Vandalismo a Pola. Storie di ordinaria distruzione

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Vandalismo a Pola. Storie di ordinaria distruzione

Vandalismo: il sequel. Nuovi danni ai beni comuni si sommano a quelli già dichiarati. Il bilancio è deprimente. Un’altra pensilina è finita in frantumi: quella dell’autobus di Stoia che passa davanti al centro commerciale Max City. Un altro cestino è andato in pezzi: quello in via dell’Arsenale. All’Idroscalo hanno distrutto gli spogliatoi, a Valcane si sono dati alla “creatività” i graffitari. E sono soltanto alcuni degli esempi più recenti. L’amministrazione municipale ringrazia i cittadini che informano dell’accaduto gli uffici competenti, e lancia l’ennesimo appello ai vandali. “Sono soldi comuni quelli che andate sprecando, nostri e vostri, e sono pochi soprattutto in questi tempi di magra con la crisi e la pandemia che imperversano: ogni centesimo è contato, ogni banconota dev’essere utilizzata con parsimonia”.
Col suo comunicato stampa di ieri mattina, Piazza Foro ci rammenta che l’anno scorso sono state distrutte le pensiline dell’autobus di Punta Verudella, del porticciolo sportivo di Delfin e altre venti in tutto il perimetro urbano. Per le riparazioni sono andate letteralmente in fumo 31.150 kune. E non è tutto. Oltre a distruggere le pensiline, i vandali prendono di mira sempre più spesso i campi sportivi, i box dei contatori elettrici, i cassonetti a scomparsa e naturalmente – ma questa moda purtroppo sembra destinata a non finire mai – le facciate degli edifici.

Lo spogliatoio all’ex Idroscalo

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