione odierna dell’ECOFIN, sarà anche l’ultima alla quale parteciperà Zdravko Marić nelle vesti di ministro delle Finanze. Il ministro dimissionario ha dichiarato di recente che non sarà soltanto la Croazia a trarre vantaggio dall’adozione della moneta comune. L’eurozona stessa ne trarrà beneficio in quanto con il suo allargamento si rafforzerà pure il suo ruolo internazionale. Zdravko Marić ha sottolineato ancora che l’ingresso nella zona euro rappresenta il coronamento di un duro lavoro pluriennale. Ha aggiunto però che il Paese dovrà continuare sulla strada delle riforme, indispensabili sia per l’economia che per la società nel suo insieme. A beneficiare dall’entrata del Paese nell’eurozona saranno anche i turisti stranieri provenienti dai Paesi che hanno già introdotto l’euro, che non saranno più costretti in Croazia a cambiare la loro valuta in kune. I cittadini croati stessi potranno fare affidamento su una valuta più stabile, diffusa ormai in buona parte del Vecchio continente. Inoltre come già annunciato dalle agenzie internazionali, il via libera definitivo all’ingresso nell’eurozona, dovrebbe portare all’innalzamento di due gradini, fino alla categoria investimento, del rating sovrano della Croazia. Zagabria, dunque, s’accinge a realizzare tutti i suoi obiettivi strategici, in quanto il 1º gennaio prossimo il Paese dovrebbe aderire anche allo Spazio senza confini di Schengen. E la strada verso l’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è pure spianata dopo l’inizio ufficiale delle trattative.
Inutile dire che a Zagabria si respira un clima di grande soddisfazione se non di euforia per tutta questa serie di risultati politici ed economico-finanziari conseguita in un breve arco di tempo, preceduta, tra l’altro, come rilevato dalla Commissione UE, dal superamento degli squilibri macroeconomici. E Zdravko Marić se ne va all’apice di questo percorso di successo: gli ultimi sondaggi già dicono che la sua popolarità personale è aumentata, seppure lievemente, con l’annuncio dell’abbandono del governo che coincide in pratica con la conferma dell’adesione all’eurozona.

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