Con un grande evento in onore allo scrittore Janko Polić Kamov, si è tenuta nell’Aula consiliare di Fiume la cerimonia di premiazione dei vincitori dello storico premio letterario. Il premio “Kamov” è andato a Robert Perišić, il cui volume “Brod za Issu” è stato definito dalla critica “un libro che tratta di umanità nel profondo senza trattarla nello specifico”.
L’autore ha voluto congratularsi con i suoi concorrenti, dedicando il premio al suo libro, per il quale alcuni hanno rivelato che sembri non lo abbia scritto lui, in quanto molto diverso dai lavori scritti in precedenza.
Oltre a quello del vincitore i volumi in lizza erano “Listanje kupusa” di Igor Beleš, che narra di cinque undicenni che notano delle sparizioni nel 1991. La giuria lo ha definito “narrativa controllata con maestria, con le emozioni in secondo piano ma ben inserite” consigliando la lettura a chiunque. È sia una testimonianza che un avvertimento accompagnato da un ottimismo donato dagli occhi dei bambini; “Točka poraza” di Sibila Petlevki, edito da Fraktura, un romanzo in cui la protagonista è alla ricerca dello spirito della guerra, portando a una riflessione inconcepibile nella quale il criminale viene creduto seppur si autorivela per l’essere maligno che è; la silloge poetica “Marija Callas se baca u more” di Zrinka Posevac, che afferma la posizione fisico-tattile in una chiave positiva accompagnata da un’evidenza non razionale della vita, arrivando infine a “Psi” di Dora Šustić.
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