CI di Fiume. Serata frizzante con la musica italiana

Alla Comunità degli Italiani di Fiume è stato presentato il primo CD, intitolato «Belcanto», del giovane e promettente tenore istriano Kristian Marušić

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CI di Fiume. Serata frizzante con la musica italiana
Kristian Marušić accompagnato da Nada Matošević Orešković. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Palazzo Modello si conferma ancora una volta un palcoscenico importante per il mondo del canto lirico, per la promozione delle le nuove leve del mondo della CNI e per dare voce ai giovani talenti locali. Lo ha dimostrato anche ieri ospitando il lancio del primo CD realizzato dal giovane tenore Kristian Marušić, intitolato “Belcanto”, il quale contiene 10 brani della tradizione italiana. La pubblicazione di questo lavoro avviene dopo diverse performance in Croazia e all’estero, a conferma delle abilità canore dell’istriano.

Ad aprire la serata e ad accogliere il cantante ci ha pensato Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, la quale ha dichiarato che quella di ieri è stata una “serata particolare che aspettavamo da molto tempo”, osservando come “Kristian è un po’ cresciuto in questa CI”. Sciucca ha ringraziato i rinomati cantanti lirici Olga e Bojan Šober perché lavorano tanto con i giovani e con Kristian hanno fatto un miracolo. Ha voluto pure salutare il sindaco di Grisignana, Claudio Stocovaz, ex preside della SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, giunto a Fiume per supportare e seguire Kristian. Stocovaz ha rimarcato il grande talento di Marušić, rilevando come “è all’inizio della carriera, ma ha avuto già delle belle soddisfazioni”. Ha ricordato che Marušić è stato studente della “Leonardo da Vinci” e ha seguito il corso di automeccanico, dimostrando grande determinazione.
“Volevamo fare una presentazione non convenzionale e parlare innanzitutto di Kristian. Abbiamo intitolato la serata ‘Kristian and Friends’, ma potremmo chiamarla anche ‘Kristian and family’ perché qui è di casa”, ha spiegato Bojan Šober, aggiungendo come “7-8 anni fa mi ha chiamato un conoscente per dirmi che nel coro di Grisignana c’è un talento da ‘addomesticare’ e appena l’ho sentito ho deciso di lavorare con lui”. La pianista, nonché direttrice d’orchestra Nada Matošević Orešković, che lo ha accompagnato al pianoforte, si è detta felice di poter lavorare con Kristian Marušić, il quale ha una splendida carriera davanti a sé, mentre Olga Šober ha osservato come “Kristian è stato dal primo secondo da noi per imparare come si canta e come si studia. Questo mestiere è terribile perché bisogna stare attenti a tutti i dettagli: a come si canta, a come si respira, alla meccanica, e lui è rimasto impressionato e si è chiesto come questo sia possibile. Volevamo presentare nel CD le tappe di sviluppo di Kristian. Siamo andati molte volte a Grisignana per registrarlo, non è stato facile, è un processo molto delicato, ma Kristian ci è riuscito nel modo migliore”, ha concluso Olga Šober.

Un curriculum invidiabile
Kristian si è fatto conoscere negli ultimi anni soprattutto grazie alla sua bravura e alla sua perseveranza, che lo hanno portato a occuparsi di lirica a tempo pieno. Il tenore è iscritto al Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste nella classe della professoressa Cinzia de Mola, affermato mezzosoprano-contralto che lo sta seguendo nei suoi studi.
“Questo CD è nato come uno dei progetti in seno alla Comunità degli Italiani di Grisignana, che ha voluto dare spazio a me e ad altri musicisti del sodalizio e, allo stesso tempo, presentarsi come una Comunità con dei buoni contenuti da proporre, ma anche come una realtà viva e operante – ci spiega il tenore –. Mi sono divertito a incidere questo disco, non tanto per il progetto in sé, quanto per le situazioni simpatiche che si sono create, per i momenti vissuti assieme ai professori e anche per i tanti imprevisti capitati qua e là”.
Sono servite ben 20 ore di incisione per arrivare al risultato finale; nelle arie presentate nel CD Kristian è accompagnato al pianoforte da Nada Matošević Orešković. “Le ore di registrazione sono state tante, abbiamo dovuto affrontare diverse sfide, ad esempio ho cantato con il raffreddore, oppure avevamo un pianoforte eccezionale, ma riascoltando gli audio ci siamo accorti che lo strumento stonava una nota, quindi abbiamo dovuto rifare tutto il lavoro nello studio di registrazione – racconta Marušić –. La bellezza risiedeva nello stare assieme per creare un prodotto valido”.

Inizio a Fiume
Non è la prima volta che il giovane tenore si esibisce a Palazzo Modello, anzi la scelta di lanciare il suo primo CD da questa cornice non è casuale: “Ho iniziato a cantare a Fiume; proprio nella Comunità degli Italiani ho tenuto la mia prima masterclass e mi sembrava doveroso e giusto inaugurare il mio primo disco dove tutto è cominciato”. La CI di Fiume però non è l’unico sostegno che il cantante ha trovato nel capoluogo quarnerino, qui è stato seguito dai suoi mentori: “I… copiloti del progetto sono Olga Šober, primadonna della lirica, e suo marito, il baritono e bassobaritono Bojan Šober, che mi hanno supportato e aiutato in questa avventura e nella mia carriera – precisa Marušić –, oltre che Nada Matošević Orešković e molti altri esperti del settore”.
La pianista lo ha accompagnato in modo impeccabile anche durante la serata a Palazzo Modello, dimostrando che tra i due è nata una sinergia dovuta alle tante collaborazioni musicali avviate già da tempo.
La presentazione, condotta con simpatia dai coniugi Šober, si è delineata come frizzante e vivace dominata dalla bravura e dalla preparazione del tenore e dalla melodia dell’accompagnamento musicale. Le arie proposte dal tenore, presenti anche all’interno del CD, sono dei grandi classici italiani. Kristian ha esordito con “Parlami d’amore Mariù”, famosa canzone scritta nientemeno che per Vittorio De Sica, per proseguire con “Questa o quella” famosa aria del Rigoletto di Verdi, alla quale ha fatto seguito “Ch’ella mi creda” (Fanciulla del west di Puccini). Marušić ha dimostrato la sua versatilità cimentandosi anche in brani della tradizione popolare italiana come la celebre romanza “Musica Proibita” di Gastaldon, che ha eseguito in duetto con Karolina Šober, la quale ha proposto in seguito l’aria “Quando m’en vo’” tratta da “La Bohème” di Puccini, regalando un momento molto gradito a una serata già di per sé piacevolissima. Si è poi passati alla musica napoletana con l’indimenticabile “Torna a Surriento”, dopodiché Kristian Marušić ha intonato “Lunge da lei” dall’opera “La Traviata” di Verdi.

Il gran finale
Come gran finale non poteva esserci scelta migliore se non l’immortale “O sole mio”.
Una serata che ha confermato ulteriormente che quello di Kristian Marušić è un talento che è in grado di calcare qualsiasi palcoscenico, da quelli locali a quelli internazionali, presentandosi come una garanzia nel campo della musica.
Nonostante i successi il giovane ha ben chiaro chi sta alla base della sua carriera: “Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo CD, nessuno escluso, i professori che mi hanno seguito Olga Šober e Bojan Šober, la professoressa Cinzia de Mola – ci tiene a ricordare Kristian –. E in modo particolare ringrazio mia zia Bruna Marušić Garaj. Senza di lei, che mi ha spinto nel mondo della musica e mi ha sempre incoraggiato, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

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