Alba&Leo&Co.: energia e raffinatezza

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Alba&Leo&Co.: energia e raffinatezza
Foto Goran Žiković

Serata raffinata ed energica domenica sera nel Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume, che ha visto l’esibizione del quintetto jazz Alba&Leo&Co, del quale fanno parte musicisti di grande spessore quali la cantautrice e strumentista connazionale Alba Nacinovich, il chitarrista Leo Škec, Aldo Foško al clarinetto basso, Rosa Brunello al contrabbasso e Marco D’Orlando alla batteria. Nell’ambito del concerto è stato presentato per la prima volta ufficialmente dal vivo l’album “Adultish EP”, che il duo Alba&Leo ha registrato a Londra l’anno scorso e da cui sono stati tratti i singoli “A Little House With A Triangular Roof” e “Won’t Be Back Soon”.

A salutare i presenti è stata la presidente della Comunità degli Italiani, Melita Sciucca, introducendo Alba Nacinovich quale grande artista e una delle voci più belle sulla scena musicale. Facendo riferimento al quintetto, ha osservato che “si tratta di musicisti conosciuti a livello internazionale, che vengono a regalarci una serata davvero bellissima”. Le sue parole sono state in seguito confermate, in quanto il quintetto ha offerto al pubblico un’esibizione vibrante ed emozionante, in cui ciascun musicista ha dato il meglio di sé, capeggiato da Alba Nacinovich, che entusiasma con il suo stile canoro unico e versatile unito a l’infinita immaginazione con la quale si “butta” nell’improvvisazione. Essenziale, inoltre, è stata l’intesa tra i membri del quintetto, il che ha dato vita a interpretazioni da un lato limate fino all’ultimo particolare e dall’altro libere e “aperte” a far emergere la bravura di ogni singolo musicista.

“E luce fu” è stato il primo brano con il quale il quintetto si è presentato al pubblico. Il testo è stato scritto a quattro mani da Alba e da sua madre, la rinomata attrice del Dramma Italiano, Elvia Nacinovich. “Tornare sul palco del Salone delle Feste – ha dichiarato la cantante – è un’emozione particolare perché tutto è cominciato qui, quando all’età di sei anni cantavo nei Minicantanti. Ricordo che mio papà (Bruno Nacinovich, anch’egli conosciuto attore del DI, nda), prima di esibirmi, mi disse soltanto una parola: ‘divertiti’. E io mi divertii così tanto che decisi che questo sarà il mio mestiere”.

Ha fatto seguito il brano in dialetto “Me ciapa el blues”, dopodiché sono stati proposti “Major wish”, uno dei quattro brani che compongono l’EP “Adultish”, “Sailing” e “L’esca”, il cui testo è firmato da Alba. Il brano successivo è stata una curiosa versione del celebre brano “Kolemanka” del pianista e compositore serbo Vasil Hadžimanov, al quale Alba ha aggiunto un testo in italiano nel quale si chiede dove scompaiano i colori quando è buio. La musicista ha spiegato di aver sentito questo brano strumentale a un’edizione del Liburnia Jazz Festival e di essersi innamorata del jazz in quell’occasione. La canzone successiva, intitolata “Facebook”, è dedicata ai social, una realtà con un’influenza straordinaria sul mondo contemporaneo.

“A Little House With A Triangular Roof” è stata invece dedicata, come dichiarato dalla cantante, ai bambini che ancora vivono in noi, alla quale ha fatto seguito “White sheets”, brano nel quale la cantante ha invitato il pubblico a unirsi a lei nel canto e il pubblico, timidamente, lo ha fatto.

Il quintetto ha quindi proposto altri due brani tratti dall’album “Adultish”, “Won’t Be Back Soon” e “Chickens”, per concludere la parte ufficiale della serata con “Breakfast in Baghdad”. Prima di premiare il pubblico con un bis, Alba Nacinovich ha voluto ringraziare Melita Sciucca per aver accolto la proposta di ospitare il concerto con tanto entusiasmo e l’Unione Italiana per aver contribuito alla stampa dei dischi. Ha infine ringraziato anche la Città di Fiume per il sostegno.

«L’energia che torna e circola è un’esperienza straordinaria»

Quali sono le impressioni dopo questo riuscitissimo concerto?

“C’è sempre l’emozione della première, ma l’energia che ha circolato tra di noi e tra il pubblico è stata molto positiva. È difficile essere oggettivi quando si presenta la propria musica, ma sentire a livello di pelle quando l’energia torna e circola è l’obiettivo di chi fa musica: mettere in moto qualcosa”.

I testi delle canzoni che avete proposto hanno spesso una punta di ironia. Quali sono i temi che li ispirano?

“A ispirarli è l’attualità. C’è sicuramente dell’ironia e dell’autoironia nel rapporto con i media e i social, con quello che ci impongono bombardandoci di dati. Volenti o nolenti, ci circondano, ci assillano e ci impongono una visione di cosa possa essere la felicità, o di cosa possa essere il successo. Quindi, questi testi sono un autoinvito e un invito al pubblico a continuare ad ascoltare la propria voce interiore e ad ambire alla bellezza, in quanto i media e i social sono inondati da tantissima negatività. Non sono tempi facili quelli che viviamo, per cui mantenere quell’entusiasmo e quella bellezza, l’ambire al bello di cui gli umani sono capaci è ciò che dobbiamo mantenere”.

E la musica è una delle cose più belle che l’umanità è capace di creare…

“Assolutamente. Per quest’occasione ho scelto i musicisti con cui ho collaborato lungo gli anni e quando ho iniziato a immaginare il suono di gruppo per questa musica ho subito pensato a loro. Questa band internazionale è composta dal meglio delle nuove leve del jazz d’Italia e di Croazia e sentire quello che mettono loro nell’esecuzione della musica, sentire nuove forme e nuove idee ed energie è davvero un’esperienza invigorente”.
L’album è intitolato “Adultish”, un titolo significativo.

“‘Adultish’ è il contrario di ‘childish’ (infantile), per cui tradotto in italiano significherebbe ‘adultile’, una fase che ciascuno avrà passato nella vita e che è caratteristico della mia generazione: quell’eterno prepararsi alla vita adulta, ma in realtà non facendolo e non credendoci fino in fondo – il voler diventare adulti, ma anche no. E prendersela se qualcuno ti dà del ‘lei’ (risata)”.

Il primo album di musiche originali è un traguardo importante. Quali sono i prossimi obiettivi?

“Uno dei prossimi obiettivi è esibirci quanto più nei concerti. Sono in programma diverse date durante l’estate e continueremo da lì. Questo è, infatti, solo l’inizio della nostra collaborazione come quintetto e già stasera abbiamo presentato dei brani che non si trovano sull’album e quindi sono nuovi. Speriamo pertanto di inciderli. Fare musica e attorniarsi di musicisti genuini e autentici è davvero un’esperienza straordinaria. Per il momento non abbiamo pianificato nuovi concerti a Fiume, ma non lasceremo passare troppo tempo fino alla prossima esibizione”.

Foto Goran Žiković
Foto Goran Žiković
Foto Goran Žiković
Foto Goran Žiković

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