Petra Vranić: da una linea sola a una creazione complessa

La giovane fashonista fiumana si racconta per noi: piacciono i suoi disegni singolari ristampati sui capi più amati dai giovani. Hoodies, t-shirt, camicie e con la nuova collezione anche maglie a girocollo

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Petra Vranić: da una linea sola a una creazione complessa

La fiumana Petra Vranić, titolare del brand Linijart, con i suoi hoodies, camicie e altri capi d’abbigliamento, sta riscuotendo un notevole successo tra i giovani (e non solo). Le sue creazioni sono uniche e singolari, tra moda e arte. A osservarli bene, i suoi disegni non si interrompono, sono costituiti da una linea sola continua: un esempio di disegno “single line”: se lo ricorderanno i più anzianotti, che da giovani guardando Carosello si saranno imbattuti sulla pubblicità della pentola Lagostina: c’era un omino che camminava su una linea ininterrotta, non parlava ma gliene capitavano di tutti i colori. Fatti e misfatti accompagnati da una musichetta che per tutti faceva badum badum, badum badum.
Designer o artista? “È difficile per me identificarmi con espressioni del tipo designer o artista – risponde –. Personalmente, direi semplicemente di essere ancora soltanto una persona con un’idea da condividere con l’ambiente che la circonda. Ci vuole molto più lavoro, sforzo e sviluppo per potermi definire un’artista o designer. Quel che è certo è che affrontro ogni progetto e tutto ciò che esso comporta con i piedi ben piantati a terra, con tranquillità e calma”.
E l’ispirazione, da dove arriva? Il disegno può essere una forma di liberazione? “Ho iniziato a disegnare durante gli studi di psicologia – spiega –. In quel periodo la mia vita era ridotta principalmente alla scuola e sentivo davvero il bisogno di avere un hobby. Nel secondo semestre, nonostante avessi superato tutti gli esami, ho deciso di rinunciare a psicologia e iscrivermi a economia, ramo management del business internazionale. Quindi, si potrebbe dire che ho iniziato a disegnare e dipingere per alleviare lo stress, tuttavia ho continuato con questo hobby indipendentemente dal fatto che da quando sono passata a economia raramente mi sono sentita stressata”.

Le hoodies di Petra Vranić “in mostra” a Zagabria.È moda urbana

Il successo della prima serie Linijart arriva durante il lockdown e trasforma la sua arte in business. “Trovo ancora difficile credere quante cose positive sono accadute nel 2021 sul fronte degli affari. Onestamente, non avevo grandi aspettative per evitare possibili delusioni. Alla fine, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Non importa se è diventato il mio lavoro, dipingo, disegno, creo quando mi ispiro spontaneamente”.

Non nascondi il tuo amore per Frida Kahlo. Quanta percentuale della pittrice messicana c’è nelle tue creazioni? Qual è il filo conduttore che in qualche modo ti collega alle sue opere?

“La cosa interessante è che il mio primo tatuaggio, che risale a cinque anni fa, è stato proprio il volto di Frida Kahlo con tecnica single line. Mi piace principalmente l’arte di Frida, in seguito, più leggevo, più l’apprezzavo come persona. La sua storia di vita è stimolante e la sua arte è speciale, ma direi che ha avuto pochissima influenza sulla mia arte, dal momento che il suo stile è completamente diverso. Per quel che mi riguarda ho trovato più ispirazione nella musica, con artisti come Jean Michel Basquiat, Saul Steinberg Vasilij Kandinski, Ugly Kid Gumo, Mo Ganji e Marius Sperlich”.

Come mai ha scelto il disegno con tecnica single line? Un giorno potrà diventare più linee o rimarrà il tuo segno di riconoscimento?

“Ho scoperto questa tecnica nel 2014 attraverso alcuni tatuatori di fama mondiale di cui seguivo i lavori sui social Tumblr e Instagram. Alla fine, ho iniziato a disegnare anch’io con questa tecnica e in seguito a dipingere. Mi piace perché è qualcosa di semplice, come una singola linea, che riesce a creare un motivo complesso. Più motivi in una volta sola, cioè la linea, rimarrà per sempre parte del design”.

Nelle tue conversazioni, spesso menzioni i “non colori”.

“Preferisco indossare abiti di colore bianco o nero, queli che soino per me ‘non colori’. Non trovo difficile combinare i colori, ma non mi piace indossarli. A volter è bello vedere abiti colorati su altre persone, tuttavia, direi che il colore e gli abbinamenti colorati non appartengono al mio stile personale”.

Il marchio linijart si fonda sulla tecnica single line: un disegno fatto di una sola linea che non presenta interruzioni

In che direzione sta andando il tuo progetto, quanto sei soddisfatta della prima serie e su cosa stai lavorando per il futuro, forse per l’estate?

“Innanzitutto dopo la prima serie, recentemente è uscita la nuova collezione. Con soddisfazione posso dire che si sta avviando verso il tutto esaurito, ho avuto ordini anche da altri Paesi in Europa. Le hoodies (felpa con cappuccio) e le maglie girocollo che sono state prodotte per la prima volta quest’anno sono di prima qualità e posso ritenermi più che soddisfatta dell’intera situazione attuale, di come sta procedendo. A Fiume in primavera ho intenzione di realizzare una t-shirt, in caso di successo, lo stesso vale per le T-shirt della collezione estiva. Per quanto riguarda le nuove tecniche, per il momento non ho intenzione di sperimentare troppo, ma si vedrà col tempo”.

Qual è il tuo pubblico a chi ti rivolgi artisticamente e come hanno reagito in merito al tuo lavoro?

“Il mio lavoro è seguito principalmente da adolescenti e giovani adulti. All’inizio, pensavo che i prodotti sarebbero rimasti solo all’interno della cerchia dei miei amici e conoscenti, quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa quando questa rete di persone a cui piaceva il mio design ha iniziato ad espandersi a macchia d’olio con la responsabilità dei social dove per ora avviene la vendita. I primi lavori erano una sorta di progetto pilota, volevo vedere se e in che misura c’era interesse per quello che facevo, e attraverso molti feedback positivi, è stato stabilito che l’interesse esiste”.

In futuro, cosa ti farebbe felice: lavorare per un grande marchio di fama mondiale (con un afflusso di denaro maggiore sul conto corrente), o rimanere indipendente e continuare per la tua strada?

“Non ho ancora pensato a un futuro così lontano, finora sto cercando di focalizzarmi sul presente e sul prossimo futuro e andare avanti piano, passo dopo passo”.

Il lavoro di Petra è seguito principalmente da adolescenti e giovani adulti

Quali materiali usi e in quale modo il tuo design viene trasferito sul tessuto?

“Le magliette a manica corta sono tutte in cotone 100%, le camicie sono cucite in popeline con un’alta percentuale di cotone e le t-shirt con cappuccio sono fatte di una miscela di materiali. Per le hoodies ci vuole un materiale che le rendano calde, morbide e confortevoli da indossare in inverno. È importante per me che i capi con i miei disegni siano fatti di materiali naturali, e che il tessuto delle camicie sia adatto alla pittura. Per stampare i disegni su T-shirt e hoodies utilizzo serigrafia e ‘lamina foil’. Le camicie in popeline vengono dipinte a mano una ad una, il che rende ogni capo unico e completamente realizzato a mano”.

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