Spalato. Čajkovskij, Liszt e Brahms: un’apertura strepitosa

Inaugurata la nuova stagione lirica con il concerto sinfonico offerto dall’orchestra dell’Opera del TNC locale

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Spalato. Čajkovskij, Liszt e Brahms: un’apertura strepitosa
La serata sinfonica si è tenuta dinanzi all’edificio che ospita il TnC di Spalato. Foto: Damiano Cosimo D’ambra

In piazza di Gajo Bulat, dinanzi al TNC di Spalato, è stata inaugurata la nuova stagione lirica con un concerto sinfonico. Il programma musicale è stato eseguito dall’orchestra dell’Opera del TNC di Spalato diretta dal Maestro Ivo Lipanović. La serata ha avuto inizio con l’esecuzione del “Capriccio italiano” in La maggiore, op.45, composto da Pjotr Iljič Čajkovskij. La composizione è ricca di frammenti musicali tratti dalle canzoni popolari italiane. Il compositore decise di scrivere questo capriccio durante il soggiorno a Roma e dopo aver assistito ai festeggiamenti del popolo durante il periodo di Carnevale a Roma. Čajkovskij fece il primo abbozzo del capriccio in meno di una settimana con canti italiani sentiti lungo le vie di Roma. La composizione fu creata sul modello a composizioni di Glinka che compose “un capriccio brillante sulla Jota aragonese” e “ricordo di una notte estiva a Madrid”. Questa composizione creata da Čajkovskij musicalmente fu concepita in un’esecuzione con l’intento di esprimere un carattere brillante e luminoso che termina con un finale prestissimo in stile di tarantella che crea nella sua velocità impetuosa un velocissimo e vorticoso girotondo.
La seconda esecuzione del programma è stata il “Valzer dei fiori” composto sempre da Čajkovskij e tratto dal balletto dello “Schiaccianoci”. Il “Valzer dei fiori” è anche una composizione che appartiene agli otto brani della suite dello “Schiaccianoci” op.71, opera composta nel 1892 come anteprima del balletto.
Il programma musicale è proseguito con l’esecuzione della famosa “Rapsodia ungherese” n.2 in Do minore di Ferenc Liszt. È una delle sei composizioni orchestrali che Ferenc Liszt insieme a Ferenc Doppler trascrisse in base alle 19 rapsodie ungheresi per pianoforte composte da Ferenc Liszt durante gli anni compresi tra la metà e la fine dell’Ottocento. La “Rapsodia ungherese”, no.2 è una trascrizione della rapsodia n.12 scritta per pianoforte ed è un brano di grande effetto. Il brano è diviso in due sezioni: la prima è lenta e malinconica chiamata in ungherese “Lassan”, la seconda sezione denominata in ungherese “Friska” è veloce e travolgente.
Grandi applausi per tutti i brani eseguiti durante la serata. Il programma è proseguito con alcune delle più famose composizioni tra le versioni orchestrali trascritte ed orchestrate dal compositore J. Brahms nel 1873 e prese dalla sua raccolta di due delle Danze ungheresi composte nel 1872 per pianoforte. Nel programma musicale sono state eseguite le Danze ungheresi n.1 in Sol minore, n.3 in Fa maggiore, n.4 in Fa minore, n.6 in Re maggiore e n.5 in Sol minore. Le composizioni hanno creato un’atmosfera di allegria che ha introdotto il pubblico nella nuova stagione del Teatro Nazionale Croato di Spalato.

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