Mirella Katarinčić Toić. «Perso un gioiello di valore inestimabile»

Al Teatro Nazionale Croato «Ivan de Zajc» di Fiume è stata commemorata la primadonna e celebrato il suo grande lascito artistico

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Mirella Katarinčić Toić. «Perso un gioiello di valore inestimabile»
Il Coro dell’Opera ha contribuito a rendere più solenne la commemorazione. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Una grande diva del belcanto, una donna dolce, ma anche schietta e dalla personalità forte, un’artista che aveva tutte le carte in regola per diventare una stella internazionale della lirica. È stata definita così, in sintesi, la compianta primadonna fiumana Mirella Katarinčić Toić, spentasi all’inizio di settembre all’età di settant’anni, alla commemorazione tenutasi sul e dinanzi al palcoscenico del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, nel luogo in cui trascorse la maggior parte della sua carriera e dove si ritirò in pensione nel 2018.

Riuniti nel silenzio
”La nostra primadonna Mirella Katarinčić Toić ci ha riunito in questo luogo di spettacolo in spettacolo, di successo in successo per decenni – ha dichiarato il direttore dell’Opera, Dražen Siriščević -. Ognuno di questi appuntamenti iniziava con il brusio del pubblico impaziente, con il suono degli strumenti dell’orchestra che venivano accordati, dopodiché cominciavano a spegnersi le luci e iniziava la magia teatrale che, mi permetto di dirlo, può provenire soltanto dall’opera. La figura centrale di questo miracolo operistico fu proprio la nostra grande artista Mirella Toić. Spesso, gli spettacoli venivano interrotti da scrosci di applausi dopo le arie da lei cantate. Così è stato in passato, mentre oggi la nostra Mirella ci ha riuniti in silenzio, così poco caratteristico per la sua voce, per il suo temperamento e per la sua imponente presenza scenica. Ma perché? Ci poniamo questa domanda ogni qualvolta viene a mancare una persona a cui abbiamo voluto bene e che abbiamo rispettato. La nostra primadonna si è spenta il 3 settembre scorso, ma noi siamo venuti a saperlo soltanto una decina di giorni dopo e la notizia ci ha molto colpiti”, ha puntualizzato Siriščević, il quale si è quindi rivolto ai familiari di Mirella Toić, esprimendo loro, a nome del sovrintendente Marin Blažević e di tutti i dipendenti del TNC, le più sincere condoglianze.

Un’entità incommensurabile
Dopo il minuto di silenzio e la registrazione dell’aria “Vissi d’arte” tratta dalla “Tosca” di Puccini, eseguita dalla primadonna, Siriščević ha letto un estratto dall’in memoriam scritto da Igor Vlajnić, ex dipendente del Teatro fiumano, nel quale ha constatato che “la scena lirica fiumana e quella croata hanno perso un’entità incommensurabile, una persona che con il suo talento, lavoro, amore per l’opera, per il canto e per l’arte e con i suoi successi ci ha certamente lasciato un’eredità preziosa. Nel teatro contemporaneo è difficile immaginare una persona che nell’arco di una vita abbia conseguito ciò che è riuscita a ottenere la primadonna Mirella Toić. È semplicemente impossibile immaginare la storia della musica croata senza Mirella Toić”.

Persona eccezionale e musicista eccellente
A nome del sindaco di Fiume, Marko Filipović, ai presenti si è rivolta la vicesindaca Sandra Krpan, la quale ha dichiarato che con la scomparsa di Mirella Toić, Fiume sia rimasta senza una persona eccezionale e una musicista eccellente, che ha dato il meglio di sé stessa alla scena musicale fiumana.
”Alla città di Fiume ha donato più di 40 anni di lavoro, nel corso dei quali ha costruito una carriera di successo e ha segnato la scena teatrale fiumana, alla quale è rimasta devota per tutta la sua vita artistica. Tantissimi appassionati di teatro ricorderanno i suoi numerosi ruoli e concerti e le sue straordinarie creazioni liriche, mentre numerose generazioni di studenti della Scuola di musica ‘Ivan Matetić Ronjgov’ la ricorderanno come un’insegnante che ha trasmesso con dedizione il suo sapere e la sua esperienza. Ha investito una parte della sua vita nella tutela del patrimonio musicale croato, con una particolare sensibilità per i compositori legati a queste terre, soprattutto Ivan de Zajc, Ivan Matetić Ronjgov e Boris Papandopulo. Il grande valore e l’eccellente qualità della sua attività musicale sono stati riconosciuti già nel 1992, quando per il ruolo di Norma nell’omonima opera di Bellini venne insignita del Premio annuale della Città di Fiume”, ha precisato Krpan, soffermandosi su altri importanti premi ottenuti dalla primadonna nel corso della sua carriera. “Con la sua scomparsa, la scena musicale fiumana e croata hanno perso un gioiello inestimabile, una persona che con il suo talento, impegno e il suo amore per il canto e la musica e con i suoi successi ci ha lasciato un’eredità enorme”, ha concluso Sandra Krpan.

Una delle più grandi artiste dello “Zajc”
La capodipartimento per la Cultura, lo Sport e la Cultura tecnica della Regione litoraneo-montana, Sonja Šišić, ha rilevato che Mirella Toić verrà ricordata come una delle più grandi artiste del Teatro fiumano, che ha lasciato una traccia profonda e indelebile sulla scena lirica fiumana e croata. “Soltanto cinque anni fa ci ha donato una serata indimenticabile in occasione del suo pensionamento, ma speravamo che quella non sarebbe stata la sua ultima esibizione – ha puntualizzato Sonja Šišić -. Purtroppo, la malattia ha fermato la sua incredibilmente ricca carriera teatrale. È stata un’eccellente pedagoga, una grande professionista e interprete. Sarà ricordata come un’artista straordinaria”, ha concluso Sonja Šišić.
In seguito, i colleghi e amici di Mirella Toić, Voljen Grbac, Olivera Baljak, Loredana Gašparović e Bojan Šober hanno ricordato, attraverso aneddoti e riflessioni, la primadonna, soffermandosi sulla sua personalità esuberante e il suo immenso amore per la musica e il canto lirico. Nel corso dei commoventi interventi, è stato puntualizzato diverse volte come Mirella Toić sarebbe potuta diventare una stella internazionale della lirica se non fosse stato per il suo grande amore per la famiglia e per la sua città, che non lasciava mai per prolungati periodi di tempo.
Sono stati inoltre letti i messaggi dei suoi colleghi Kristina Kolar, Robert Kolar, Valentin Enčev, Filip Fak in veste di presidente dell’Associazione nazionale degli artisti musicali, e di Marin Blažević, che non ha potuto presenziare alla commemorazione in quanto impegnato in Germania.
Ad arricchire con i loro interventi musicali la commemorazione sono stati il Coro dell’Opera, diretto da Matteo Salvemini, la primadonna Kristina Kolar e il baritono Robert Kolar.

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