SOS. Avaria in mare, ma è solo un’esercitazione

Progetto FIRESPILL. Per affrontare incendi ed episodi di inquinamento

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SOS. Avaria in mare, ma è solo un’esercitazione

Su iniziativa del Centro operativo regionale, ieri 12 maggio, si è tenuta nelle acque del porto di Pola un’esercitazione antincendio e antinquinamento che, oltre alla Capitaneria di Porto, ha coinvolto i Vigili del fuoco, la Guardia costiera, la Polizia di frontiera e la Guardia di finanza. Come spiegato da Dolores Brenko Škerjanc, comandante della Capitaneria di Porto e responsabile del Centro operativo della Regione istriana, la simulazione ha riguardato l’avaria di un’imbarcazione con conseguente sviluppo di un incendio, la presenza di persone in mare e la dispersione di idrocarburi in mare. La responsabile dell’esercitazione ha quindi spiegato che la simulazione ha avuto inizio con l’invio di una richiesta di soccorso da parte di un’imbarcazione in avaria al Centro operativo, che ha immediatamente richiesto l’intervento sul posto di due motovedette della Capitaneria di Porto. Poiché il comandante dell’imbarcazione ha successivamente informato il Centro operativo dello scoppio di un incendio a bordo e della presenza di uomini in mare, sul posto sono stati invitate anche diverse squadre dei Vigili del fuoco. Poiché intorno all’imbarcazione sono stati notati alcuni pacchi sospetti, il Centro operativo ha allertato la Polizia di frontiera e la Guardia di finanza. Gli ultimi a intervenire sono stati gli addetti ai lavori della “Dezinsekcija di Fiume”, il cui intervento è stato richiesto per una fuoriuscita di idrocarburi dall’imbarcazione in difficoltà. Come rilevato dai rappresentanti di tutte le unità coinvolte, l’esercitazione è stata un successo. Alla simulazione ha assistito anche il capo ufficio del presidente della Regione istriana, Ivan Glušac, che al termine delle operazioni ha ricordato che l’esercitazione è stata organizzata nell’ambito del progetto FIRESPILL (Fostering Improved Reaction of Crossborder Emergency Services And Prevention Increasing Safety LeveL) finanziato attraverso il Programma INTERREG Italia – Croazia. Nel prosieguo del discorso, Glušac ha rilevato che l’obiettivo di FIRESPILL è quello di aumentare la sicurezza delle aree del bacino adriatico mediante il monitoraggio dei rischi ambientali di origine naturale e/o causati dall’uomo, di potenziare le capacità di intervento e di organizzare un servizio di emergenza a livello transfrontaliero tramite l’implementazione, l’efficientamento e il coordinamento di azioni, misure e strumenti di prevenzione. Il rappresentante dell’amministrazione regionale si è quindi soffermato sulle risorse messe a disposizione del progetto dall’Unione europea. A tale proposito ha detto che il budget complessivo ammonta a 16,5 milioni di euro. Poco meno di un milione di euro spetta alla Regione istriana, che reindirizzerà parte delle risorse a sua disposizione nell’acquisto di una membrana impermeabilizzante per la decontaminazione delle acque da idrocarburi e di un’imbarcazione da destinare alla Comunità dei vigili del fuoco dell’Istria.

Loris Kozlevac, comandante della Polizia di frontiera e Dolores Brenko Škerjanc, della Capitaneria di porto.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

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