DDI, PGS e GLAS insieme alle europee

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DDI, PGS e GLAS insieme alle europee

ABBAZIA | I partiti d’ispirazione liberale e regionalista uniscono le forze in Croazia. L’Alleanza civico-liberale (GLAS), l’Alleanza litoraneo-montana (PGS) e la Dieta democratica istriana (DDI) parteciperanno infatti insieme alle prossime elezioni europee. Lo hanno annunciato ieri ad Abbazia i presidenti del GLAS e della DDI, rispettivamente Anka Mrak Taritaš e Boris Miletić, nonché la sostituta del presidente del PGS, Tea Mičić Badurina. In seguito al voto in programma il maggio prossimo, i tre partiti sperano di poter continuare a fare affidamento su due loro rappresentanti a Bruxelles e Strasburgo. Attualmente al Parlamento europeo siedono Ivan Jakovčić (DDI/ALDE) e Jozo Radoš (GLAS/ALDE).
“In questo momento abbiamo due eurodeputati. Puntiamo a ripetere questo risultato”, ha spiegato Anka Mrak Taritaš, chiarendo che la coalizione intende porsi obiettivi realistici. La leader del GLAS ha spiegato che i nomi dei primi due candidati nella lista elettorale della coalizione non sono stati ancora scelti. A tale proposito, la presidente del GLAS ha chiarito che la rosa dei 12 candidati per le elezioni europee e il programma della cosiddetta coalizione di Amsterdam saranno presentati tra circa un mese.
Boris Miletić ha rilevato che le decisioni assunte a Bruxelles e Strasburgo finiscono inevitabilmente con l’influenzare anche la legislazione croata. Tea Mičić Baudurina, ha parlato delle divisioni ideologiche che lacerano il Paese, stigmatizzando i politici che non sono pronti a subire le conseguenze delle loro azioni. Interpellato in merito alla sorte di Jakovčić, Boris Miletić si è limitato a dire che il suo predecessore alla guida della DDI ha rinunciato a candidarsi nuovamente alle elezioni europee rilevando di considerare pertanto chiuso l’argomento.
Commentando la possibile adesione del Partito contadino croato (HSS) alla coalizione di Amsterdam, Anka Mrak Taritaš ha confermato che trattative in tal senso sono in corso. Non ha chiarito se i problemi con la giustizia avuti in gioventù dal presidente dell’HSS, Krešo Beljak, possano essere d’intralcio alla loro collaborazione. Si è limitata a spiegare che le risulta impensabile anche soltanto ipotizzare una coalizione con l’HDZ e con Milan Bandić. Quest’ultimo, si ricorda, aveva sconfitto Anka Mrak Taritaš, alle scorse elezioni per la poltrona di sindaco di Zagabria. Al ballottaggio il primo cittadino uscente Milan Bandić aveva ottenuto 147.680 voti mentre la sfidante Anka Mrak Taritaš si era dovuta accontentare di 131.373 suffragi.
Della coalizione d’ispirazione liberale e regionalista avrebbe dovuto fare parte anche il partito Pametno, che vorrebbe rappresentare una sorta di alternativa di sinistra moderata. Alla fine però Pametno ha deciso di correre da solo.

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