Alla fine sembra che prevarrà la buona ragione. Lovro Kuščević è a un passo dal rassegnare le dimissioni. Il ministro dell’Amministrazione, coinvolto da uno scandalo immobiliare milionario sull’isola di Brazza (Brač), sta ancora resistendo, nonostante l’opinione pubblica sia bombardata ogni giorno dai mass media che riportano nuovi particolari sui metodi che ha usato per arricchirsi in modo poco ortodosso. Ma ora si attende soltanto il rientro in patria del premio Plenković, impegnato in questi giorni nelle trattative a Bruxelles per le nomine Ue, per far uscire Kuščević di scena. Le richieste in tal senso arrivano anche dal partner di coalizione, ossia dai Popolari dell’HNS: il vicepremier Predrag Štromar ha alzato domenica la voce e ha invitato il premier a organizzare una riunione con un unico tema, ossia la destituzione del ministro.

Ma sembra che dopo le fatiche di Bruxelles, Plenković sia atteso da un rimpasto di governo. Secondo alcuni media, oltre a Kuščević anche Gabrijela Žalač sembra sia vicina alla porta d’uscita. La ministra delle delloS viluppo regionale e dei Fondi Ue, ricorderemo, è stata coinvolta pochi mesi fa in due separati scandali: nel primo ha investito una ragazza mentre si trovava alla guida con la patente scaduta, mentre nel secondo è stato scoperto che una società interessata ai fondi europei le avrebbe “regalato” un’auto lussuosissima, che aveva parcheggiato nel giardino della casa dei genitori.

Non va dimenticato nemmeno che il premier è costretto a trovare un sostituto a Marija Pejčinović Burić. Il capo della diplomazia, infatti, è stato nominato pochi giorni fa segretario generale del Consiglio d’Europa.