Alla scoperta della storia del complesso Benčić

Riprendono i laboratori interattivi per i ragazzi delle scuole elementari e per gli studenti delle medie superiori

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Alla scoperta della storia del complesso Benčić
Iva Marčelja, Natali Bosić, Ivana Lučić e Josipa Verbanac. Foto: RONI BRMALJ

Sta per iniziare una nuova stagione di laboratori per i ragazzi intitolati “La storia del Benčić” (Priča o Benčiću), che saranno la continuazione dei programmi avviati nel 2019, in seno al progetto Fiume CEC2020, con lo scopo di portare i ragazzi nel nuovo rione artistico-culturale e di far conoscere loro non solo la storia di Fiume, ma anche tutti gli Enti che hanno la loro sede nel Benčić.
A differenza degli anni passati, quest’anno al programma di base pensato per le scuole elementari si aggiungerà pure una nuova versione dei laboratori intitolata “Nuove storie del Benčić” e composta da tre laboratori dedicati rispettivamente al Museo civico, al Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU) e alla Biblioteca civica. Questo nuovo nucleo è stato pensato per gli studenti delle scuole medie e superiori.
Natali Bosić dell’Associazione per l’educazione artistico-culturale informale “Consiglio dei Giovani Benčić” (VMB) ha dichiarato che il programma viene realizzato con il sostegno della Regione litoraneo-montana e della Città di Fiume, che finanziano il progetto dal fondo per la cultura. Grazie a questi finanziamenti i laboratori sono gratuiti per i ragazzi.
“Si tratta di workshop interattivi durante i quali i giovani imparano in modo divertente la storia del Benčić e la funzione degli edifici che oggi ospitano la Casa dell’infanzia, il Museo civico e prossimamente pure la Biblioteca civica – ha illustrato Bosić -. Il programma del 2023 comprende 30 laboratori di cui 15 si terranno in questo semestre e altri quindici nel prossimo. Come sempre il programma per le scuole elementari è pensato per i bambini dalla seconda alla sesta classe e le candidature si fanno tramite la nostra pagina web. Visto che l’interesse è grande, daremo la precedenza alle scuole che ci contatteranno per prime. Stiamo comunque valutando la possibilità di organizzare laboratori a pagamento, che verrebbero a costare 2,65 euro a testa. Siamo molto contenti che questo programma, lanciato nel 2019, abbia avuto un tale successo e che finora circa 900 ragazzi abbiano visitato il Benčić e abbiano imparato tante nozioni interessanti sul suo passato. Alle scuole che hanno già preso parte ai workshop presenteremo una lezione nuova e avanzata, che sarà la continuazione di quella precedente”.
A parlare del programma è stata pure Ivana Lučić, pedagogista museale al Museo d’Arte moderna e contemporanea (MMSU), la quale ha dichiarato che l’MMSU è stato il primo ente a spostare la sua sede nel Benčić e che il bisogno di attirare i visitatori, soprattutto i ragazzi, è sorto spontaneo. Ben presto è iniziata la collaborazione col Museo civico e la Biblioteca civica, e fortunatamente gli interessati non sono mancati. Dopo le prime edizioni de “La storia del Benčić” è stato chiesto agli insegnanti di compilare un questionario per raccogliere le loro impressioni e idee. Moltissimi docenti hanno suggerito di allargare il programma a un maggior numero di classi e di coinvolgere le scuole medie superiori. Quest’anno è stato messo finalmente in atto questo progetto. Ogni incontro, della durata di due ore scolastiche, può venire inserito nel programma scolastico delle materie di croato, storia, educazione civica o comunità di classe.
Dunque, nel corso del mese di marzo le scuole potranno notificarsi per i laboratori “La storia del Benčić” (dalla seconda alla sesta classe), “La storia dell’MMSU” (dalla sesta all’ottava e la prima classe media superiore), “La storia del Museo civico” (dalla prima alla quarta media superiore) e “La storia della Biblioteca civica” (dalla prima alla quarta media superiore). Autrici dei laboratori sono Ivana Golob, project manager del Benčić, Natali Bosić, dell’Associazione VMB e Ivana Lučić, pedagogista museale all’MMSU. Accanto a Bosić e Lučić, alla conferenza erano presenti anche Iva Marčelja, organizzatrice del programma della Casa dell’infanzia e Josipa Verbanac, pedagogista museale al Museo civico di Fiume.

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