Via Prhat, subentra Ademi

Filip Zoričić ha deciso di destituire l’assessore agli Affari comunali e alla Gestione patrimoniale, reo di non avere rispettato il procedimento per la vendita di un terreno cittadino vicino al Lungomare, ovvero di avere omesso in Consiglio la valutazione della preposta Commissione regionale

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Via Prhat, subentra Ademi
Damir Prhat. Foto: GIULIANO LIBANORE

Grazie e arrivederci: è con queste parole che il sindaco Filip Zoričić si accomiata dall’assessore agli Affari comunali e alla Gestione patrimoniale, Damir Prhat, per salutarlo educatamente e farlo “letteralmente” uscire dal Municipio, togliendo gli incarichi a due altri suoi collaboratori. E dopo averlo mandato a casa, passa di mano la staffetta, nominando seduta stante al suo posto, Anja Ademi, finora a capo dell’assessorato per l’Amministrazione locale, che passa ora in mano a Igor Jovin, finora suo stretto collaboratore. Tutto è successo, o meglio è stato comunicato, nel giro della mattinata di ieri, anche se la revoca era nell’aria, quando il primo cittadino ha convocato un incontro stampa in via straordinaria per annunciare in tutta ufficialità il rimpasto appena compiuto ai vertici della Città.

La “fulminea” revoca, troverebbe giustificazione negli antefatti che risalgono all’ultima riunione del Consiglio cittadino quando, Damir Prhat è risultato reo di avere pronunciato delle imperdonabili falsità. Galeotta fu la faccenda della contestata vendita del terreno cittadino vicino al Lungomare, specificatamente nella zona di Valsaline, per la quale Prhat aveva affermato di avere campo libero, in assenza di osservazioni da parte della Commissione regionale incaricata della valutazione del patrimonio terriero. La pietra d’inciampo non è stata la questione del prezzo, bensì il fatto di avere mentito e/o di aver negato che l’anzidetta Commissione aveva avuto da ridire in merito all’affare di compravendita immobiliare.

Mancata trasparenza inaccettabile
“Abbiamo analizzato ancora una volta tutto da capo e – ha rivelato ieri durante l’inconro con i giornalisti Filip Zoričić – osservando nel dettaglio i procedeimenti preliminari per la compravendita del terreno in questione, abbiamo accertato che il procedimento non è stato rispettato realmente e che la documentazione non è stata consegnata ai consiglieri cittadini com’era obbligatorio fare. Sono queste le ragioni delle mie decisioni. Ribadisco ancora una volta che la Commissione regionale non si era trovata d’accordo sul procedimento, ma sul prezzo di vendita sì. A ogni modo, indipendentemente dall’opinione dei tre periti giudiziari, è la faccenda della mancata trasparenza a non risultare accettabile. Ai consiglieri sono state dette delle non verità. Non voglio entrare nel merito di una presunta assenza di male intenzioni e di situazioni scaturite dal fatto che chi di dovere si sarebbe forse espresso male, ma sta di fatto che la precedente amministrazione ha inferto grandi traumi alla cittadinanza e a questa città, proprio mediante la gestione del patrimonio immobiliare, ed è per tale motivo che noi dobbiamo dimostrarci migliori”.

Professionalità e fiducia
Per il sindaco, ogni compravendita dev’essere condotta alla luce del sole, con tanto di dettagliata spiegazione, ben preparata mediante procedura rispettata in ogni minimo particolare e con la documentazione accessibile a tutti. Dal Municipio si afferma che dalla responsabilità non si scampa e che per questo s’investe di ruolo Anja Ademi, un nome presente da buon principio nel team del sindaco e in quanto tale, persona di massima fiducia. Come fatto del resto notare, Anja Ademi spesso e volentieri funge da pompiere, per affrontare situazioni critiche e spegnere gli incendi divampati in seno ad aziende pubbliche di notevole conto (vedi il Centro di Castion). Le qualità che la medesima vanterebbe sarebbero quelle di conoscere ottimamente i principi di lavoro della legislatura Zoričić come pure il funzionamento dell’assessorato ora affidatole, tanto da considerare che non sarà necessaria alcuna abilitazione d’avviamento al lavoro. “La coordinazione con le imprese municipali, la gestione degli affari comunali e patrimoniali sono – così il sindaco – faccende che interessano ogni cittadino: da qui la mia convinzione di incaricare Anja Ademi e pertanto la ringrazio di avere accettato questo ruolo. Davanti a noi ci sono anni di progetti edili, di forniture pubbliche e di investimenti. Ci servono professionalità, trasparenza e fiducia. I consiglieri, nel pieno rispetto di coloro che li hanno eletti, possono votare per e contro, tuttavia devono avere assolutamente a disposizione tutte le informazioni indispensabili”.

