Igor Večerina e la città che continua a scorrere

All’HKD di Sušak ricordato l’artista e scrittore fiumano

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Igor Večerina e la città che continua a scorrere

Nell’atrio della Casa croata della cultura (HKD) di Sušak, è stata allestita una serata di lettura in onore dell’artista, scrittore e giornalista fiumano Igor Večerina, autore della celebre espressione “La città che scorre”.

 

Autore di versi e canzoni
Igor Večerina nasce a Fiume nel 1966. Il suo talento nel comporre versi viene notato fin dal periodo di scuola media superiore. Negli anni ’80 fa parte della scena musicale underground di Fiume, dove collabora con i maggiori esponenti del cosiddetto “Novi val”, il sottogenere jugoslavo della New Wave: suona la batteria e compone canzoni per i gruppi “Termiti”, “Paraf” e “Mrtvi kanal”, esibendosi in concerti in diverse città dell’ex-Jugoslavia. Tuttavia, l’ambito in cui il talento e la personalità di Večerina trovano espressione in maniera più evidente è proprio quello della scrittura, soprattutto per il tramite delle arti visive, alla quale si dedica intensamente a partire dagli anni ’90. Il periodo di maggior attività artistica di Večerina viene infatti inaugurato con la pubblicazione, nel 1990, di “Rubnik”, la sua prima raccolta in versi. Durante gli eventi di promozione del libro, l’autore progetta scenografie particolari per il tramite delle quali l’ascoltatore, o meglio lo spettatore, viene immerso in un’esperienza artistica che alla letteratura mescola la performance.

L’opera “Rubnik” illustra una realtà cruda

Fondatore del «Poet teatar»
Come rilevato da Aida Muratović in apertura della serata di lettura, “Večerina riteneva che lo spettatore andava ‘aggredito’ puntando su tutti e cinque i sensi, per cui promuove il proprio libro allestendo eventi che alla poesia uniscono la scenografia e la musica”. Oltre alla composizione di versi, come accennato, Večerina si dedica anche all’attività teatrale. È uno dei fondatori della compagnia teatrale fiumana “Poet teatar”, con la quale si esibisce allestendo una serie di eventi performativi che segnano la scena alternativa di quegli anni, tra cui il celebre spettacolo “Urania”. Come membro del “Poet teatar”, nel 1992 pubblica la raccolta “Gruv”. In aggiunta, Večerina oggigiorno viene ricordato dalla scena musicale fiumana come uno degli iniziatori della techno e della musica elettronica: è stato l’organizzatore dei primi “rave parties” della città, ospitando diversi artisti e DJ croati e internazionali.

La vita al limite
Durante la serata di lettura in onore del poeta urbano fiumano, Vedrana Spadoni, Aida Muratović, Ksenija Nakić Alfirević e Zoran Josić hanno letto e interpretato diversi passi tratti dalle raccolte pubblicate da Večerina, tra cui l’opera “Rubnik”, che, come rilevato durante l’inaugurazione dell’evento, “descrive la vita al limite che ha caratterizzato l’esistenza dell’autore fino alla fine”. I testi interpretati dai lettori della serata illustrano, infatti, una realtà cruda, fatta di esclamazioni, urla, bestemmie, ma anche simboli ed emozioni profonde.

L’espressione coniata da Igor Večerina

L’influenza sulle nuove generazioni
Večerina, che oggi avrebbe compiuto 55 anni, muore il 16 novembre del 2018. I suoi lavori, tanto in ambito letterario, quanto in quello musicale e in quello teatrale, continuano a esercitare un’influenza sulle nuove generazioni di artisti. Il suo contributo alla scena alternativa fiumana ha lasciato un segno indelebile, mentre lo stesso Večerina permane nella memoria di Fiume attraverso la celebre espressione “La città che scorre”.

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