Il flauto, uno strumento che dà vita a numerosi effetti musicali

Eva Palman condivide con i nostri lettori alcune delle sue esperienze più significative, dalle lunghe ore di studio agli incontri con mentori che hanno plasmato la sua crescita artistica

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Il flauto, uno strumento che dà vita a numerosi effetti musicali
Eva Palman. Foto: Album privato Eva Palman

Nell’universo incantato della musica spesso emergono talenti straordinari e in questa occasione ci siamo immersi nella storia affascinante di Eva Palman, una giovane flautista il cui virtuosismo ha conquistato il cuore di molti. Con alcuni prestigiosi premi già nel suo bagaglio, Eva si erge come una stella nascente che brilla nel firmamento musicale, cosa confermata pure dalla recente vincita all’ultimo Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima” dove ha conquistato nella Categoria Musica, premio giovani “Adelia Biasiol”. Nella motivazione si legge: “Musicale, ordinata ed equilibrata, ha raggiunto una buona intesa con la pianista”. Difatti ad accompagnarla musicalmente è stata la Maestra Karla Šain. Eva Palman, tredicenne di San Lorenzo del Pasenatico, è studentessa della VI classe della Scuola di musica e d’arte di Parenzo, nella classe della Maestra Eni Saverović, e frequenta contemporaneamente la VII classe della Scuola elementare “Joakim Rakovac” di San Lorenzo del Pasentico. Crescendo con una passione instancabile per la musica, ha rapidamente dimostrato il suo talento eccezionale, guadagnando riconoscimenti in competizioni nazionali e internazionali. Il grande amore che nutre per la musica con diligenza lo dimostra pure in vari concerti, cerimonie e altre apparizioni pubbliche, sempre molto applaudite. La sua avventura musicale ha avuto inizio da giovanissima, quando le prime note di un flauto hanno catturato la sua immaginazione. Oltre alla sua maestria tecnica, la sua capacità di infondere emozione in ogni nota è ciò che la distingue rendendo ogni esecuzione un viaggio emotivo che coinvolge gli ascoltatori e li trasporta in mondi sonori unici. Tuttavia, dietro ogni successo si celano sfide e sacrifici ed è così che Eva ha condiviso con noi alcune delle sue esperienze più significative, dalle lunghe ore di studio agli incontri con mentori che hanno plasmato la sua crescita artistica.

Il ruolo della Maestra Samanta Stell
Come hai sviluppato la tua passione per il flauto e quanto tempo hai dedicato e dedichi alla sua pratica?
“Mi sono innamorata del flauto quando ero piccolissima. Un giorno sono andata con i miei genitori alla Scuola di musica di Parenzo a prendere mio fratello che suonava la fisarmonica ed è stato lì che per la prima volta ho visto e sentito un’alunna che suonava il flauto. È stato un colpo di fulmine dove ho deciso di suonare questo strumento. Mi esercito quotidianamente per almeno un’ora, ma nei periodi antecedenti ai concorsi, anche di più”.

Quali sono le tue influenze musicali e come hanno contribuito alla tua formazione da flautista?
“Quando mi sono iscritta alla Scuola di musica, mio fratello e gli insegnanti mi hanno aiutato moltissimo, ma la persona che ha avuto un ruolo cruciale e decisivo è stata la mia Maestra, Samanta Stell. È stata lei ad insegnarmi che solo con un lavoro costante si ottengono dei buoni risultati, cosa che deve essere affiancata però pure dall’amore per la musica che si suona”.

Come vedi il ruolo del flauto e della musica classica nell’attuale panorama musicale?
“Penso che il flauto sia molto importante anche nella musica contemporanea in quanto, a parte il suo suono meraviglioso, è uno strumento unico che permette di creare numerosi effetti musicali”.

Brani di Milotti e Popp
Da poco hai vinto il premio giovani al Concorso «Istria Nobilissima». Quali opere hai presentato e perché?
“Al Concorso ‘Istria Nobilissima’ ho presentato le opere ‘Ohridski biseri’ di Nello Milotti e ‘Ruski ciganski ples’ di Wilhelm Popp. Queste opere mi sono piaciute molto sin dalla prima volta che le avevo sentite e da allora non manco nel suonarle in più occasioni. Al mio fianco c’è sempre stata la Maestra Karla Šain che pure per l’occasione mi ha accompagna al pianoforte”.

Puoi condividere un momento significativo della tua carriera musicale?
“Questo premio, in quanto è molto importante per me perché il traguardo è arrivato dopo un periodo di preparazione che ho affrontato con molto impegno. Ho appreso che per trasmettere qualcosa tramite la musica devo eseguire i brani con sentimento, in quanto solamente a quel punto potrà ascoltato e sentito nel profondo pure il pubblico”.

Risultati a livello nazionale
Quali sfide hai affrontato nel percorso musicale e come le hai superate?
“Nella mia carriera musicale non ci sono state numerose sfide anche perché frequento ancora la scuola elementare, però in quelle che ho avuto l’opportunità di affrontare ho conseguito dei risultati notevoli. Ho vinto il primo premio al concorso regionale a Imotski e ho partecipato al concorso nazionale di flauto a Jastrebarsko. Affiancata dall’insegnante Samanta Stell e accompagnata al pianoforte dalla musicista Karla Šain, da pochi giorni ho pure conseguito il secondo premio al concorso ‘Mladi Padovec’ a Novi Marof, tra tredici flautisti nella categoria delle V/VI classi elementari”.

Come bilanci la tua formazione musicale con gli altri aspetti della tua vita?
“Frequentare due scuole diverse in due posti diversi a volte non è facile, bisogna essere molto organizzati. Non mi fermano i periodi che alla scuola elementare richiedono più studio in quanto sono consapevole che per conseguire dei risultati devo suonare ogni giorno e quindi cerco di superare questi sacrifici con la passione che nutro per quest’arte musicale”.

Ci sono generi musicali o stili che ti piacerebbe esplorare di più nel futuro?
“In futuro vorrei conoscere di più la musica moderna, ma non mi dispiacerebbe continuare a suonare pure la musica classica”.

Quali consigli daresti a giovani musicisti che aspirano a una carriera nel mondo della musica?
“Ai giovani musicisti consiglierei di suonare la musica che li appassiona, che li fa sentire bene, ma sempre con la consapevolezza che soltanto con tanta pratica si ottengono dei buoni risultati”.
Quindi, con una dedizione incrollabile, la giovane musicista incanta il mondo con la sua passione in continua crescita verso l’eccellenza musicale. Ogni giorno si immerge nelle sfide della pratica guidata dalla sete insaziabile di perfezionare la sua arte. Il suono del suo flauto è un riflesso del suo impegno incessante: una sinfonia in evoluzione che rivela la sua costante ricerca della perfezione. La grazia del flauto traverso risiede nella sua capacità di trasmettere emozioni delicate e sognanti, rendendolo uno strumento intrinsecamente romantico ed è così che con ogni soffio, Eva dà vita a un mondo di suoni che raggiungono l’anima, regalando momenti di pura bellezza musicale. Attraverso ore prolungate di studio e riflessione, Eva trasforma ogni difficoltà in un trampolino per il progresso. La sua crescita non conosce limiti, poiché abbraccia le sfide con un sorriso determinato, convinta che ogni nota suonata rappresenti un passo avanti nel suo viaggio musicale. Oltre a conquistare nuove vette, ispira gli altri con la sua umiltà e lo spirito collaborativo. Sia sul palco che fuori, si dedica a creare connessioni attraverso la musica, dimostrando che l’eccellenza non è solo un traguardo, ma un continuo viaggio di apprendimento e crescita.

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