Storie personali, come tanti pezzi di un passato collettivo

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Storie personali, come tanti pezzi di un passato collettivo

Un archivio digitale d’interviste a personaggi il cui scopo è di arricchire la storia della presenza culturale italiana nella città quarnerina proprio attraverso la voce diretta dei suoi protagonisti. Si presenta così il nuovo strumento didattico multimediale della Comunità degli Italiani di Fiume, con il nome dell’Archivio della Memoria, che intende contribuire alla conoscenza delle diverse storie personali, come tanti pezzi di un passato collettivo.
Il progetto – portato avanti da Gianfranco Miksa, giornalista del nostro quotidiano, e da Vanni D’Alessio, dell’Università di Napoli e collaboratore presso il Centro di Studi avanzati sull’Europa sud-orientale dell’Università di Fiume –, consiste nel video intervistare il maggior numero possibile di membri che appartengono alla realtà comunitaria italiana di Fiume, a partire dalle persone nate prima della Seconda guerra mondiale, e di archiviare le loro preziose testimonianze. Secondo queste linee guida, l’Archivio della Memoria è pensato come un contributo alla comprensione e allo studio della nostra storia, cultura e del popolo con tutte le sue sfaccettature. La finalità dello strumento, che rientra nella sfera della tecnologia dell’informazione (IT – Information Technology), è di presentare un quadro completo di quello che la Comunità italiana era ed è, ma anche di quello che è possibile conservare e tramandare alle generazioni future.
L’Archivio è interamente consultabile sul canale Youtube del sodalizio di Palazzo Modello. Per accedervi, occorre digitare il nome della CI di Fiume, per esteso nel motore di ricerca, e l’internauta sarà indirizzato sul canale telematico in questione. Da lì sono consultabili le interviste, che per il momento sono quattro e variano da un’ora alle oltre due ore e mezzo di durata.
I due autori dell’archivio, Miksa e D’Alessio, auspicano di costituire un nucleo consistente di fonti orali, la meta è di trenta testimonianze, che potrà essere utilizzato da ricercatori di oggi e di domani per svolgere ulteriori ricerche, indagini e per tramandare e insegnare una parte della storia, quella fiumana, della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia.
Il canale parte con l’intervista a Giacomo Scotti (classe 1928), poeta, narratore, saggista, storico, traduttore letterario e giornalista. Segue quella a Bruno Petrali (classe 1925), personalità di spicco nella storia della Comunità Nazionale Italiana, tanto da essere stato il primo annunciatore professionista di Radio Fiume, e in seguito anche attore e direttore del Dramma Italiano, nonché celebre cantante e telecronista sportivo di Radio Tv Capodistria. Si continua poi con Maria Schiavato, ex direttrice della Scuola Elementare Italiana “Mario Gennari” – l’odierna “San Nicolò” –, da anni in pensione, che ha subito in prima persona il travolgimento del sistema scolastico italiano a Fiume. E infine quella a Mario Schiavato (1931), scrittore, alpinista e tipografo de La Voce del Popolo, tra gli autori fiumani “rimasti”, sicuramente uno dei più rappresentativi. È stato spettatore dell’esodo ed ha sofferto con i rimasti il grande vuoto della desolazione.
A tutti loro è stato chiesto di trasmettere i ricordi legati all’infanzia a Fiume, alla guerra, ai bombardamenti, all’arrivo dell’autorità jugoslava, al mutamento sociale e culturale che ne conseguì, all’esodo, alla lingua italiana e al dialetto fiumano, al rapporto con la maggioranza e altri specifici argomenti per ciascun interlocutore. Inoltre, per facilitarne la visione è stato inserito – in alcune delle interviste e presto anche nelle altre – un “Indice di argomenti”, situato nella parte bassa della descrizione del video, che permette di selezionare determinati episodi della testimonianza dei protagonisti.

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