Aperto ogni fine settimana il museo del campo profughi di Padriciano

Dopo un lungo periodo di chiusura forzata a causa dell'epidemia, fino al 31 ottobre l'accesso sarà gratuito

0
Aperto ogni fine settimana il museo del campo profughi di Padriciano

Dopo un periodo di chiusura forzata, come accaduto anche per gli altri Musei regionali, dal 10 luglio e per tutti i fine settimana fino al 31 ottobre, ha riaperto al pubblico il Museo di carattere nazionale Centro raccolta profughi di Padriciano, ovvero l’unico allestimento in Italia che ripercorre la storia dell’accoglienza delle migliaia di profughi istriani, fiumani e dalmati in particolare, costretti per molti anni, in molti casi anche quindici, alla grama vita all’interno delle strutture d’accoglienza predisposte dal governo italiano fin dal 1947.

 

Realizzato dall’Unione degli Istriani nel 2004, il Museo si sviluppa su due sezioni, in un’area di 650 metri quadrati coperti. La prima di carattere documentale, con l’esposizione di oltre 50 pannelli che documentano le condizioni di vita all’interno di queste strutture, con approfondimenti sulle difficoltà di reinserimento nel tessuto sociale di migliaia di famiglie fuggite dai territori dell’esodo; la seconda, invece, è caratterizzata da un ampio e voluminoso assortimento di masserizie e di oggetti personali che i profughi poterono portare con sé, ma che nel corso del peregrinare per l’Italia o con l’emigrazione in altri Paesi del mondo, furono costretti ad abbandonare.

Il Museo, che s’appresta a essere completamente restaurato grazie agli interventi finanziari della Legge 72/2001, attraverso un accordo di partenariato speciale – preceduto dalle intese raggiunte nel 2018 grazie alla sensibilità della presidente della Giunta regionale precedente, Debora Serracchiani – può ora fruire della collaborazione con l’Ente regionale per il patrimonio culturale, che prevede l’apertura della struttura nei fine settimana da marzo a ottobre, dalle ore 10 alle ore 17.

Fino al febbraio del 2020, cioè fino all’inizio della pandemia da Covid, la struttura era stata visitata da 170.000 persone da tutta Italia, e non solo. Sono oltre 5.000 gli studenti che annualmente giungono a Padriciano per quest’importante tappa dei cosiddetti “Viaggi del ricordo”. L’accesso al Museo in questa prima fase sarà gratuito: un modo per incentivare la visita da parte di chi ancora non conosce la struttura.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display