Letteratura CNI. Trasmettere ai giovani l’identità istro-quarnerina

Si è tenuta a Rovigno la seconda e ultima giornata del Seminario di aggiornamento professionale per docenti ed educatori prescolari

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Letteratura CNI. Trasmettere ai giovani l’identità istro-quarnerina
Dea Lordanić ha parlato di traduzioni. Foto: ROBERTA UGRIN

È terminato ieri il Seminario di aggiornamento professionale per docenti ed educatori prescolari organizzato dall’Agenzia per l’educazione e la formazione (AZOO) della Croazia in collaborazione con la CI “Pino Budicin” di Rovigno, nella ricorrenza della 23.esima Settimana della lingua italiana nel mondo, che quest’anno ha come tema portante “L’italiano e la sostenibilità”.

Il programma articolato delle due giornate del Seminario di aggiornamento professionale nazionale dal titolo “Settimana della lingua italiana. Implementazione del Curricolo disciplinare di Lingua italiana/Lingua e letteratura italiana con particolare riferimento agli esiti mirati alla considerazione della lingua italiana e della letteratura della CNI quali veicoli trasmissivi e divulgativi dell’identità nazionale italiana” è stato dedicato ai docenti di lingua e letteratura italiana delle scuole elementari e medie superiori della CNI e agli educatori prescolari e si è svolto presso la Sala maggiore della CI locale.
Gianfranca Šuran, consulente superiore per la CNI dell’Agenzia per l’educazione e la formazione, ha introdotto e presentato il programma della giornata lavorativa che ha visto partecipi durante le due giornate numerosi docenti di lingua italiana, insegnanti di classe, come pure gli educatori prescolari, considerati i principali catalizzatori di tutte le attività, incluse quelle progettuali che vengono svolte nell’arco dell’anno scolastico nella verticale d’insegnamento e dell’educazione della CNI del territorio.
Hanno avuto luogo poi ben cinque sessioni lavorative seguite con attenzione dai docenti presenti in sala.

La presenza di Dante in Istria
La filologa e critica dantesca Valentina Petaros Jeromela, per l’occasione ha presentato “La presenza di Dante in Istria e le sue influenze nella cultura locale” attraverso un racconto affascinante di luoghi che conservano le leggende del passaggio di Dante in Istria: i sepolcri a Pola, la grotta di Tolmino, il monte Tabernich, lo scoglio di Dante a Duino, la casa Delise a Isola d’Istria.
È seguito l’intervento di Dea Lordanić, docente di lingua e letteratura italiana presso la Scuola media superiore italiana di Rovigno, la quale ha presentato il tema “Strategie di traduzione sull’esempio di Nereo Zeper nella sua traduzione in dialetto triestino della Divina commedia di Dante Alighieri”, sottolineando l’importanza profonda del dialetto nella vita di ogni giorno. Interessanti sono state pure le nozioni sulla traduzione in genere, considerata dalla relatrice una disciplina che non ha raggiunto la sua perfezione.

Storia e ricordo
Nel pomeriggio, il Seminario è proseguito con Fulvio Šuran, docente all’Università “Juraj Dobrila” di Pola e alla Facoltà di Scienze della formazione, che per l’occasione ha presentato “La poetica della sopravvivenza” di Claudio Ugussi (nel suo confronto con “Martin Muma” di Ligio Zanini). Dal confronto tra “La città divisa”, di Claudio Ugussi e lo stesso periodo temporale raccontato nel romanzo “Martin Muma” di Ligio Zanini, il relatore ha cercato di mostrare i parallelismi e la similitudine di un periodo che ha stravolto del tutto la realtà istriana: periodo che va dall’8 settembre 1943 quando, con la caduta di Mussolini, tutto l’impianto di potere italiano in Istria si sgretola mettendo in crisi l’identità italiana dell’Istria, al 1947, che finisce con l’esodo da Pola e la partenza della motonave Toscana.
È seguito l’intervento di Corinna Gerbaz Giuliano, responsabile del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, la quale ha presentato il tema “I percorsi narrativi di Marisa Madieri”, il quale si prefigge di analizzare il percorso letterario di Marisa Madieri, autrice fiumana di nascita e triestina d’adozione che approda al mondo letterario nella seconda metà degli anni Ottanta con il romanzo-diario “Verde acqua” edito nel 1987, inaugurando il filone femminile della narrativa sull’esodo. Durante l’intervento sono state analizzate alcune opere della scrittrice, accomunate dalla determinante funzione del ricordo.
Valter Milovan, cantautore e docente all’Università “Juraj Dobrila” di Pola, ha contribuito con la conferenza “La perenne attualità delle canzoni di Sergio Endrigo: un ponte tra passato e presente nella didattica scolastica” mettendo in risalto il fatto che nonostante le canzoni di Sergio Endrigo siano state scritte più di cinquant’anni fa, mantengono una sorprendente rilevanza nel contesto contemporaneo. È stato discusso del come queste canzoni possano essere utilizzate efficacemente nell’insegnamento scolastico, sia a livello di scuola elementare che media superiore.
Le due giornate sono state intense e hanno offerto ai partecipanti un quadro completo della situazione attuale sulla lingua italiana.

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