CNI. Scuole nel segno dell’eccellenza Quadro UPT. Parziale e non veritiero

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CNI. Scuole nel segno dell’eccellenza Quadro UPT. Parziale e non veritiero

ROVIGNO Una situazione finanziaria molto complessa, anche critica, conseguente pure alla crisi che sta attraversando l’Università Popolare di Trieste. Per assicurare la continuazione dell’attività della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia e delle sue istituzioni, l’Unione Italiana ha fatto anticipi e prestiti attingendo dalle proprie risorse e fondi di riserva, esponendosi laddove la spesa andava sostenuta dall’UPT. Ora la situazione è preoccupante e la stessa UI rischia di rimanere bloccata se non arriveranno a breve i fondi da Roma. Lo ha ammesso apertamente il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, ieri sera a Rovigno, parlandone con la sua squadra tra le “varie”. Immancabile il riferimento all’evoluzione dei fatti nell’Ente di piazza Ponterosso. Il quadro tratteggiato ieri mattina al Comune di Trieste, è stato giudicato “parziale e assolutamente non rispondente al vero” dal presidente Maurizio Tremul, che ha assistito all’audizione nella Commissione V. Sul passivo, ha spiegato, è stata chiamata in causa anche la CNI. Tremul non ha escluso di fare in merito un comunicato stampa.

Focus sulle iscrizioni
In primo piano, però, l’universo scuola della CNI in Croazia e Slovenia, che comprende oggi 4.634 ragazzi, vale a dire trenta in più rispetto allo scorso anno, di cui quasi la metà in Istria (e precisamente 2.439), 931 tra Fiume, Quarnero e Zara, rispettivamente 1.264 nella parte slovena: guardando indietro negli ultimi due lustri, sono cifre da primato, che riguardano praticamente tutta la rete, anche se con alcune eccezioni. Se i dati sono molto positivi, va detto che non sono omogenei, ossia non riguardano tutto il territorio. Infatti, a fare da traino questa volta sono le istituzioni della CNI in Slovenia, che in confronto al 2017/2018 hanno registrato un aumento di quasi venti iscritti. Inoltre, con 1.670 bambini a fronte dei 1.672 della precedente tornata, per la prima volta la crescita non ha interessato gli asili e le prime classi delle elementari (oggi sono in tutto 268, nel 2017/2018 erano 283).

Istituti scolastici in Slovenia
Nel complesso, reggono il passo i neostudenti delle SMSI, ma soltanto grazie agli istituti in Slovenia; viceversa subiscono un lieve arretramento quelli in Istria e a Fiume. Generalmente, in confronto a dieci anni fa, il numero degli iscritti passa da 1.168 a 1.670 nelle istituzioni prescolari, da 1.873 a 2.280 nelle scuole elementari. Un discorso a parte, con il segno negativo, la situazione nelle medie superiori.
A un mese circa della ripresa delle lezioni, l’Unione Italiana riflette sull’esito delle iscrizioni 2018/2019 nelle istituzioni prescolari e scolastiche della CNI. È formato da 1.670 piccoli il popolo complessivo delle istituzioni prescolari, di cui 927 in Istria, 231 tra Fiume, Quarnero e Zara, 512 in Slovenia; lo scorso anno erano rispettivamente 921, 253 e 498. Le elementari italiane sono invece frequentate da 2.280 alunni (2.271 nel 2017/2018), con flessioni a Fiume (da 640 a 638) e in Istria (da 1.166 a 1.147) e un incremento anche consistente in Slovenia, dove dai 565 allievi dello scorso anno si è passati agli attuali 597, vale a dire un’intera classe (di quelle grandi) in più. È la conferma di una tendenza cui si assiste da alcune stagioni.
Per quanto concerne le SMSI, si potrebbe dire che l’andamento è praticamente in linea con le ultime annate (con poche variazioni): in dieci anni, nel complesso le SMSI in Croazia e Slovenia hanno “perso” oltre il 25 per cento degli iscritti, nel concreto 232 studenti (erano 916 nel 2007/2008, oggi sono 684); nella fattispecie l’Istria 179 (da 544 a 365), Fiume 18 (da 173 a 155) e la Slovenia 44 (da 199 a 155).

Ottima l’offerta
“Prima di questa riunione ho visitato la SMSI di Rovigno e sono rimasta entusiasta dall’offerta – ha dichiarato Iva Bradaschia Kožul, responsabile del settore Educazione e Istruzione dell’Unione Italiana nel corso della seduta della Giunta esecutiva, ieri sera a Rovigno, alla presenza del presidente dell’UI, Maurizio Tremul, e della vicepresidente dell’Assemblea, Arijana Brajko –. Non riesco a capire quale sia il problema, perché voglio ribadire che le nostre sono istituzioni di eccellenza sotto l’aspetto dei contenuti didattici, della metodologia d’insegnamento, delle attrezzature tecnologiche, dei programmi extradidattici. Sono quasi portata a pensare che le famiglie non siano succifientemente informate delle possibilità delle nostre SMSI”. Nel corso del dibattito, però, sono state formulate anche altre ipotesi, come il problema della maturità di Stato in Croazia, che non riconosce l’italiano, oppure le difficoltà legate all’orario scolastico più ampio.

