Von Trapp e la storia in prima persona

Al Museo civico di Fiume è stato presentato il libro di memorie del noto ufficiale della marina austro-ungarica

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Von Trapp e la storia in prima persona
Boris Blažina, Marko Vukičević e Ante Gverić. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La storiografia del capoluogo quarnerino è stata recentemente arricchita di una pubblicazione particolarmente interessante per tutti gli appassionati di storia navale e del ruolo dell’industria fiumana durante la Grande Guerra: le memorie di Georg von Trapp, noto ufficiale della marina austro-ungarica (nato a Zara e diplomatosi all’Imperiale Accademia navale di Fiume). Il volume è stato tradotto in lingua croata ed edito a cura dell’Istituto nazionale per la Storia in collaborazione con l’Archivio di Stato di Zara e l’Associazione 1914-1918 di Zagabria – con il supporto del Ministero della Cultura e dei Media; del Forum austriaco culturale di Zagabria; e della Georg & Agathe Foundation. Dopo le presentazioni tenutesi a Zara e a Pola, il volume “Fino all’ultimo saluto alla bandiera: le memorie del comandante navale austriaco” (Do posljednjeg pozdrava zastavi: sjećanja austrijskog podmorničkog zapovjednika) è stato al centro dell’evento organizzato ieri dal Museo civico di Fiume, nell’ambito del quale è stato presentato al pubblico anche un reperto recentemente rinvenuto nelle acque di Pelagosa e riconducibile al sottomarino U5 comandato dallo stesso von Trapp.

Il punto di vista soggettivo
Oltre all’innegabile importanza per gli studi storiografici incentrati sull’Impero austro-ungarico, il valore delle memorie di von Trapp risiede, stando a quanto riferito dal direttore dell’Archivio di Stato di Zara, Ante Gverić, nel punto di vista soggettivo del comandante, dal quale emerge un’immagine delle persone, dei paesaggi e delle attività tipiche del periodo. Inoltre, come puntualizzato dallo studioso Marko Vukičević, dell’Istituto nazionale per la Storia, oltre ai numerosi dati tecnici sui sottomarini utilizzati dalla marina austro-ungarica durante la Prima guerra mondiale, le pagine scritte da von Trapp parlano dei rischi e dei pericoli a cui andavano incontro i membri degli equipaggi da lui condotti.
Le memorie del comandante austro-ungarico rappresentano, ha concluso Vukičević, “un volume di fondamentale importanza per gli storici, ma interessante anche per il grande pubblico per via dell’approccio tipicamente letterario che lo caratterizza”.

Presentato un pezzo di siluro
Scritto in terza persona, il libro conferma, come spiegato da Boris Blažina dell’Associazione 1914-1918, la percezione delle imprese di von Trapp quali successi della stessa marina dell’Impero asburgico. All’evento ha preso parte anche la nipote di Georg von Trapp, Johanna II von Trapp, la quale ha parlato degli avvenimenti chiave della vita privata e professionale del comandante austro-ungarico, mentre Filip Hameršak, presidente dell’Associazione 1914-1918, si è soffermato sulle nuove conoscenze che il volume può offrire ai lettori, soprattutto in merito al contesto storico-sociale dei nostri territori durante la Grande Guerra.
Al termine dell’incontro, Danijel Frka e Marino Brzac hanno presentato il reperto ricavato di recente dalle acque di Pelagosa: si tratta di una parte del siluro utilizzato dal sottomarino U5 (con a capo lo stesso von Trapp) per affondare il sommergibile italiano Nereide durante la Prima guerra mondiale.

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