Patrimonio storico-culturale. Sinergia con il settore del turismo

La conferenza KultuRI ha trattato l’argomento su come incorporare l’offerta e le potenzialità dei due campi d’interesse

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Patrimonio storico-culturale. Sinergia con il settore del turismo
I relatori della conferenza sulla valorizzazione del patrimonio culturale nel settore turistico. Foto: Roni Brmalj

È stata denominata “KultuRI” la conferenza che si articolerà in due giorni, volta a valorizzare il patrimonio culturale, storico e sacro della città nel settore del turismo. L’appuntamento, a cui prendono parte i periti dei settori culturale e turistico di tutto il Paese, è stato organizzato dall’Ufficio turistico della città, dall’agenzia Lux e dall’accademia Aspira e inaugurato nell’imponente Salone delle vedute dell’ex Zuccherificio, ora Museo civico.

A fare gli onori di casa è stato il facente funzione di direttore del Museo, Mladen Urem, che ha voluto salutare i presenti ricordando che proprio gli enti museali sono i luoghi adatti per incontri di questo tipo in cui viene presentato il patrimonio locale al servizio del settore turistico. “I musei non sono più quelli di una volta, ma vengono progettati per offrire un percorso interattivo e adatto al visitatore moderno”.
A nome della Regione litoraneo-montana a rivolgersi ai presenti è stata Tamara Mataija, direttrice del Museo di Storia e marineria del Litorale croato, sottolineando che l’area quarnerina può competere con tante destinazioni turistiche più rinomate grazie alla ricchezza del suo patrimonio in vari campi sia storici che attuali.
Petar Škarpa, direttore della Pro loco cittadina e organizzatore dell’incontro, ha fatto sapere che il turismo urbano deve essere arricchito e una delle componenti principali è proprio la città stessa con tutte le sue peculiarità che suscitano interesse proprio da parte degli ospiti. “La sinergia dell’offerta deve accomunare i vari enti, le agenzie e gli Uffici turistici per poter offrire tutte le risposte al richiedente e incamerarlo verso il luogo d’interesse, sia questi d’intrattenimento o educativo e qui abbiamo bisogno del supporto dei periti culturali e artistici, degli storici e dei curatori dei musei che sapranno offrire il ‘proprio prodotto’ al meglio. Considerando che il 40 p.c. dei viaggi internazionali comportano una componente culturale, le statistiche recenti indicano un aumento dell’interesse dei turisti per il patrimonio culturale e storico, il desiderio dei viaggiatori di conoscere nuove destinazioni e tradizioni, nonché il rafforzamento di particolari tendenze del turismo urbano”.
Di seguito si è svolto il panel con tema “La valorizzazione del patrimonio culturale nel settore turistico” a cui hanno partecipato Petar Škarpa, Tamara Mataija, Vjekoslav Martinko dell’agenzia immobiliare “Lovranske vile”, Ivan Sarajlić della Liburnija Hotels & Villas e Manuela Heredo dell’agenzia per consultazione Heredo in cui si è parlato proprio della sinergia tra le varie parti, seguito dalla conferenza “Sviluppo e scambio delle risorse nel campo del turismo culturale” con relatore Bruno Grbac dell’accademia Aspira. Irena Lazar della Facoltà per gli Studi umanistici di Capodistria ha trattato il tema della “Valorizzazione del patrimonio culturale – esperienze della fusione tra turismo e le scienze umanistiche mentre Elena Rudan della Facoltà di management nel turismo e alberghiera di Ica ha illustrato “Lo sviluppo sostenibile del turismo culturale”. La storica Daina Glavočić ha parlato dell’architettura fiumana del XIX e XX secolo e Irena Ateljević, dell’Accademia Aspira, della rinascita del turismo rigenerativo. Al termine i partecipanti hanno avuto modo di far visita alla Casa degli scampanatori dello Halubje a Viškovo. Oggi in programma due visite guidate, precisamente alla Chiesa dell’Assunta (Duomo) e Villa Ružić a Pećine e varie conferenze che tratteranno i temi del congresso con relatori provenienti dagli Uffici turistici di Fiume, Sebenico, Trakošćan e Osijek.

Il pubblico che ha preso parte all’inaugurazione della giornata.
Foto: Roni Brmalj

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