Fiume. «La notte della grande lettura», un evento che suscita interesse

Alla nona edizione della manifestazione si sono presentati otto autori del gruppo letterario Ri Lit

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Fiume. «La notte della grande lettura», un evento che suscita interesse
Gli autori che hanno letto i loro racconti. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il gruppo letterario informale Ri Lit, composto da nove scrittori di Fiume, si è riunito per un’altra “Notte della grande lettura” (Noć velikog čitanja) nella grande sala della Filodrammatica, giunta quest’anno alla sua nona edizione. Come in tutte le edizioni precedenti – la prima Notte ha avuto luogo nel 2013 –, se si escludono gli anni della pandemia quando il gettonato evento non si è tenuto dal vivo, l’appuntamento con gli scrittori ha attirato anche questa volta un foltissimo pubblico, accorso per trascorrere qualche piacevole ora ascoltando racconti inediti che fanno ridere, riflettere e che spesso commuovono.
La sera di giovedì era questa volta all’insegna delle risate, in quanto la maggior parte degli autori ha preferito proporre racconti umoristici e satirici. Ad annunciare ciascun autore è stata la voce della giornalista fiumana Lena Stojiljković, mentre il loro ingresso era accompagnato da una colonna sonora selezionata con cura. La serata è iniziata, quindi, sulle note di una delle immortali musiche di Ennio Morricone tratta da uno dei famosi spaghetti western, per proseguire con altri brani, molti popolarissimi.
A “rompere il ghiaccio” è stata Gordana Brkić Žagar, ex giornalista radiofonica, ora responsabile delle relazioni pubbliche nella Città di Fiume, che l’anno scorso ha pubblicato il suo primo romanzo. Seduta su un comodo divano rosso, con accanto un tavolino e una lampada, Brkić Žagar ha letto il racconto “Vukojebina”, una storia umoristica incentrata sulla figura di un prete che con il suo aspetto e i suoi molteplici talenti conquista le donne della sua parrocchia, le quali da oggi a domani riscoprono la fede. Il racconto ha anche un divertente colpo di scena che si verifica dopo un funerale. Igor Beleš, nato a Vukovar, ha pubblicato l’anno scorso il pluripremiato romanzo “Listanje kupusa” e per la Notte della grande lettura ha scelto di leggere il racconto “Đavolja Varoš VS Zlobin”, che parla di un tentativo dell’autore di attraversare il confine tra la Serbia e il Kosovo, per il quale ha dovuto sborsare qualche decina di euro e incorrere in una serie di situazioni comiche.
Sul divano rosso si è quindi accomodato Davor Mandić, ex giornalista del quotidiano “Novi List” e scrittore, nato a Pola, che finora ha pubblicato due raccolte di poesie, una raccolta di racconti e un romanzo. Mandić ha letto il racconto “Smej se sebi: potraga za značajem kroz smeh”, in cui dialoga con il chatbot Chat GPT alla ricerca di uno spunto per un racconto. Ma l’intelligenza artificiale si dimostra piuttosto difficile da manovrare nella direzione desiderata.
Doris Pandžić, scrittrice, traduttrice e poetessa pluripremiata che ha finora pubblicato un romanzo, una raccolta di poesie, una di racconti e una raccolta di status della sua pagina Facebook, ha proposto il racconto “Triptih udaha”, in cui la storia è raccontata dalla prospettiva di tre personaggi, uniti in un rapporto amoroso complicato.
Tea Tulić si è presentata con un testo ricco di immagini poetiche e caratterizzato dal suo particolare stile letterario, intitolato “Gajardo”. Quando sul divano rosso si è seduto Enver Krivac, scrittore, illustratore, autore di fumetti, compositore, produttore musicale e artista multimediale nato a Ravna Gora, il pubblico era preparato a ridere a crepapelle. Ed è stato accontentato, in quanto Krivac, noto per la sua vena umoristica, ha letto anche questa volta un racconto divertentissimo, intitolato “25. listopada 1976.”, in cui i protagonisti sono i suoi genitori, egli stesso e il suo nome. Zoran Krušvar, scrittore e giornalista, ha letto un divertente racconto intitolato “Bolje grob nego rob” incentrato su un bizzarro rituale di evocazione che ha fatto uscire uno zombie comunista dalla sua tomba. L’ultimo a leggere il suo racconto è stato Zoran Žmirić, scrittore pluripremiato, che ha al suo attivo numerosi romanzi, di cui diversi sono stati tradotti e pubblicati all’estero. Žmirić ha proposto il racconto “Jedan dan u Marijinom životu”, una divertente critica della società, della burocrazia e della crisi economica attraverso le figure di Gesù, Maria e Giuseppe.
Come ad ogni edizione del tradizionale appuntamento con la parola scritta, anche questa volta il pubblico ha premiato con copiosi applausi ciascun autore, a dimostrazione del valore e dell’importanza di questa manifestazione sulla scena culturale fiumana. La nona Notte della grande lettura è stata ripresa dalle telecamere, per la regia di Anđelo Jurkas, mentre nei mesi di maggio e giugno si proseguirà con le riprese individuali. Il risultato finale sarà un documentario sperimentale sul gruppo Ri Lit.

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