MACCHINE DEL TEMPO Simca 1100, da tenersela stretta

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MACCHINE DEL TEMPO Simca 1100, da tenersela stretta
Foto ab

L’abbiamo visto in strada e in una delle rassegne di auto d’epoca, trovandola in condizioni eccellenti, come appena uscita dalla fabbrica. Per il modo in cui è concepita non si differenzia più di tanto dalle vetture moderne in circolazione. La Simca 1100, infatti, fu tra le prime due volumi con il portellone posteriore. Arsen Brnčić, socio dell’Oldtimer Klub Rijeka, l’ha scelta, come spesso avviene tra gli appassionati, anche per motivi sentimentali: “L’ho acquistata un anno fa circa, dopo lunghe ricerche. Avevo desiderato un’auto d’epoca che fosse un po’ speciale, trovando tra gli annunci la Simca 1100. In giro non ve ne sono tante, anzi, sono pochissime. Inoltre, ce l’aveva anche papà. L’ho scovata a Maribor, in Slovenia, a un prezzo ragionevole. Me l’ha venduta una persona anziana che, evidentemente, l’ha voluta tenere bene e dopo essermi accertato delle sue condizioni, me la sono portata a Viškovo. L’ho immatricolata, dopo l’ispezione da parte degli esperti dell’Associazione nazionale, con la certificazione di auto d’epoca, il che significa che per oltre il 90 per cento la vettura è costituita da pezzi originali. Dopo averla acquistata, non ho dovuto affrontare grandi spese per averla in queste condizioni. Tutto funziona alla perfezione. Da giugno 2022 a oggi, avrò fatto un migliaio di chilometri. Mi ero deciso per quest’auto anche se ero consapevole che trovare dei ricambi non sarebbe stato semplice. C’è eBay, ma nemmeno lì puoi trovare tutte le parti meccaniche. Per alcuni componenti sono quasi certo che sarà impossibile trovarli nuovi. Il contachilometri segna 60mila km e spero che il motore regga a lungo. La guido con molta attenzione, con delicatezza nell’uso del cambio”.

Questa Simca 1100 è stata sfornata nel 1980. Dalla sua uscita, nel 1967 al 1985 ne sono state prodotte 2,2 milioni, un vero successo. La casa automobilistica francese venne fondata nel 1934 da un imprenditore italiano, Enrico Teodoro Pigozzi, dopo aver lavorato a lungo per la Fiat, provvedendo all’assemblaggio dei suoi modelli e alla distribuzione in Francia. Le prime auto con il marchio Simca furono dei cloni della Topolino e della Balilla. Il marchio francese ha cessato di esistere nel 1990.

Nei primi anni Sessanta iniziò la scalata da parte dell’americana Chrysler e il marchio originale venne sostituito da quello della Talbot prima e quindi della casa statunitense per tutti i modelli che seguirono.

Comprare un’auto d’epoca per qualcuno può essere un buon investimento, con la prospettiva di guadagnarci. Per Arsen è un’altra cosa: “Intendo tenermela ancora a lungo. Le auto di una certa età hanno un fascino particolare, un’anima che le vetture nuove non hanno. Non vedo l’ora che riprendano le rassegne e che io possa far vedere questa nonna ancora in ottima forma”.

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