È il momento degli under 40

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È il momento degli under 40

Lo “svecchiamento” dell’Unione Italiana è iniziato. Nomi nuovi e quasi tutti under 40, tanto per la presidenza dell’Assemblea, affidata a Paolo Demarin di Sissano, classe 1982 – che sarà coadiuvato dalla 39.enne Arijana Brajko di Momiano, vicesindaco per la minoranza italiana della Città di Buie –, quanto per la Giunta esecutiva. Senza dimenticare che è “giovane” il 34 per cento dei consiglieri assembleari. Una ventata di freschezza. La rivoluzione generazionale è qui tra noi. È un segnale che si procederà con quella trasformazione complessiva – tanto auspicata – dell’assetto dell’UI e della stessa Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia? La volontà di cambiamento è ampiamente condivisa, almeno a giudicare dai primi passi dell’establishment che guiderà l’associazione nei prossimi quattro anni.

Ampia fiducia alla Giunta esecutiva, capitanata dal fiumano Marin Corva. Formazione in campo economico, già dipendente dell’UI e referente di diversi settori, nonché segretario dell’Esecutivo e a capo del Comitato esecutivo della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, il 38.enne Corva oltre alla presidenza dell’organismo assume in questa fase anche la delega al Coordinamento e rapporti con le Comunità degli italiani, alle Attività sociali, religiose e sanitarie, alle Attività giovanili e alle Attività per la Terza età. Ha scelto la sua squadra dopo una serie di consultazioni sul territorio, chiedendo ai suoi collaboratori prima di tutto massima disponibilità e impegno, e soltanto in secondo luogo competenza e capacità.
A coadiuvarlo, nelle vesti di vicepresidente, l’isolano Marko Gregorič, 33 anni da poco compiuti e già una considerevole esperienza nel mondo della CNI: dal giornalismo alla dirigenza della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” e alla locale Comunità autogestita della nazionalità italiana (di cui è presidente fino a novembre, se non anche oltre), all’europrogettazione. Responsabile dell’Ufficio Europa di Capodistria, Gregorič si occuperà dei settori Informazione ed editoria, Università e ricerca scientifica e Attività sportive. Giovanissime sono pure Marina Paoletić e Martina Benolić, entrambe di Umago. Alla prima, storica dell’arte e docente della Scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” di Buie nonché del Ginnasio “Antonio Sema” di Pirano, sono stati affidati i dicasteri Cultura e Teatro, arte e spettacolo. Nel 2014 ha collaborato in veste di tutor al progetto CROACTION – Progetto di mobilità transnazionale promosso dalla Regione Veneto e si occupa del patrimonio storico-artistico locale, indagando in particolare le proprietà immobili dei nobili capodistriani, i relativi intrecci matrimoniali e il loro ruolo sociale. Collabora con la Società di studi storici e geografici di Pirano. Laureata a Zagabria e premiata dal rettore dell’Università come una dei migliori studenti della generazione, Martina Benolić fa l’avvocato, ha un proprio studio legale, ma sta ampliato la sua conoscenza nel campo economico (Bicocca di Milano). Seguirà appunto l’Economia, gli Affari giuridico-amministrativi e i rapporti con le CAN, con i Consigli per la minoranza italiana e i rappresentanti politici della CNI, oltre che le Finanze e bilancio. Corva l’ha voluta anche per avere il supporto di un esperto in materia di norme, leggi e diritti, nella prospettiva di un aggiornamento dello Statuto dell’UI e di una serie di battaglie politiche come quella sul bilinguismo che è stata avviata dalla Comunità di Fiume. La più “anziana” del team (poco più che 40.enne) è Iva Bradaschia Kožul. Psicologa laureatasi a Trieste, in passato docente presso le scuole elementari e la media superiore di Fiume, attivista in CI e nell’ambito del Consiglio per la minoranza italiana della Regione Litoraneo-montana, da nove anni direttrice dell’elementare “San Nicolò”, Bradaschia Kožul avrà la responsabilità dei settori Educazione e Istruzione e Organizzazione, sviluppo e quadri. Un abbinamento, questo, che rappresenta una novità, e che anticipa l’intenzione di approcciarsi in maniera diversa alla politica dei quadri. 
Altre due donne sono in “panchina”, in attesa dell’ampliamento della squadra, già annunciato e promesso da Corva: Debora Moscarda di Gallesano – percorso di studi in scienze umanistiche (Dipartimento di studi in lingua italiana della “Juraj Dobrila” di Pola), attivista della locale CI (di cui è vicepresidente) – e Ana Čuić Tanković di Pola, pianista (si è diplomata nella classe di Massimo Gon presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Pirano) ed economista, docente della Facoltà per il Management nel turismo e nell’alberghiera di Ica. 
“A parte alcuni passi, in confronto alle Linee programmatiche del precedente mandato, abbiamo riscritto quasi completamente la nostra piattaforma”, dichiara Marin Corva presentando il suo indirizzo. “Le Linee programmatiche e la composizione della Giunta esecutiva sono la continuazione concreta di quanto ho esposto nel corso della campagna elettorale e di quanto è stato poi riconosciuto dai connazionali. Ho tenuto conto pure delle segnalazioni ricevute nelle consultazioni post-elettorali. I sette obiettivi principali rappresentano le sette aree di intensa attività che la Giunta esecutiva intende valorizzare e attuare. Tali macroobiettivi vogliono ricoprire l’intero operato della CNI, incentivando il loro sviluppo e la futura crescita”, ha spiegato il presidente, che nella stesura del documento ha incluso pure quello “stato dell’arte” ereditato dalla precedente GE ed emerso da un giro di colloqui avuti in circa due anni con le varie CI, discutendo di problemi, difficoltà, esigenze, desiderata.

