Valcane, lavori (più o meno) in corso tra un mare di ordini e contrordini

A un passo dal mare, infinito braccio di ferro tra Città, verdi e imprenditori

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Valcane, lavori (più o meno) in corso tra un mare di ordini e contrordini
Il cantiere del campo sportivo è fermo. Foto: DARIA DEGHENGHI

Valcane è diventata una zona di guerra: una guerra combattuta con i comunicati stampa e le azioni sul campo che si contendono l’approvazione del pubblico. Non passa giorno che una delle due parti (o entrambe) non diffondano almeno una nota ai media, seguita poi dal botta e risposta che inevitabilmente innesca la successiva azione della controparte. La settimana scorsa la società Hotel Valkane ha fatto sapere che sarebbero iniziati a breve gli scavi in via Veruda per la posa di una diramazione della rete idrica che porterà l’acqua potabile al futuro albergo, una volta che l’opera si sarà guadagnata il permesso di costruzione. La Società ha fatto capire che pagava di tasca propria il potenziamento delle infrastrutture idriche “non per privatizzarle, bensì per lasciarle all’uso pubblico per tutte le altre utenze di Stoia e di Veruda che sarebbero arrivate dopo”. Nel fine settimana si sono mossi invece gli ambientalisti riuniti nell’iniziativa civica “Per il Lungomare”: davanti al cantiere del campo di calcio confinante con la particella catastale riservata all’albergo, hanno allestito una bancarella per la raccolta di firme contro l’abbattimento e la rimozione dei pini che costeggiano la zona edificabile. Naturalmente, l’iniziativa civica contesta entrambe le costruzioni: sia quella dell’hotel, che non è ancora entrata nella sua fase esecutiva (se si esclude l’opera di potenziamento della rete idrica), sia quella del campo di calcio, che ritengono essere un regalo del settore pubblico a quello privato, tra l’altro mal celato.

Pineta pulita e fruibile
La guerra delle pubbliche relazioni è proseguita ieri con una nuova comunicazione alla stampa della società Hotel Valkane, la quale manda a dire che “sono in corso lavori di pulizia e rimozione della spazzatura dalla pineta di Valcane ad opera dell’ente forestale Hrvatske šume, che ha predisposto l’azione in conformità col Piano d’azione del Ministero dell’agricoltura”, non senza il soccorso della municipalizzata per la nettezza urbana Herculanea, che interverrà per le operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti. I lavori di sfoltimento del sottobosco e quelli di pulizia inizieranno questa settimana “allo scopo di rendere la pineta più sicura per la fruizione” da parte dei cittadini che hanno l’abitudine di andarci a passeggio, a fare jogging, trekking, ad allenarsi agli attrezzi. L’intervento si è reso necessario in seguito ai temporali che hanno spezzato i rami secchi, per cui ora è necessario provvedere alla loro rimozione. Per portare l’intervento a termine ci vorrà un mese. La zona oggetto d’intervento – si legge ancora nella comunicazione alla stampa – appartiene alla società Hotel Valkane, che s’impegna, proprio come sta facendo con la posa delle condotte idriche, a pagare le spese dell’Ente forestale e della nettezza urbana di tasca propria, ovviamente “a beneficio della collettività”. A questo titolo il rappresentante del committente, Zoran Kostić, insiste a ribadire che “tutto il circondario del futuro albergo, pineta compresa, resteranno accessibili e fruibili a tutti, anzi: la “pineta verrà arredata per diventare un bosco urbano di pubblico dominio”.

Pattuglie di polizia in circolazione sul Lungomare.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Progettisti e appaltatori condivisi
Intanto il cantiere del campo sportivo è fermo. Il sindaco ne ha annunciato la chiusura forzata motivandola col pericolo delle azioni di “ostruzionismo degli attivisti che avrebbero arrecato danni per tremila euro alle macchine del costruttore, seminando paura tra le maestranze”. Mario Peruško, direttore della Pula Sport, che nel frattempo ha cambiato nome in “Pula usluge i upravljanje” (Pola servizi e amministrazione immobili) continua a dire che il campo di calcio con l’albergo non c’entra, che l’impianto sportivo si fa per gli allenamenti delle squadre giovanili della società Uljanik e non per l’albergo. Tuttavia, ci sono alcune circostanze che sembrano smentirli entrambi, sindaco e direttore: il fatto, per esempio, che il costruttore Gajana Kop è passato dal cantiere del campo sportivo al cantiere dell’acquedotto e che il nome dell’ingegnere Filip Banovac figuri in tutti i progetti di Valcane: dal campo sportivo, al sentiero pedonale della pineta, alla posa delle tubature dell’acqua e persino in una parte del progetto dello stesso albergo. In altre parole, gli investimenti pubblici e privati a Valcane condividono gli stessi progettisti e costruttori che passano da un cantiere all’altro alla velocità di un giro di telefonate.


I verdi all’opera per l’ennesima petizione alle autorità.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Si deciderà in Tribunale
Perché è fermo il cantiere del campo sportivo? Perché la Città non ha ancora regolato i conti con la Repubblica di Croazia e fino a prova contraria gli alberi che devono essere abbattuti non verranno giù fino a quando le carte non saranno in regola. Quand’anche Zagabria decidesse di cedere alla Città di Pola i lotti boschivi in questione, resta il fatto che l’iter finora seguito non è stato condotto nel rispetto delle leggi. Passeranno dei mesi o più affinché questo accada: in primo luogo la Città dovrà cedere i terreni alla Repubblica, poi quest’ultima dovrebbe decidere che il campo sportivo si deve fare comunque e quindi avviare il procedimento di esclusione dal demanio forestale. Nel frattempo verranno a decadere necessariamente i contratti d’appalto e tutta la procedura dei bandi tornerà al punto di partenza. Solo allora l’abbattimento degli alberi sarà legale e legittimo, come il cantiere del campo sportivo in toto. Detto questo, è più chiaro perché le ruspe del costruttore Gajana Kop sono state trasferite di punto in bianco al terzo dei tre cantieri comunicanti: quello della rete idrica, l’unico che ora come ora ha le carte in regola.

I manifestanti ieri in piazza Port’Aurea.
Foto: FREDY POROPAT

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