Computer in tilt. Il traffico si blocca

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Computer in tilt. Il traffico si blocca

ZAGABRIA | Sembra uno scenario da film di fantascienza. Viene a mancare l’energia elettrica e il mondo si blocca. Si susseguono scene da incubo, in cui l’umanità regredisce a uno stadio primordiale. Certo, non succede la stessa cosa quando a cedere è il sistema informatico: ma sono comunque guai a non finire, ovvero attese estenuanti e nervi tesi. È quello che è capitato nei giorni scorsi ai valichi di confine croato-bosniaci, dove in un battibaleno si sono create code tali da far quasi impallidire quelle che si verificano d’estate alla frontiera croato-slovena. Il Ministero degli Affari Interni di Zagabria ha subito chiarito la natura del problema: “Si è verificato un crollo in parte del sistema informatico del dicastero, per cui determinate funzioni non potevano essere espletate”. Gli addetti alla manutenzione del Ministero si sono immediatamente messi al lavoro alacremente per rimettere in funzione il sistema al più presto. Il dicastero ha pregato i cittadini che si sono trovati in coda ai valichi di confine, nonché quelli che sono incappati in lunghe file agli sportelli delle Questure di dimostrare comprensione e pazienza.
Inevitabilmente si sono formate lunghe code ai valichi con la Bosnia ed Erzegovina. Il portavoce della Polizia di frontiera bosniaca ha emesso un comunicato in cui ha rilevato che “è crollato il sistema di controllo elettronico dei documenti della Repubblica di Croazia. In alcuni intervalli è stato impossibile o molto difficoltoso attraversare i valichi di confine internazionali”.
L’Autoclub croato (HAK) ha subito pubblicato sulle sue pagine Internet un avviso in cui ha informato gli automobilisti che erano possibili lunghe attese ai confini di Stato. Le colonne più lunghe, in entrambi i sensi di marcia, si sono verificate ai valichi con la Bosnia ed Erzegovina (Stara Gradiška – 2 ore, Slavonski Brod e Maljevac –1 ora e mezza, Županja e Hrvatska Dubica – 1 ora). Al valico di Bajakovo con la Serbia l’attesa in entrata e uscita variava dai 45 minuti a 1 ora, mentre ai valichi con la Slovenia non si sono create code particolari.
Nelle Questure, invece, la difficoltà era rappresentata dall’impossibilità di rilasciare documenti. Le file agli sportelli, però, sono una realtà quotidiana, per cui i cittadini non si sono innervositi troppo.

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