
Bellissima serata nell’atrio del Museo dell’Apoxyòmenos di Lussinpiccolo con la pièce “Il bonsai ha i rami corti”, scritta dagli attori del Dramma Italiano di Fiume Giuseppe Nicodemo, che ne cura anche la regia, e Serena Ferraiuolo, che ne è l’unica interprete. Questo monodramma nasce al tempo della pandemia, durante il lockdown, e con arguzia e comicità descrive le giornate di una giovane donna di nome Stefania Laganini “chiusa” nel suo appartamento in centro città che cerca di riempire le sue giornate imparando a fare a maglia, guardando vecchi film, facendo tutorials di aerobica da casa, dialogando telefonicamente con l’amica Rosalba e con Alexa l’intelligenza artificiale (che lei chiama Alexia) del suo computer, che le danno buoni consigli. Sul tavolo un bonsai, una bottiglia di vodka e una di vermut. Man mano che Stefania Laganini beve i martini e dialoga con Rosalba e Alexia viene fuori tutto lo stress che sente nella vita coniugale con il marito che non è mai a casa e che all’ultimo istante cancella tramite la segretaria tutti i viaggi all’estero promessi alla moglie. Alla fine, dopo tanti martini, la protagonista rivelerà un segreto che qui non possiamo svelare, ma che potrà scoprire chi andrà a vedere la messinscena.
Il monodramma, che mescola commedia e dramma, grazie all’interpretazione energica di Serena Ferraiuolo ci fa sorridere allegramente perché ognuno di noi si può immedesimare nelle riflessioni e nei sentimenti di Stefania Laganini.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
S'informano i gentili lettori che tenuto conto delle disposizioni dell'articolo 94 della Legge sui media elettronici approvata dal Sabor croato (G.U./N.N. 111/21) viene temporaneamente sospesa la possibilità di commentare gli articoli pubblicati sul portale e sui profili sociali La Voce.hr.