Celebrazione dell’umanità a passo di danza moderna

La Compagnia Balletto di Roma si è esibita a Spalato con «Première», un brano realizzato da remoto in piena pandemia per la coreografia di A.C. Martini

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Celebrazione dell’umanità a passo di danza moderna
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Tutto esaurito a Spalato presso Santo Stefano (Sustipan), uno dei palcoscenici all’aperto adibiti per gli spettacoli di musica, balletto e prosa, per il debutto del brano “Première” della Compagnia Balletto di Roma, proposto nell’ambito della 68.esima Estate spalatina. I ballerini lavorando sempre insieme hanno formato un gruppo di individui simile alla vita di una comunità in cui esistono codici e regole artistiche che definiscono anche i rapporti umani all’interno del gruppo di danza. Dopo la pandemia, il ritorno ai ritmi della vita normale del corpo di ballo ha manifestato con la danza la gioia e l’entusiasmo per organizzare e creare nuove idee artistiche per un nuovo inizio. Lo spettacolo “Première” è stato realizzato interamente online con un inedito metodo di creazione. Il brano è nato a distanza tra l’autore, il coreografo Andrea Costanzo Martini, che risiede a Tel Aviv e gli interpreti del balletto residenti a Roma. L’ideatore del brano e i ballerini hanno affrontato una sfida creativa, dando vita a nuovi principi nella realizzazione di opere per la danza. Il pubblico spalatino ha applaudito la performance dei ballerini Paolo Barbonaglia, Francesco Moro, Alessio Di Traglia, Carola Puddu e Roberta de Simone. La rappresentazione del balletto a Spalato è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria. Tra il pubblico presente il direttore dell’IIC, Gianluca Borghese, molto entusiasta e soddisfatto per il successo del balletto. La Compagnia Balletto di Roma promuove da 62 anni la diffusione della danza d’autore italiana nel campo artistico della danza internazionale. Il Balletto di Roma nasce nel 1960 grazie alla volontà di due figure importanti e prestigiose della danza italiana, Franca Bartolomei e Walter Zappolini. La nuova produzione è giunta a Spalato dopo la prima rappresentazione dello scorso luglio al Festival di Civitanova danza. La performance celebra l’umanità attraverso l’esplorazione delle biografie, le storie uniche e irripetibili di ciascuno dei giovani artisti che operano la loro professione artistica in uno stretto rapporto artistico di gruppi.

I danzatori hanno affrontato una sfida creativa per tutta la durata della pièce.
Foto: GIUSEPPE DISTEFANO

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