È un prodotto di nicchia, particolare e di non facile reperibilità sul mercato. Parliamo del miele di salvia, che ha delle peculiarità, tra cui molte qualità curative, soprattutto per le vie respiratorie, come la salvia stessa.

L’Associazione dei produttori di miele di salvia è stata istituita nel 2015 con lo scopo di garantirgli una certificazione, un riconoscimento formale di prodotto con origine geografica controllata, secondi i severi criteri dell’Unione europea. Il cammino verso il traguardo è lungo e tortuoso, ma non inarrivabile. Nell’attesa, gli apicoltori si confrontano. L’Associazione non è grande, per ora conta una decina di membri, ma si tratta di un prodotto che non corre alcun rischio di restare invenduto, nonostante il prezzo che per un vaso di 900 grammi varia tra le 80 e le 110 kune. “Non siamo una grande organizzazione, ma ci teniamo a tutelare il nostro prodotto. Per questo motivo organizziamo questo concorso, una gara riservata a un piccolo segmento dell’apicoltura. Non ci sono limitazioni geografiche per cui possono venire sottoposti al giudizio dei degustatori prodotti provenienti da diverse località della costa adriatica, dalle isole, dall’entroterra, mentre in passato ci sono stati anche partecipanti della Bosnia ed Erzegovina e del Montenegro. Quest’anno siamo alla sesta edizione”, ha spiegato Mirko Almaši, presidente dell’Associazione e del Comitato organizzatore del concorso. La giuria è composta da quattro membri qualificati per l’analisi sensoriale e tre del Comitato organizzatore. I campioni pervenuti per l’edizione 2021 sono complessivamente 26, inviati da 23 produttori. Gli apicoltori non amano definirsi produttori, assegnando alle api questo merito. “Kašetica” (Cassetta), la rivendita specializzata per i prodotti autoctoni, ha ospitato ieri il processo di valutazione e giudizio. I risultati verranno resi noti soltanto il 5 dicembre, a Castelmuschio (Omišalj), sull’isola di Veglia, dove è prevista la cerimonia di premiazione.