SAC «Fratellanza» fucina di talenti

0
SAC «Fratellanza» fucina di talenti

FIUME | Il Salone delle feste della Comunità degli Italiani di Fiume ha ospitato l’altra sera il concerto di fine stagione della SAC Fratellanza. L’evento si è svolto nell’ambito della Settimana della cultura fiumana e tanti sono stati i connazionali tra il pubblico, visibilmente emozionati dalle soavi melodie interpretate, molte delle quali dedicate a Fiume. Tra gli ospiti Giovanni Stelli, presidente della Società di studi fiumani di Roma, Guido Brazzoduro, presidente dell’Associazione fiumani – italiani nel mondo e Marino Micich, segretario della Società di studi fiumani di Roma nonché direttore dell’Archivio museo storico. Orietta Marot, presidente uscente del sodalizio di Palazzo Modello, evidentemente commossa dopo le prime due canzoni ha saluto il pubblico e soprattutto i fiumani che sono arrivati in città dall’estero in occasione della ricorrenza patronale.

A rompere il ghiaccio è stato il coro misto misto della SAC “Fratellanza” con “Nostalgia de Fiume”, pezzo scritto dai coniugi Rezman, esuli fiumani che vivono in Australia. A seguire uno dei pezzi più graditi dal pubblico di connazionali, la celebre “Dime Rita”.
Dopo l’esibizione del coro misto, è salita sul palco la Filodrammatica con un intermezzo che ha visto protagoniste Valentina Bolić e Valerija Matijević. Le due ragazze hanno interpretato “Soto l’arco fiuman” del poeta e scrittore fiumano Gino Antony (Cavaliere di Garbo).
Entusiasmo tra il pubblico per la performance dei Virtuosi fiumani. Dorian Mataja, Martina Sanković Ivančić, Aldo Racanè e Antonio Mozina hanno omaggiato i presenti con una selezione di arie d’opera: “Bastien e Bastienne” di W.A. Mozart, “Giulietta e Romeo” di Vaccai, “Il trovatore” di Verdi, “Marta” di von Flotow e la canzone “Smile” dal film “Tempi moderni” di Charlie Chaplin, pezzo musicale in parte ispirato alla “Tosca” di Puccini.
La Filodrammatica è tornata in scena con Katia Dodić, Leo Scrobonja e Gaia Wuss e la loro allegra interpretazione di “Ne la note dei morti” di Arturo Cafieri. Hanno fatto seguito i canti popolari “Mamma dammi cento lire” e “Una volta ghe’era” interpretati dal Coro maschile e “Alla mia terra” e “La mia contrada” interpretati dal Coro femminile della SAC “Fratellanza”. Tra le due esibizioni corali si è esibita nuovamente la Filodrammatica, con l’“Inno marsecian” di Schittar, interpretato da Alice Tabellini. In chiusura è tornato in scena il Coro misto offrendo alla platea i brani “Jalta Jalta”, “Il cavallino bianco” e “La vedova allegra”.
Una menzione a parte va ai direttori dei Cori, rispettivamente Nicoletta Olivieri per il Coro maschile e misto, Gloria Segnan con il Coro femminile, a Gianna Mazzieri Sanković che ha preparato la Filodrammatica giovani e ad Arianna Bossi che guida i Virtuosi fiumani, con accompagnamento al pianoforte della prof.ssa Vjera Lukšić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display