«LockClown». Tre pagliacci fanno rivivere la pandemia

La seconda edizione della rassegna teatrale itinerante «ll Carro di Tespi» si è conclusa a Gallesano con lo spettacolo ispirato dai testi di Angelo Cecchelin, per la regia di Davide Calabrese

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«LockClown». Tre pagliacci fanno rivivere la pandemia
La seconda serata in Piazza grande a Gallesano. Foto: Vanja Stoiljković

Si è conclusa con due serate in Piazza grande a Gallesano la rassegna teatrale itinerante “ll Carro di Tespi – teatro italiano in piazza”, progetto ideato dal Dramma Italiano e dal COMITES Fiume, co-organizzato con l’Unione Italiana e le Comunità degli Italiani di Grisignana, Visinada e Gallesano e i rispettivi Comuni ed Enti turistici, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria e di TRY theatre, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Fiume e dell’Assessorato alla Cultura e territorialità della Regione istriana.

Bruno ed Elvia Nacinovich e Stefano Surian in scena.
Foto: Vanja Stoiljković

In scena “LockClown”. Tre clown, rinchiusi in uno spazio indefinito, combattono contro un nemico invisibile che ha cambiato i loro destini proibendo loro il diritto fondamentale: recitare. Lo spettacolo, ispirato dai testi di Angelo Cecchelin, uno dei più significativi autori futuristi della scena triestina e del teatro musicale italiano, è stato rivisto nella prospettiva della cultura di oggi, dell’arte e del teatro contemporaneo. Seppur di piccolo formato lo spettacolo unisce musica, censura, dialetto e tante risate in una vera e propria ilarità.
Ideato da Angelo Cecchelin e Davide Calabrese, con regia e adattamento di Davide Calabrese, “LockClown” ha portato in scena a Gallesano tre personaggi, ovvero tre pagliacci impersonati da Bruno ed Elvia Nacinovich e Stefano Surian. Simpatici, disinvolti, hanno catturato il pubblico con il loro humour nero e le battute spesso spinte, ma mai di cattivo gusto. A dare alla messinscena un tocco in più il dialetto triestino in tutta la sua musicalità, nonché le parti ballate e cantate. A suon di chitarra, pianoforte e basso. Argomento, come rivela già il titolo, il lockdown… Quindi pandemia, coprifuoco, mascherine e vaccini. Ma i tre pagliacci lo trasformano in lockclown, parlando in maniera comica di un tema pesante. Dando qualche “frecciatina” a virologi, nuovi esperti, e toccando una serie di altri argomenti, sempre con ironia. Oltre ai numerosi ospiti, alla serata hanno partecipato il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, la presidente della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano, Debora Moscarda, il vicesindaco italiano di Dignano, Diriana Delcaro Hrelja e il Consigliere d’Ambasciata, Renato Cianfarani, responsabile per le minoranze e gli esuli del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La tournée del “Carro” era iniziata a Grisignana a fine giugno, dov’era stato portato in scena “OPERA shot – Così fan tutte” della Compagnia Iagulli-Raimondi, Milano/Torino. Si è stati poi a Visinada con “Leviatano” della Compagnia Carmentalia, Roma & La Confraternita del Chianti, Milano. Gran finale a Gallesano con “LockClown” del Dramma Italiano di Fiume.

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