Valorizzare le CI

L’ascolto e il dialogo è l’impostazione scelta da Corva, votato alla massima apertura, ai suggerimenti e ai consigli, sia che arrivino da esperti in materia che, e soprattutto, dai consiglieri. E lo ha dimostrato pure alla prima sessione dell’Assemblea UI, quella costitutiva svoltasi l’8 agosto scorso a Dignano. “Seguiremo le indicazioni dell’Assemblea”, ha sottolineato. Il “parlamentino “ UI dovrebbe tornare a essere l’organo politico e di controllo per eccellenza, mentre la Giunta sarà operativa. Corva ha promesso che rivaluterà pure il ruolo degli attivi, dando più spazio a quello dei Presidenti delle CI, della Scuola e dei Mass media.

Per quanto riguarda il programma di massima, al primo posto (e non casualmente), le Comunità degli Italiani. Particolare attenzione sarà riservata al contributo degli attivisti e dei Presidenti delle Comunità, agli scambi tra sodalizi e agli eventi comuni, come occasioni per conoscersi, per confrontarsi e scambiare idee ed esperienze. “Centralizzeremo lo svolgimento di determinate pratiche burocratiche per ridurre la quantità di lavoro svolto dai Presidenti e identificheremo le modalità tese a valorizzare il lavoro di quest’ultimi anche tramite la proposta e l’individuazione di risorse finanziarie destinati alla retribuzione, di carattere onorifico, dei Presidenti della CI e/o dei rispettivi Segretari organizzativi; offriremo consulenze con l’aiuto di esperti in campo amministrativo-contabile, giuridico, economico, sociale e altro”, si legge nelle intenzioni della nuova Giunta. Inoltre, spazio anche alla creazione di un fondo particolare destinato a finanziare le “iniziative di alto rilievo per la CNI”.

Cura per l’istruzione

Al secondo posto le istituzioni scolastiche, universitarie e prescolari della CNI, che dovranno diventare “centri d’eccellenza”. Come? Favorendo l’elevamento della qualità dell’insegnamento, preoccupandosi della fornitura di materiale didattico e attrezzature; e poi attraverso seminari di aggiornamento e di formazione calibrati sulle reali esigenze dei docenti per creare i presupposti per uno sviluppo costante delle loro competenze e conoscenze sia linguistiche sia professionali; sviluppando collaborazioni tra le Scuole e il mondo imprenditoriale; perseguendo l’avvicinamento e il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività dell’UI, della casa editrice EDIT, del Centro di ricerche storiche di Rovigno, dei Programmi italiani della Radiotelevisione di Capodistria, del Dramma Italiano e delle altre istituzioni.

