La vivacità dell’istroveneto nella commedia e in musica

Il terzo e ultimo atto della rassegna teatrale «Su e zo pe 'l palco» ha visto susseguirsi sulla scena del Teatro di Buie le filodrammatiche delle CI di Momiano, Umago, Buie e Castelvenere. Alla CI di Crassiza ieri il primo appuntamento di «Coremo»

0
La vivacità dell’istroveneto nella commedia e in musica
Gli attori della CI di Momiano. Foto: ERIKA BARNABA

Si è conclusa la rassegna filodrammatica “Su e zo pe ‘l palco”, andata in scena al Teatro di Buie nell’ambito della 12.esima edizione del Festival dell’istroveneto e questa volta presentata dalla giovane Alexandra Buić. Tra il numeroso pubblico in sala la vicepresidente della Regione istriana, Jessica Acquavita, la soprintendente ai Beni culturali per la Regione istriana, Lorella Limoncin Toth e numerosi rappresentanti dei sodalizi e istituzioni locali.

Storie di famiglia
Nella terza e ultima serata i primi a calcare il palcoscenico sono stati gli attori della CI di Momiano con “Tra moglie e marito no meter el dito” e in scena Lucia Zubin (moglie), Moreno Vidal (marito) e Antonio Ferletta (la suocera), con la regia di Flavia Vigini Bellé in uno scambio di battute in famiglia dove la suocera mette sempre la pezzetta, dando naturalmente ragione al figlio. Seconda sul palcoscenico la filodrammatica ragazzi e bimbi della CI “Fulvio Tomizza” di Umago con rispettivamente “La dona tien i tre cantoni dela casa” e “Pesce fresco”. Con la regia di Ivana e Roberta Lakošeljac, sul palcoscenico si sono presentati i giovani Noel Bernić, Melody Ratak Vukić, Emma Malagon, Damian Codilja Vidach, Enya Grassi Pavletić e Alessia Lakošeljac. Sono seguiti Erol, Nathan, Lenard e Oscar, i più giovani attori presenti alla serata.

Una pièce rivisitata
La filodrammatica della CI di Buie ha presentato “Biancaneve buiese”. Una commedia liberamente ispirata alla storia originale ma con dettagli locali, come la cara Biancaneve chiamata “Bepina”. Firmata come autrice Rosanna Bubola, ha unito in scena giovani e adulti tutti assieme: Aldo Antonini (regista), Erica Trento, Raffaele Amato, Lorenzo Persel, Michela Sinković, Valentina Puž, Leo Vigini, Lara Vigini, Simone Veznaver, Emma Markov, Ivana Estelle Beletić, Nina Brajković, Giulia Pregara, Liam Acquavita Kozlović. Martina Dussich ed Elena Veznaver hanno invece fatto da narratrici.
Ultimi sul palcoscenico gli attori della CI di Castelvenere con la commedia “Fighisechi e susinisuti”, della quale autrice è Martina Trento Dagostini e la regia di Matei Novak.
Quindi, Gloria Belac, Sindi Belac, Harley Cindrić, Diego Ferlin, Tian Ferlin e Iris Pavelić, in scena come moglie, marito e le due suocere che vivono di campagna e tra vicissitudini di pensioni e la moglie che scappa con il postino, il marito rimane da solo con le anziane e le sue capre che tanto amava.
In merito a “Mirandolina”, commedia proposta dalla filodrammatica della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano al secondo appuntamento, è da precisare che questa ha presentato a Buie solamente alcune scene del nuovo lavoro che sta allestendo. Una versione ridotta, adattata e trasposta in dialetto istroveneto de “La Locandiera di Carlo Goldoni”, quindi ambientata a Pirano nel ‘700 con protagonista Ela Jeličič Cebroni e la regia di Samanta Kobal. Vede pure in scena come cameriere Mattia Banič, cavaliere di Pedena Noel Celar, Conte di San Servolo Piero Rotter, Marchese di Pietrapelosa Marino Maurel e Marinela Čok e Danijel Konestabo nelle vesti di “dame” con veri colpi di scena. Il gruppo che vanta oltre mezzo secolo di vita per lunghi anni è stato guidato dal compianto Ruggero Paghi, del quale una sua eredità teatrale, precisamente “Zente de piassa picia”, suo ultimo lavoro, verrà presentata il 23 giugno prossimo dalla filodrammatica di Isola nella loro località. Ieri sera invece sul palcoscenico della CI di Crassiza si è svolto il primo appuntamento di “Coremo”, rassegna corale con le voci delle CI di Rovigno, Umago, Fasana, Matterada, Villanova, Parenzo e Crassiza.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display