Laddove tutto ebbe inizio…

Nella Biblioteca della Scuola Media Superiore Italiana di Fiume è stata scoperta la targa in memoria della costituzione della Società di Studi Fiumani, nata nel lontano 1923. Cerimonia introdotta da un convegno dedicato alla storia dell’SSF

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Laddove tutto ebbe inizio…

FIUME | Una targa celebrativa per la costituzione della Società di Studi Fiumani (SSF), posta esattamente dove tutto ebbe inizio. Una scelta con cui commemorare l’anno e il luogo di quell’abbrivo, avvenuto nel lontano 1923, proprio nella stanza di quella che è oggi la Biblioteca della Scuola Media Superiore Italiana di Fiume.
La cerimonia dello scoprimento si è svolta sabato sera, in occasione della ricorrenza patronale, con la partecipazione di un numeroso pubblico, tra cui diversi fiumani esuli e rimasti, ma anche del Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, nonché del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.
Sulla targa è riportata la scritta “In questo edificio, nel 1923, fu fondata ed ebbe la sua sede la Società di Studi Fiumani, che, in continuità con la Deputazione Fiumana di Storia Patria attiva negli anni precedenti il primo conflitto mondiale, promosse lo studio della storia cittadina e della regione liburnica. La Società di Studi Fiumani ricostituita in esilio nel 1960 a Roma nel rinnovato dialogo culturale con la città natale, a perenne ricordo pose il 15 giugno 2019”.

Convegno sulla storia del SSF

L’evento ha avuto come preambolo iniziale il convegno “Storia della Società di Studi Fiumani sorta nel 1923 a Fiume, con riferimenti all’esilio e al dialogo con la città risorto nel 1990”, dedicato alla storia della Società, dalla sua costituzione fino al dialogo con la città di origine, e quindi con la Scuola, la Comunità degli Italiani e la Municipalità.
A introdurre l’evento è stato il preside della SMSI, Michele Scalembra, il quale ha ringraziato la sentita partecipazione del pubblico e, in particolare, l’attaccamento in tutti questi anni della SSF soprattutto nella sua veste di promotore culturale dell’ente scolastico fiumano. Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, ha voluto evidenziare l’importanza della Settimana della cultura fiumana, quale finestra della nostra storia, a sua volta parte fondamentale della città di Fiume.

La figura di Egisto Rossi

Il presidente della SSF, Giovanni Stelli, ha illustrato il significato dell’iscrizione sulla targa attraverso una sintesi dell’operato della Società. Stelli ha ricordato il 1923 come una delle cinque date – le altre sono il 1910, il 1952, il 1960 e il 2000 – che segnano i momenti fondamentali della storia della storiografia fiumana italiana. Nel 1923 esce, infatti, il primo numero della rivista “Fiume”, il suo organo d’informazione culturale, mentre tra gli scopi prefissati vi era quello di dare vita a un museo cittadino e al contempo un archivio storico della città, che raccontassero la storia di Fiume. L’accenno alla “Deputazione fiumana di Storia patria” sulla targa, ci porta indietro all’anno 1910, quando uscì il primo volume del “Bullettino della Deputazione Fiumana di Storia Patria”, che fu in gran parte merito dell’opera appassionata di un giovane intellettuale fiumano prematuramente scomparso due anni prima, nel 1908, Egisto Rossi. Una figura, che secondo Stelli, “attende ancora di essere studiata e di avere il posto che merita nella storia culturale della nostra città”. Nel 1952 la rivista “Fiume” rinasce a Roma, in esilio, e dopo qualche anno, nel 1960, viene ricostituita, sempre nella capitale italiana, la Società di Studi Fiumani e comincia quindi la paziente e certosina opera di raccolta di cimeli, pubblicazioni, documenti che porterà in pochi anni alla costituzione dell’Archivio Museo Storico di Fiume a Roma. Per arrivare poi al 2000, l’ultima data fondamentale, ovvero agli anni del dialogo con la città, con gli italiani rimasti e con l’attuale maggioranza croata.

Omaggio musicale

Il vice presidente della Società, Roberto Serdoz, ha letto la lettera di saluti inviata del presidente onorario, Amleto Ballarini, impossibilitato a partecipare al convegno per motivi personali. Terminato l’incontro, il pubblico dall’Aula Magna della SMSI si è recato al piano inferiore dell’ex Liceo, di fronte alla Biblioteca, proprio lì dove la Società di Studi Fiumani nacque nel lontano 1923, per la cerimonia dello scoprimento della targa. La serata ha avuto anche un omaggio musicale di Francesco Squarcia (viola) e Aleksandar Valenčić (pianoforte e fisarmonica), con le interpretazioni del “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi, “Monti Chardas” di Vittori Monti, e poi, in conclusione dei brani scritti da Squarcia stesso “Immensamente” e “Fiume ancora”.

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