«Ruy Blas». Un’azione politica che richiede scelte

La prima edizione della Rassegna teatrale itinerante «Il Carro di Tespi – Teatro italiano in piazza» è partita da Montona, con il brano di Victor Hugo, presentato dal Mulino di Amleto di Torino

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«Ruy Blas». Un’azione politica che richiede scelte
Lo spettacolo in Piazza Andrea Antico a Montona. Foto: David Matković

Dalla splendida piazza di Montona, intitolata al celebre inventore della stampa delle note musicali con incisione su legno, Andrea Antico, è partito “Il Carro di Tespi – Teatro italiano in piazza”, la prima edizione della Rassegna teatrale itinerante, voluta dal Dramma Italiano del TNC “Ivan de Zajc” e dal Comites di Fiume con il sostegno di Unione Italiana, Consolato Generale d’Italia a Fiume, Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, delle Comunità degli Italiani di Montona, Sterna e Villanova, dei Comuni di Montona, Portole e Verteneglio, dei rispettivi Enti turistici, della Regione istriana e di Zakon Teatar.

Alla presenza d’un gradito pubblico – presentatosi nonostante le basse temperature – tra cui il direttore del Dramma Italiano, Giulio Settimo, il presidente del Comites, Federico Guidotto, il sindaco di Montona, Tomislav Pahović, il direttore dell’Ente turistico locale, David Matković, il presidente uscente della GE dell’UI, Marin Corva, il presidente uscente della CI di Montona “Andrea Antico”, Enrico Pissach e il consigliere uscente all’Assemblea dell’UI, Gino Beletić, è andato in scena l’altra sera “Ruy Blas” di Victor Hugo, ambientato in Spagna e incentrato sull’unione tra amore e politica, con il protagonista principale, Ruy Blas appunto, diviso tra la lotta all’oligarchia danneggiante lo Stato, l’amore verso la regina e il padrone di cui è ostaggio, inteso a rovinare la reputazione della regnante. Lo spettacolo è stato presentato dal Mulino di Amleto di Torino, per la regia di Marco Lorenzi. Il brano era accompagnato dai sottotitoli in croato, proiettati su uno schermo. Grazie a un gruppo che agisce, e interagisce, in uno spazio piccolo e familiare, il regista riscrive un dramma in cui politica, amore e bisogno di appartenenza si intrecciano. La storia di “Ruy Blas” ha appassionato, trasportato e accompagnato gli spettatori nella sua dimensione, grazie alla vicinanza tra attori e spettatori, alle immagini di uno schermo a specchio verticale e all’efficace e coraggiosa regia di Marco Lorenzi. Stando ai commenti del pubblico presente, lo spettacolo è stato apprezzato.
La pièce è stata riproposta la serata seguente. Il 17 e 18 giugno la rassegna proseguirà a Portole, dove sarà di scena il Collettivo lunazione con “Il colloquio” e terminerà a Villanova del Quieto con “Variazioni enigmatiche” del Dramma Italiano del TNC “Ivan de Zajc” di Fiume. Tutte le rappresentazioni sono a titolo gratuito e iniziano alle ore 21.

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