LO SPUNTO Nessuna traccia di Nostra infanzia

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LO SPUNTO Nessuna traccia  di Nostra infanzia
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Sta per concludersi la Settimana per l’infanzia edizione 2022, ammesso che Pola si sia accorta che c’è stata. Che cosa si è proposto dal 3 ottobre a questa parte e s’ha ancora da offrire entro l’8 ottobre? Gli unici buoni programmi sono quelli generosamente regalati dalla piccola Biblioteca per l’infanzia di via Smareglia e gli spettacoli al Teatro istriano. A differenza di quella che è sempre stata la tradizione dei numerosissimi eventi pubblici e di massa dedicati ai ragazzi ogni anno nella Città dell’Arena, in sintonia con tante iniziative a livello nazionale, stavolta è tutto sotto tono. Pola si fregia del titolo di Città amica dei bambini e ha sempre dato supporto a numerose iniziative, soprattutto in questo periodo dell’anno e in quest’occasione celebrativa. La regia di tutto è da sempre stata affidata alla Società Nostra infanzia, che nel 2022, dopo due anni di digiuno Covid, non risulta essere tornata alla carica. La ripresa alla grande delle attività scolastiche e prescolari nelle istituzioni di Pola, il grande ritorno degli spettacoli e degli eventi culturali che a volta anche stroppiano grazie all’entusiasmo e alla voglia di recuperare il tempo perduto, non vedono in atto altrettanta iniziativa nel campo di quest’offerta extra-scolastica. Eppure, nel pacchetto delle 150mila kune preventivate da bilancio cittadino 2022 per quei programmi che vanno oltre allo standard previsto per il settore prescolare e scolastico è inserita pure la Società Nostra infanzia con i suoi progetti tra i quali spiccano in particolare il Carnevale e le manifestazioni della Settimana dedicata al bambino. In realtà, se la Sezione bibliotecaria per l’infanzia fa per sé e il Teatro cittadino altrettanto, non si riesce proprio a intravvedere un ente che faccia da punto fermo e da cappello a un’intera celebrazione su scala cittadina. E non hanno fatto nemmeno ritorno gli eventi cui si era stati abituati per decenni: raduni di massa in Bosco Siana, flash mob, gare sportive, giochi tradizionali all’aria aperta nelle piazze più importanti di Pola, incontri con il sindaco,palloncini e bigliettini con desiderata (più parchi, più asili, più campi da gioco…) imbucati nella cassetta postale del Palazzo municipale, visite, spettacolini e regalini ai piccoli pazienti della Pediatria, salite in cima all’Osservatorio astronomico, trasporti gratuiti offerti dalla Pulapromet e via elencando.

Quanti inviti sono partiti quest’anno all’indirizzo degli asili e delle scuole per aderire agli intrattenimenti regalati dalla Città amica dei bambini? Verificare è lecito. Dall’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, la direttrice Susanna Cerlon conferma di non avere ricevuto alcuna offerta a parte una rappresentazione dedicata allo Storytelling (L’arte del raccontare), programmata in via eccezionale dalla Comunità degli Italiani, ma purtroppo rimandata a causa della giustificata impossibilità di esibirsi da parte dell’attrice. Nel caso della scuola d’infanzia Rin Tin Tin, invece, soltanto i graditi inviti del Teatro per assistere allo spettacolo “Cvrčak” (Il grillo). Tutto qua. La causa di una così spiccata scarsità di proposte verrebbe intravvista proprio nella mancata iniziativa da parte della Società Nostra infanzia ed è giusto cercare una spiegazione. Che ne è stato della Settimana dell’Infanzia? Tutta colpa del Covid? Lo chiediamo direttamente a Ileana Zahtila Blašković, che da segretaria della Società è sempre stata lo spiritus movens di ogni suo bellissimo evento e iniziativa. Si scopre così che la medesima ha abbandonato questa funzione ancora due anni fa dopo aver assunto la carica di direttrice dell’elementare di Montegrande e che in mancanza di un’altra persona investita di ruolo sta portando a termine soltanto qualche pianificazione precedentemente avviata. Allora non c’è stato un passaggio delle redini? In mancanza di una risposta da parte dell’ex segretaria, chiediamo lumi al presidente della Società Nostra infanzia, Nenad Seferagić, che glissa l’intervista, accennando che si tratta di questioni delicate e di rischi di aprire il vaso di Pandora. L’ultima fonte su cui ripiegare per cercare di ottenere una delucidazione chiara e ufficiale è rappresentata dall’assessore alle Attività sociali Ivana Sokolov, in quanto a capo del dicastero che eroga gli assegni a favore delle attività delle società pubbliche: “Certo che la Settimana dell’infanzia polese è in corso . Abbiamo tutto un calendario di appuntamenti alla Sezione bibliotecaria per l’infanzia… Dato l’impegno dirigenziale di Ileana Zahtila Blašković, effettivamente, ci manca la sua coordinazione”.

Sarà che l’attivissima Società, di storica insediazione al Centro creativo per l’infanzia (ex Casa del pioniere) è diventata acefala o ci stanno altre impasse di mezzo che sicuramente non generano una pubblica utilità. Rischia a questo punto anche la sopravvivenza del tradizionale Carnevale polese dei bambini, che tra pochi mesi esigerà una seria programmazione.

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