Ivan Nino Jakovčić: «Con Plenković e Milanović… toccato il fondo»

Al comizio conclusivo della coalizione IDS-DDI, PGS e Unione del Quarnero, Nino Jakovčić, uno dei fondatori della Dieta, spara a zero

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Ivan Nino Jakovčić: «Con Plenković e Milanović… toccato il fondo»
Alcuni dei candidati della lista. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Con Plenković e Milanović abbiamo toccato il fondo”, ha commentato ieri sera Ivan Nino Jakovčić, intervenuto a Fiume assieme a Nikola Ivaniš, il primo tra i fondatori della Dieta democratica istrana e il secondo del PGS. È stato il comizio conclusivo, ultimo atto della campagna elettorale per le politiche in programma mercoledì 17 aprile. Jakovčić non ha risparmiato nessuno, né i tradizionali avversari dell’HDZ né gli alleati, un tempo a livello nazionale, dell’SDP. Ha accennato alle destre, ma per “Možemo!”, che rappresenta la sinistra, ha detto: “Dicono di non volere andare al Governo e di voler sostenere un Governo a guida SDP. Perché? Semplice, tra quattro anni saranno loro a divorare l’SDP. PGS e DDI sono i fari del regionalismo in Croazia e in Europa”.
Ivaniš ha salutato la new entry nella coalizione, l’Unione del Quarnero capitanata da Marko Boras Mandić. Ivaniš ha rievocato, sostenuto da Jakovčić, l’avventura pionieristica dei due partiti regionalisti iniziata 34 anni fa. Prima che prendessero la parola i candidati in vetta alla lista per l’ottava circoscrizione, ai presenti si è rivolto Valter Flego, europarlamentare della DDI: “La scena politica in Croazia è strana. C’è una destra che cerca di essere educata e una sinistra che usa toni per essa inconsueti. C’è un’opzione coerente che segue la propria via e sa riconoscere ciò che i cittadini chiedono”.
Assente Dalibor Paus, capolista e presidente della DDI, per impegni televisivi, ma ha parlato Darijo Vasilić, PGS, secondo in lista. Il sindaco di Veglia è rimasto fedele al suo stile, ironico sì, ma mai offensivo. Ha indicato la corruzione come un grosso problema, che non riguarderebbe soltanto l’HDZ, ma anche l’SDP, ma poi ha illustrato in brevi linee il programma della coalizione, quello che abbiamo già avuto modo di trasmettere. C’è grande ottimismo: “Siamo certi di conquistare tre seggi al Sabor, ma ci sono delle chance di arrivare anche al quarto. Il clima mi sembra favorevole per attuare dei cambiamenti per il bene della nazione e a livello locale e regionale”.

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