Addio a Nicoletta Olivieri, una vita dedicata alla musica

Collaborò con i più grandi nomi della lirica. A Fiume diresse il Coro del TNC «Ivan de Zajc». Importante il suo contributo alla Comunità degli Italiani

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Addio a Nicoletta Olivieri, una vita dedicata alla musica
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Si è spenta ieri, dopo una grave malattia, Nicoletta Olivieri, direttrice di coro italiana che per più di cinque anni, in veste di maestro di coro, direttrice e vocal coach, ha guidato il Coro dell’Opera in seno al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, nonché i cori maschile e misto della Comunità degli Italiani fiumana, della quale è stata pure socia molto attiva.

Nel corso della sua illustre carriera ha ricoperto diversi incarichi e ha collaborato con grandi nomi della scena musicale internazionale. Nicoletta Olivieri conseguì la laurea in pianoforte al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. Collaborò con importanti teatri come la Scala di Milano, “La Fenice” di Venezia, l’Arena di Verona, il Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste e il Teatro Comunale di Bologna, mentre dal 2013 al 2016, anno in cui assunse l’incarico al Teatro fiumano, diresse il Coro dell’Opera nazionale di Smirne in Turchia. Insegnò e ricoprì l’incarico di pianista accompagnatore ai conservatori di Ferrara, Siena e Latina e di segretario artistico ai Teatri di Trieste e Bologna.
Come pianista e pianista accompagnatore ha collaborato con direttori d’orchestra di rilievo internazionale come Lorin Maazel, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Roberto Abbado, Maurizio Arena, Gustav Kuhn, Daniel Oren, per citarne soltanto alcuni, nonché con grandi stelle della lirica quali Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Lucia Valentini Terrani, Monserrat Caballé, Mariella Devia, Josè Carreras, Luciana Serra, Renata Scotto, Placido Domingo, Josè Cura, Leo Nucci, Fiorenza Cossotto, Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Katia Ricciarelli, Cecilia Bartoli, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Giorgio Surian, Raina Kabaivanska e tanti altri.
”Nicoletta aveva un’intelligenza finissima, una forza di volontà da paura, che l’ha fatta cercare di superare questo anno di malattia come una tigre, facendo progetti per il futuro, anche quando non riusciva a suonare bene e peggiorava, lei voleva fare altro, costruire varie attività – è il ricordo commosso che ci ha trasmesso suo marito Paolo Del Monte -. Nella vita ha fatto tutto: ha suonato per i più grandi cantanti lirici di sempre, ha insegnato al Conservatorio, è stata segretario artistico al ‘Verdi’ di Trieste e al Comunale di Bologna, ha fatto dei masterclass in Brasile e in altre parti del mondo, era disposta a tenere lezioni private di pianoforte ai bambini. Nicoletta era la Musica con la emme maiuscola. Non tralasciava niente e aveva una volontà di ferro”.
“La scomparsa di Nicoletta Olivieri lascia un vuoto incolmabile – ha dichiarato la presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Melita Sciucca -. Nicoletta è stata una collaboratrice preziosa che voleva elevare a un livello professionale tutto quello che faceva. Quindi, anche i nostri cori, che ha guidato per cinque-sei anni, con lei avevano un tocco di professionalità in più – senza sminuire, naturalmente, il lavoro dei maestri che li hanno guidati in passato. Lei puntava alla perfezione. Era una donna piena di vita, sempre piena di idee. Era una persona splendida e ricca di esperienze che amava generosamente condividere. Il fatto che sia rimasta a casa durante la sua grave malattia ci aveva causato grande preoccupazione per lei, ma vista la sua gioia di vivere e la voglia di combattere eravamo sicuri che avrebbe vinto questa battaglia. In Comunità potevamo sempre contare su di lei, sia come professionista che come socia della Comunità, e ci mancherà tantissimo”, ha concluso Melita Sciucca.

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