Asili italiani nel Capodistriano
Sugli asili, il vicepresidente della Giunta esecutiva e responsabile del Settore Università e ricerca scientifica, Marko Gregorič, ha rilevato che le cifre ottimistiche degli asili CNI in Slovenia potrebbero essere ingannevoli. “C’è un problema di spazi negli asili della maggioranza”, ha detto Gregorič, per cui una parte di ragazzi entra nelle istituzioni CNI, con possibili difficoltà nel mantenere l’insegnamento della lingua italiana. “Se non permetteremo che ne risenta la qualità, sarà un vantaggio per tutti, in quanto potenzierà il discorso del bilinguismo”, ha concluso Iva Bradaschia Kožul.

Commissioni giudicatrici
Nel corso della serata, la GE ha provveduto alla nomina dei membri delle Commissioni giudicatrici della XVIII Gara di lingua italiana per le scuole medie superiori della CNI, organizzate dall’UI, e della XLVII Gara di lingua italiana per gli alunni delle elementari della CNI, promosse tradizionalmente dal mensile per ragazzi “Arcobaleno” (EDIT). Per quanto concerne le SMSI, i lavori dei ragazzi verranno valutati dai professori Sergio Crasnich (presidente), Rina Brumini e Sandro Manzin; mentre quelli delle elementari saranno giudicati da Tiziana Dabović (presidente), Patrizia Chiepolo Mihočić e Stella Defranza. A ospitare entrambe le gare, il prossimo 9 novembre, sarà la la Scuola media superiore italiana di Fiume. Accolto anche il preventivo di spesa, stimato attorno ai 6.650 euro.

Proficui colloqui a Roma
All’Esecutivo è stata fornita un’informazione sul giro di incontri avuti con i rappresentanti delle maggiori forze politiche e delle istituzioni della Repubblica Italiana. Espressa piena soddisfazione da parte dei vertici UI per i colloqui avuti a Roma a fine settembre, valutati come molto proficui e da continuare anche in futuro. Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, hanno avuto abboccamenti con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Vincenzo Zoccano e con il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento Guido Guidesi, con il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, con le senatrici Tatjana Rojc e Laura Garavini, con il vicepresidente della Camera dei Deputati, Ettore Rosato, con la vicecapogruppo del Partito Democratico, Debora Serracchiani, e con il deputato forzista Renato Brunetta, mentre per quanto riguarda il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, i rappresentanti UI sono stati ricevuti dal viceministro degli Esteri, Emanuela Claudia Del Re, dal direttore generale per i Paesi dell’Unione Europea, Giuseppe Buccino Grimaldi e dal ministro plenipotenziario Francesco Saverio De Luigi.

Aumentare le risorse
Si è discusso del rifinanziamento della Legge 73/01 in favore della CNI per il triennio 2019-2021 – in tale contesto, l’UI ha chiesto un aumento delle risorse per poter effettuare importanti e prioritari investimenti nel mondo scolastico e per i giovani –, della Legge 72/01 in favore degli esuli istriani, fiumani, giuliani e dalmati, nonché del riassetto del sistema di sostegno pubblico all’editoria, auspicando il mantenimento dei contributi pubblici per la stampa italiana edita all’estero (tra cui “La Voce del popolo” e altre testate dell’EDIT) rilevando il suo ruolo importante e fondamentale nell’informazione degli italiani oltre confine. L’UI ha illustrato il percorso di rinnovamento generazionale avvenuto con le ultime elezioni, sono stati presentati gli indirizzi programmatici della nuova Giunta esecutiva. Ribadita la necessità di una legge di scopo che assicuri continuità di sostegno. La CNI si è vista riconfermare la vicinanza della Repubblica Italiana.

Centro di ricerche storiche
La GE ha preso atto del Programma di lavoro e piano finanziario per il 2019 del Centro di ricerche storiche di Rovigno, sollecitando però un’integrazione della documentazione. Nel corso della discussione, Iva Bradaschia Kožul e Marina Paoletić, titolare del settore Cultura e Teatro, arte e spettacolo, hanno espresso alcune perplessità sull’ammontare dei finanziamenti richiesti, la prima principalmente in relazione ai tagli subiti dalla scuola, mentre sulla conclusione dell’Esecutivo, si è astenuta in sede di voto la responsabile dei settori Economia, Finanze e Bilancio, Affari giuridico-amministrativi e rapporti con le CAN, con i Consigli per la minoranza italiana e i rappresentanti politici della CNI, Martina Benolić.

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