Euro in Croazia, il Paese è spaccato

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Euro in Croazia, il Paese è spaccato

Il telegiornale della rete nazionale (Htv 1) ha trasmesso i risultati di un sondaggio inerente l’ingresso nell’Eurozona e l’adozione della moneta unica europea. L’agenzia “Promocija plus“ ha interpellato 1.400 persone e il margine d’errore viene valutato attorno al 2,62%. L’ingresso nell’Eurozona è uno degli obiettivi dell’attuale governo che come data possibile per lo storico passaggio valutario indica l’anno 2024.

A nostro avviso  il sondaggio fa emergere un netta spaccatura politica da una parte,  tanta confusione e scarsa conoscenza della materia dall’altra: evidentemente i cittadini non hanno le idee chiare di come tutto ciò dovrebbe avvenire. E poi basta  stare a sentire le ultime notizie di economia sull’onda di quanto sta accadendo agli operai di Uljanik e 3.maj, pensare alla qualità della vita di una fetta di pensionati  costretti a un’“esistenza” fatta di stenti, tra una visita dal medico all’altra, mentre allo stesso tempo diverse persone, giovani e adulti di mezza età hanno dovuto emigrare all’estero in cerca di un futuro migliore.

Fronte sì

Alla domanda se la Croazia debba entrare a far parte dell’Unione monetaria europea e al posto dell’attuale kuna adottare come valuta l’euro, il 12,8% ha risposto favorevolmente (“sì, quanto prima”), il 18, 7% si reputa d’accordo, “ma solo quando il Paese sarà pronto”, mentre il 5,6% ritiene che l’ingresso nell’euro vada adottato, ma solo quando verranno regolamentati i rapporti all’interno dell’unione monetaria europea. Infine, il  2,1 %  è favorevole per “altri motivi”.

Fronte no

Il 23,75% si è detto contrario all’euro  fino a quando l’economia non si rimetterà in piedi, il 23,1%  è convinto è convinto che la kuna dovrebbe rimanere per sempre la valuta croata. Il 34,8% ha avuto parere negativo fino a quel momento in cui l’euro è esposto a pericoli come la recente crisi greca, mentre il 2,8%  ha addotto altri motivi per cui si dice contrario all’ingresso nell’EMU. Il fronte degli indecisi è rappresentato dal 7,3% degli interrogati.

I partiti

È molto interessante l’immagine che il sondaggio offre analizzando le posizioni/risposte degli appartenenti ai singoli partiti. Gli elettori HDZ sono per l’adozione dell’euro nell’ordine del 46,3%, mentre i contrari sono 48,8%.  Anche i socialdemocratici SDP hanno una visione diametralmente opposta della questione: il 38,4%  è per il sì,  mentre più della metà  56,3% non è favorevole alla moneta unica. La percentuale maggiore dei favori per l’adozione dell’euro appartiene agli elettori GLAS con il 69,2%,(23,1% contrari), mentre chi esprime quasi totale contrarietà alla moneta europea sono gli elettori di HRAST, soltanto l’11,1% si sono detti favorevoli a fronte di un quasi totale “no”  nell’ordine del 77,8%.

Anche se generalmente  il sondaggio denota un calo dei favori dei cittadini nei  confronti della moneta unica europea, imprenditori e analisti sono del parere che l’adozione dell’euro porterebbe al Paese più utili che danni. Inoltre, l’ingresso nell’Eurozona è determinato già per il solo fatto i far parte dell’Unione europea. È solo una questione di date: è la conclusione fornita in tv.

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