
La mostra “Le maschere prima delle mascherine”, allestita all’Export in Delta fino al 28 febbraio, è stata arricchita pochi giorni fa con tre nuovi artefatti che fanno parte del progetto espositivo “Il Carnevale fiumano – l’inizio”: pupazzi che ricreano la figura dello scampanatore dello Halubje, quella del “Pehinarski feštar” e del clown Karmelino. Si tratta di maschere che diedero vita alla prima sfilata carnascialesca in Corso nel lontano 1982, create da Dibie Host. La simpatica e creativa signora, ora pensionata, chiama queste bambole Lolice e finora ne ha create parecchie avendo aperto una piccola impresa artigianale dopo essersi ritirata in pensione.

Mini scampanatore dello Halubje
“L’idea di cominciare a confezionare bambole mi è giunta per caso – ci ha riferito Dibie Host -. Nel 2017, mentre ancora lavoravo come educatrice d’asilo, avevo partecipato a un corso educativo nell’ambito del programma Erasmus+ e del progetto ‘L’espressione artistica e i valori umanistici’. Nell’arco di due anni di durata del progetto abbiamo visitato i Paesi partecipanti, ossia Belgio, Italia, Francia e Spagna, per cui ad un certo punto è giunto il momento per la Croazia di accoglierne gli esponenti. Pensando a quale souvenir regalare agli ospiti, la scelta è caduta sul mio mini scampanatore dello Halubje. Da quel momento è iniziato il mio nuovo progetto creativo: le Lolice. Successivamente avevo creato le repliche degli scampanatori di Zamet, Frlani, Rukavac, i ‘dondolaši’ del Grobnico e via dicendo. Le repliche sono alte 50 centimetri e sono realizzate con un materiale particolare e molto malleabile chiamato gomma Eva che, essendo da noi molto ridotta la scelta, sono costretta ad acquistare in Italia. La caratteristica principale di questi pupazzi sono la testa e le scarpe di proporzioni più grandi rispetto alle dimensioni normali”.

La prima sfilata nel 1982
Quest’anno il Carnevale è stato sospeso, per cui Dibie Host ha voluto rievocare il viavai della Quinta stagione con un omaggio alla prima sfilata in Corso quasi quarant’anni fa. Da quell’anno in poi l’evento è cresciuto sempre di più fino a diventare una delle manifestazioni più importanti nel calendario cittadino. “Sono appassionata di maschere da quando ero bambina – infatti, i miei genitori mi avevano mascherato già a due mesi d’età -, per cui ho voluto ricordare con le mie Lolice i tre gruppi mascherati che nel febbraio 1982 decisero di sfilare per il Corso sotto lo sguardo stupito dei passanti. Per lo scampanatore dello Halubje e il Pehinarski feštar non ho avuto problemi perché il loro aspetto è ben noto, ma avevo un po’ di dubbi per il gruppo ‘Lako ćemo’. Infatti, la loro maschera si chiamava ‘Circo’ e non sapevo quale dei costumi scegliere. Infine ho deciso di riprodurre la figura di Karmelino, il clown, impersonato dalla mia amica Marina Vladić, che con il tempo è diventato uno dei simboli del Carnevale fiumano e soprattutto della Sfilata carnascialesca dei bambini. A quest’ultima ho partecipato innumerevoli volte con i gruppi dei vari asili nei quali ho lavorato”, ha precisato Dibie Host, aggiungendo di avere altre idee e sperando di poterle realizzare fino al 40.esimo anniversario della Sfilata del Carnevale fiumano.
La signora Host non confeziona soltanto repliche di maschere, ma realizza anche gioielli e nani di feltro di varie dimensioni, che possono servire anche per bloccare le porte, e ricicla i jeans. “Mi piace esprimermi creativamente, ma non lavoro otto ore al giorno. Per questo motivo, per realizzare una replica di qualche maschera mi serve a volte anche una settimana. Mio marito si occupa degli elementi metallici delle maschere ed è il suo modo di appoggiarmi nella mia attività”, ha concluso la signora Dibie Host.
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