Ovazioni per l’Orchestra sinfonica di Fiume

Grande successo per il concerto «Sheherazade, Romeo e Giulietta, Bolero» diretto dal Maestro Valentin Egel, tenutosi in piazza della Risoluzione fiumana

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Ovazioni per l’Orchestra sinfonica di Fiume

Si è concluso con un lungo e caloroso applauso il concerto “Sheherazade, Romeo e Giulietta, Bolero”, tenutosi mercoledì scorso in piazza della Risoluzione fiumana nell’ambito del Festival dell’Orchestra sinfonica di Fiume, a testimonianza dell’atmosfera sempre speciale che avvolge gli appuntamenti estivi con la musica classica. Nell’elegante piazza sita nel cuore della città, con la sua sobria architettura classicista e l’ottima acustica, l’Orchestra sinfonica del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, sotto la direzione del Maestro Valentin Egel, ha proposto un programma incentrato su alcuni dei brani più celebri e amati nella storia della musica, il cui fil rouge è la Russia. Infatti, la suite sinfonica “Sheherazade” e l’ouverture-fantasia “Romeo e Giulietta” sono state scritte da compositori russi, mentre “Bolero” venne commissionato al francese Maurice Ravel dalla ballerina e attrice russa Ida Rubinstein per la sua troupe di danza, con la coreografia della ballerina, coreografa e pedagogista russa Bronislava Nižinska.

«Le mille e una notte»

La gradevolissima serata è stata inaugurata con la suite sinfonica “Sheherazade” di Nikolaj Rimskij-Korsakov, basata su quattro racconti tratti dall’antica raccolta araba “Le mille e una notte”, che Korsakov iniziò a comporre durante l’inverno del 1887, mentre stava lavorando al completamento dell’opera di Aleksandr Borodin “Il principe Igor”. La composizione fu portata a termine nell’estate del 1888, mentre il programma sul quale Rimskij-Korsakov si basò per comporre la suite era costituito da singoli episodi e scene della raccolta araba, uniti da un tema al violino solo, presente come introduzione o intermezzo in tutti e quattro i movimenti. La dolce melodia rappresenta la giovane Sheherazade mentre racconta le sue incredibili fiabe al terribile sultano. Anche se inizialmente Rimskij-Korsakov aveva l’intenzione di intitolare i quattro movimenti della suite Preludio, Ballata, Adagio e Finale, tuttavia, dopo aver sentito le opinioni dei suoi amici e colleghi, decise di dare ai movimenti dei titoli programmatici. La prima esecuzione dell’opera ebbe luogo a San Pietroburgo il 22 ottobre 1888, in occasione del concerto inaugurale della stagione 1888-89 dei Concerti sinfonici russi e fu diretta dal compositore stesso.

Il pubblico ha apprezzato la serata musicale

Atmosfere orientaleggianti

Fin dalle prime note, l’Orchestra sinfonica ha saputo creare, sotto il gesto ispirato e puntuale del Maestro Valentin Egel, l’atmosfera orientaleggiante ed esotica di questo celeberrimo brano di Rimskij-Korsakov, i cui punti di forza sono la brillante e suggestiva orchestrazione e le meravigliose melodie che descrivono il misterioso mondo dell’Oriente come questo si presentava nell’immaginazione dei compositori del Romanticismo. Nei movimenti “Il mare e la nave di Sinbad”, “Il racconto del principe Kandar”, “Il giovane principe e la giovane principessa” e “Festa a Baghdad – Il mare – Naufragio della nave sulle rocce sormontate da un guerriero di bronzo”, l’Orchestra ha descritto con le armonie e le suadenti melodie il moto delle onde nel primo movimento, il carattere minaccioso del sultano Shahriyar, la burrasca sul mare e il naufragio della nave nell’ultimo movimento. Sono risultati particolarmente ben riusciti gli interventi solistici (una menzione particolare va soprattutto al maestro concertatore Anton Kyrylov, ma anche all’oboista e alla flautista).

I membri del Balletto danzano alle note del Bolero

La tragedia di Shakespeare

La serata è proseguita con l’ouverture-fantasia “Romeo e Giulietta” di P. I. Čajkovskij, anche questa una delle pagine più celebri nella storia della musica, il cui tema d’amore è stato usato innumerevoli volte nella cultura di massa. Il lavoro, la cui prima esecuzione risale al 1870 a Mosca, si basa su tre temi principali della tragedia di Shakespeare. Il primo tema, ovvero l’introduzione dell’ouverture, rappresenta Frate Lorenzo, seguito dallo struggente argomento d’amore, che descrive il primo incontro della coppia e la scena dal balcone di Giulietta. Il tema finale è invece un dolce omaggio agli amanti ed è interessante notare che venne scritto due giorni dopo la prima dell’ouverture. L’Orchestra ha reso con disinvoltura e partecipazione gli afflati romantici che permeano l’Ouverture-fantasia, la dinamica e il ritmo pulsante che delinea il conflitto tra i Capuleti e i Montecchi, il trasporto del tema d’amore degli amanti veronesi.

Il concerto si è concluso con l’avvincente “Bolero” di Maurice Ravel, il cui incalzante ed entusiasmante crescendo è stato arricchito dalla danza dei bravissimi membri del Balletto del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” sui trampolini, coreografata da Andonis Foniadakis. Ancora una volta, il Maestro Egel ha costruito con la sua Orchestra un disegno musicale preciso, volgendo particolare attenzione ai particolari. In questo caso, ha saputo dosare sapientemente la tensione e il costante crescendo che caratterizza il celeberrimo brano, portandolo all’entusiasmante culmine.

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