La GE s’impegnerà pure per assicurare le necessarie strutture edilizie in cofinanziamento e collaborazione con i nostri Stati domiciliari e con la Nazione Madre con attenzione particolare su progetti di importanza strategica per la CNI, tra cui quelli in attesa di risorse da alcuni anni come l’Asilo italiano di Fiume, l’Asilo di Abbazia, l’Asilo di Santa Lucia, la SEI di Cittanova, la Palestra della SEI “Gelsi” di Fiume e la Palestra della SMSI “Pietro Coppo” di Isola, la ristrutturazione della SMSI “Leonardo Da Vinci” di Buie, la SEI “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” e il Ginnasio “Gian Rinaldo Carli” di Capodistria. La GE andrà a richiedere sia maggiori risorse finanziarie da parte degli Stati e delle autonomie regionali e locali che a ricercare fonti di finanziamento alternative. Auspicati migliori e più diretti rapporti con la Nazione Madre, con il Governo e il Ministero degli Affari Esteri e della Collaborazione Internazionale, con le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, con le città di tali regioni.

Supporto assicurato all’EDIT, al CRS, al Centro Studi di Musica Classica “Luigi Dallapiccola” e l’AIA di Capodistria, delle quali l’UI è il fondatore, con l’obiettivo di renderli quanto più sinergici, ma mantenendo sempre la loro autonomia e soggettività; si seguiranno da vicino le attività dei Programmi Italiani di RTV Capodistria, del Dramma Italiano di Fiume, dei Programmi Italiani di Radio Pola e Radio Fiume, del Centro Italiano “Carlo Combi” di Capodistria, della Società di studi storici e geografici di Pirano, della “Pietas Iulia” di Pola, dell’AINI di Cittanova e della Futura di Capodistria, dell’Accademia di Tiro al Piattello di Cittanova. “Coinvolgeremo le nostre CI, le Istituzioni e gli imprenditori in iniziative di promozione dei prodotti tipici locali, nei casi in cui la loro attività sia rivolta anche a questo aspetto, e svilupperemo l’Incubatore per l’imprenditoria giovanile presso il vano d’affari di proprietà dell’Unione Italiana, sito al Centro Commerciale TPC di Santa Lucia”, afferma ancora l’Esecutivo.

Un discorso a parte riguarda l’avvicinamento dei giovani, cui saranno tra l’altro dedicati corsi di formazione e aggiornamento che possano offrire concreti sbocchi professionali, stimolare e sostenere la creazione di posti di lavoro in italiano. Si continueranno a promuovere cultura, dialetti e la lingua italiana, si cercherà di creare una base economica (valorizzando il patrimonio immobiliare della CNI, promuovendo i prodotti e i servizi delle imprese di connazionali mediante un brand CNI, avviando banche dati per agevolare i contatti tra gli imprenditori e lavoratori, organizzando eventi su temi imprenditoriali, con la partecipazione dei nostri connazionali imprenditori a fiere internazionali), e si monitorerà l’attuazione e l’applicazione dei nostri diritti derivanti dall’assetto giuridico-costituzionale dei Paesi di residenza, Croazia e Slovenia, e il pieno rispetto degli accordi e delle intese internazionali (Trattato bilaterale italo-croato sulle minoranze del 1996, Memorandum trilaterale italo-croato-sloveno del 1992, Accordi di Osimo del 1975 e Statuto Speciale annesso al Memorandum di Londra del 1954). “Il bilinguismo va esteso a tutto il territorio del nostro insediamento storico”, dicono con fermezza. Previsti tanti altri passaggi, che includono anche consulenze giuridico amministrative alle CI e la revisione e riassetto degli Atti principali dell’UI per renderli più snelli e in sintonia con lo Statuto.
Le aspettative sono molte, soprattutto sul cambiamento effettivo, generale e non solo di maquillage. Spetterà ora alla Giunta il non facile compito di giustificare la simpatia e il consenso che ha incassato all’inizio del suo percorso.

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