IL COMMENTO Business as usual

0
IL COMMENTO Business as usual

Business as usual. Il premier Andrej Plenković rimane fedele al suo stile e conclude così la conferenza stampa straordinaria convocata sabato per fare il punto della situazione alla luce dell’arresto del ieri mattina ancora ministro Darko Horvat e del possibile coinvolgimento di altri due membri del governo nelle indagini, il ministro Aladrović e il vicepremier Milošević. Parlare di una situazione d’emergenza è fuori luogo. Continuiamo a essere impegnati nel nostro lavoro, nella ricerca delle soluzioni che garantiranno ai cittadini uno standard di vita migliore, chiarisce. La vita va avanti, il governo anche. La maggioranza parlamentare non è in discussione, assicura il premier e precisa di aver sentito tutti i deputati che la compongono. Le elezioni anticipate, quindi, sono un’ipotesi da escludere. Un pio desiderio di chi critica il governo.
Business as usual, appunto. Il governo prosegue le attività con la volontà di allungare la scia che solo nell’ultima settimana – così Plenković – ha portato al varo di un programma miliardario per attutire l’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi delle fonti di energia sui cittadini e le imprese, alla proroga dei termini per lo sfruttamento dei fondi europei per la ricostruzione postsismica di Zagabria (e della Banovina), agli incontri sulla portaerei USA ancorata a Spalato a conferma degli ottimi rapporti con Washington, all’approvazione della strategia agricola… Per ieri era programmata la partecipazione alla Conferenza di Monaco. Plenković ha rinunciato per motivi familiari. Le opposizioni intanto si preparano a presentare nuove mozioni di sfiducia e chiedono di tornare al voto. Business as usual.
L’inchiesta, la perquisizione della casa di Horvat, il suo arresto… Tutto sarà valutato con la giusta attenzione, ma si tratta di un fulmine a ciel sereno caduto un sabato mattina provocando un impatto sproporzionato. I fatti finiti sotto la lente risalgono al 2018, non vedo i motivi dell’urgenza, fa presente Plenković e aggiunge: Non siamo noi a dover spiegare. È un compito che spetta al procuratore capo; è tenuto a farlo. L’opinione pubblica ha diritto di sapere a che cosa sta lavorando la Procura, o l’USKOK, perché è stato arrestato un ministro in carica, ha diritto a ricevere le risposte anche alle tante altre domande che il caso solleva. Ai Banski dvori, assicura il premier, non c’era alcuna avvisaglia che una cosa del genere sarebbe potuta succedere. Anzi, a fatto avvenuto le uniche informazioni disponibili sono quelle che arrivano dai media. La mia unica fonte possibile è l’avvocato difensore di Horvat. Lo chiamerò, annuncia Plenković e non fa giri di parole per denunciare quella che a suo avviso potrebbe essere definita una fuga di notizia in una fase procedurale che prevede l’obbligo di segretezza. Una violazione di legge pertanto. Chi passa le informazioni ai media? La domanda rimane sospesa. Ho parlato con Aladrović e Milošević. Nessuno li ha contattati, nessuno – aggiunge Plenković – ha chiesto loro nulla… Una cosa è certa la Procura è indubbiamente indipendente dal governo e dall’HDZ, sottolinea il capo del governo. In serata arriva la richiesta di sollevamento dall’incarico di Horvat. Per lui un mese di fermo preventivo. Se sarà agli arresti è chiaro che non potrà essere ministro. Aveva chiarito in conferenza stampa Plenković. Richiesta accettata.
Il Procuratore capo non commenta le dichiarazioni del premier. Business as usual. La vita va avanti. Il governo anche. Gli scandali di certo non giocano a suo favore, parola del vicepremier Marić. Intanto il ministro Aladrović cancella la sua trasferta a Fiume. A consegnare alle associazioni che assicurano servizi di assistenza ai portatori di handicap in quattro regioni – litoraneo-montana, istriana, di Karlovac, della Lika e di Segna – 28 contratti del valore complessivo superiore ai 14,9 milioni di kune sarà oggi il segretario di Stato Margareta Mađerić, che a seguire – affiancata da una delegazione del Ministero – farà visita alla Casa per gli adulti “Turnić” e al Centro per la riabilitazione di Fiume.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display