Il cinema Valli all’epoca Covid

Capienza limitata per i film e incassi ridotti all’osso hanno fatto sì che si virasse su quiz e tornei di gaming

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Il cinema Valli all’epoca Covid

Ad alimentare la speranza in un ripristino parziale della sua vitalità precedente è pure la sala del Cinema Valli di Pola, che vive con suspance l’attesa di un via libera per poter accogliere un maggior numero di spettatori. La regola in vigore da mesi, limita a 41 gli ospiti del cinema il che rappresenta un grande restringimento della capienza in sala. Sta di fatto che, come segnalato dalla direttrice del cinematografo, Tanja Miličić, nell’ultimo periodo, l’interesse per assistere alle proiezioni è aumentato vistosamente rispetto a quello manifestato nei mesi conclusivi dell’anno 2020. Parola degli operatori cinematografici: in novembre-dicembre il numero dei biglietti venduti per ogni spettacolo andava da nessuno, uno a 20, tanto da offrire la visione su grande schermo in una sala deserta. Ora, da qualche tempo a questa parte, il botteghino riesce a registrare anche il tutto esaurito, assegnando tutti i 41 posti concessi per regola e facendo restare a bocca asciutta diversi aspiranti spettatori. Il desiderio è quello di poter vedere nuovamente introdotta la misura che concede 62 presenze in sala su 209 posti di cui il Valli dispone.
Gli organizzatori assicurano che il cinematografo continua a mettere in campo tutte le disposizioni di sicurezza anti-contagio: ciascun spettatore ha a disposizione almeno 7 metri quadrati indispensabili a mantenere una buona distanza dagli altri; i posti contrassegnati per l’uso distanziato sono riservati a una o due persone, mentre l’obbligo della mascherina vale prima e dopo lo spettacolo. L’interesse per la sala dunque esiste nonostante l’assenza dei film stranieri che si inseriscono nella classifica dei più visti. É tutto uno “scenario” che il Valli condivide assieme alle altre sale europee, ancora da marzo 2020: prima la chiusura totale per due mesi e mezzo, poi il vuoto, la totale propensione degli spettatori a star lontani dal botteghino, ora un timido rientro in un momento tuttora critico e incerto quando la produzione e la distribuzione statunitense è completamente defilata. L’ultimo James Bond è in sonoro ritardo, il ritorno di “Top Gun” si farà attendere alle calende greche, la Disney ha perso ogni fantasia e nega i cartoons. É già qualcosa se non vi è ritrosia del pubblico a tornare, il che può riaccendere la fiducia che la sala con tutta la sua carica di socialità torni a essere al centro del cinema dei tempi migliori. Ci vorrà molto tempo prima di vedere terminare lo sconvolgimento culturale in atto, che ci ha fatto optare per la cinematografia domestica.

 

Per salvare il salvabile, nel frattempo, il Cine Valli è stato costretto ad aguzzare l’ingegno e la, proverbiale, necessità ha spinto gli operatori a mettere a frutto parecchia creatività. Le visioni online, la collaborazione in rete con le scuole, i quiz come quelli improntati sulla Marvel Cinematic Univers (entrambi hanno fatto registrare il tutto esaurito) e la conoscenza in materia di supereroi, non sono tutto. Il progetto che si sta imbastendo in questo momento è l’organizzazione di tornei gaming, sfruttando il miracolo tecnologico della Play station 5, faccenda che sta facendo scalpore. Considerata la generazione da era Cyborg, l’interesse a proposito è già più che evidente anche a Pola.

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