Altri cambiamenti in vista
Filip Zoričić ha tra l’altro annunciato che nelle prossime settimane verranno comunicati ulteriori cambiamenti all’interno dell’anzidetto assessorato con l’obiettivo di fare maggiore ordine. “Tra breve, presenteremo la strategia finale di gestione degli immobili. Ci siamo già occupati di revisione interna dell’usufrutto degli alloggi cittadini e se c’è un campo d’azione entro il quale ci muoveremo in modo particolare fino alla fine del presente mandato, questo è proprio l’amministrazione degli immobili di proprietà cittadina”. Nel dire “grazie” a Prhat e ad altri singoli per quanto fatto finora, il sindaco ha tenuto a sottolineare che le persone non vanno guardate attraverso il prisma bianco e nero, né vanno giudicate per le loro omissioni, perché ritiene che ognuno offra un contributo in base alle proprie possibilità e abitudini e che nessuno vada etichettato come “non buono” solo per il fatto di essere stato qui presente, nel periodo della Dieta democratica istriana.

Facilitare il lavoro di squadra
Dopo queste parole espresse nei confronti del revocato Prhat, la parola in conferenza stampa è passata alla neo-incaricata Anja Ademi per porre ulteriormente in evidenza l’importanza pubblica che riveste l’assessorato di cui ha preso le redini.
“Il sindaco e io condividiamo assieme questa faccenda. Mi assumo la responsabilità di qualcosa che per la città di Pola è molto rilevante. Conosco le persone, le pratiche da sbrigare, le priorità di questo dicastero e mi rendo conto che siano queste le attività che ci fanno conoscere tra i cittadini, quotidianamente che si tratti di una buca in strada o di una gestione immobiliare”. Detto questo, l’assessore fresco di nomina, ha annunciato una nuova sistematizzazione per facilitare anche il lavoro di squadra e cogliere nuove sfide, forte anche del fatto di essere stata nominata presidente del gruppo di lavoro per l’elaborazione della Strategia di gestione degli immobili da parte degli stessi consiglieri cittadini. Un documento, che alla fine di questo mese dovrebbe passare attraverso il filtro della pubblica consultazione.

Marin Lerotić (DDI): «Il sindacoha scaricato le responsabilità»
Molto più di una semplice bugia o di una “svista” di procedura. Dietro al mancato affare di compravendita del terreno di Valsaline – che ha condotto alla revoca dell’assessore per gli affari comunali e la gestione immobiliare Damir Prhat – ci sta molto molto di più secondo Marin Lerotić, consigliere dietino di Pola, nonché parlamentare al Sabor.
“Con questa mossa – così Lerotić – il sindaco Zoričić ha ammesso la responsabilità, ma in maniera tale da riversare la colpa sulla persona di rango inferiore, in detto caso l’assessore Prhat. Tuttavia, il peso della medesima ricade su di lui che ha apposto la propria firma sulla decisione di compravendita del lotto in questione. Quello che possiamo notare da parte del sindaco sono i continui esempi di tentativi falliti, per cui nell’arco di un anno e mezzo soltanto, se ne sta andando via anche il terzo assessore del medesimo dicastero”. Per Lerotić non vanno dimenticati nemmeno i cambiamenti al vertice dell’assessorato alla Cultura o della direzione di Castion dove il sindaco aveva provveduto a revocare le persone da lui elette. Stando a Lerotić sarebbe quanto mai sconfortevole il fatto per cui il sindaco avrebbe “politicizzato” l’intera amministrazione cittadina e che di questo si stia facendo vanto. Inammissibile, poi, secondo Lerotić, il fatto che il sindaco non ha ritenuto necessario spiegare ai cittadini ciò che si nasconde dietro al caso, ossia dei motivi molto seri invece di un errore di percorso. Per finire, Lerotić asserisce che la Città avrebbe perduto qualche centinaia di migliaia di euro, qualora avesse votato per la compravendita secondo la formula proposta dal sindaco.

Marin Lerotić.
Foto: SASA MILJEVIC/PIXSELL

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