Pola. Un quinto del bilancio destinato alle scuole

Nel 2024 per il settore dell’istruzione saranno destinati 21,7 milioni di euro

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Pola. Un quinto del bilancio destinato alle scuole
L’edificio che ospita la Scuola elementare in lingua italiana “Giuseppina Martinuzzi”. Foto: GIULIANO LIBANORE

Mai risparmiare con le risorse finanziarie riservate alle scuole elementari di Pola, tant’è vero che per il futuro anno fiscale 2024 risultano essere più che significative: i quasi 21.692.588 milioni di euro preventivati, rappresentano più di un quinto dell’intero bilancio cittadino, una cifra mastodontica che però non colloca l’istruzione su un piedistallo privilegiato. Vero è che ben 14 milioni rappresentano i fondi statali per le retribuzioni destinate agli insegnanti e al personale tecnico-amministrativo. É sempre questione di smistamento dei fondi statali decentralizzati, regolarmente destinati ogni anno alle scuole. Semplicemente, gli importi ministeriali riservati alle paghe, passano attraverso i bilanci delle città e dei comuni della Croazia. Una pura deviazione burocratica. In realtà, la pomposa cifra per il 2024 che è comunque superiore a quella del 2023 che sta per chiudere consumando fino in fondo 20.500.962 euro, basta per gestire con tranquillità le istituzioni cittadine e supportare i settori dell’istruzione e dell’educazione. Tutto si traduce in termini di rinnovata sicurezza per la formazione dei 4.352 alunni, che attualmente frequentano le 246 sezioni delle 11 elementari di Pola.

Lo standard scolastico
Per quanto concerne l’assegnazione di ulteriori fondi statali decentrati, l’importo che verrà depositato nella cassa cittadina sarà di 1.182.747,00 di euro indispensabili al mantenimento dello standard nelle scuole, ovvero alla copertura delle spese (utenza, documentazione pedagogica, attrezzature, trasporto ecc.). In tutto 246mila euro verranno, invece, spesi negli investimenti edili e di manutenzione. Poco, se non si aggiungono i 3,5 milioni di euro di sostegno previsti dal Piano nazionale di recupero e resilienza, ossia dalla tranche designata all’edilizia e al riassetto degli edifici scolastici, in funzione del lavoro in un solo turno e anche del programma sperimentale di lezione a giornata intera. La cifra, che però non risulta essere inserita nell’erario preventivo per il futuro anno fiscale, sarebbe prenotata a beneficio dell’elementare di Siana, ossia per l’ampliamento dell’edificio scolastico dove si è finiti per organizzare lezioni distribuite in due (e persino tre) turni, a causa della cronica mancanza di spazio. Il compito che ora spetta alla Città di Pola è quello di avviare i preliminari (concorsi di fornitura pubblica), necessari per la realizzazione dell’opera.

Gli interventi negli edifici
A parte il progetto di Siana, comunque non inserito nelle tabelle del documento di bilancio che elenca i sostegni alle necessità pubbliche del settore delle attività sociali, il 2024 non pianifica grandi interventi e ancora non apre speranze per l’elementare di Castagner, costretta a tenere lezioni dislocate fuori sede, che nonostante le pubbliche promesse per procedere con l’ampliamento non ha ancora ottenuto nemmeno un progetto di massima quale documentazione basilare. Quel che, intanto, la previsione di bilancio promette di fare nel corso del venturo 2024 è la ristrutturazione e dotazione di nuovi arredi per la biblioteca scolastica dell’elementare di Monteparadiso, il rifacimento dell’impianto di rifornimento idrico per l’elementare di Veruda, la riparazione della pavimentazione del refettorio scolastico all’elementare di Siana, il recupero della facciata dell’edificio e di parte della mensa della scuola di Stoia, la costruzione di una tettoia sopra l’ingresso principale dell’elementare di Montegrande, nonché la collocazione di numerosi sistemi di videosorveglianza per incentivare il grado di sicurezza nelle scuole di Pola.

Il servizio del doposcuola
L’importo preventivato a titolo di lievitazione dello standard è di 6,7 milioni di euro. Qui comprese la partecipazione alle spese del soggiorno prolungato presso le istituzioni scolastiche, nella misura di 2 milioni. La Città rende accessibile il servizio per addirittura 61 gruppi di doposcuola (tra cui sei periferici finanziati da altre amministrazioni locali), decisamente aumentati e organizzati in tutte e 11 le elementari di Pola. Il notevole aumento del numero delle sezioni è stato ereditato, e poi anche mantenuto, ancora dal periodo della crisi epidemico-sanitaria e del divieto d’accorpamento delle classi. Alle scuole aventi un numero più elevato di frequentatori viene concesso e spesato anche in futuro il funzionamento di più sezioni per il lavoro prolungato: 6 a Castagner e altrettante in Siana; 7 a Montegrande e a Veruda, nonché 8 a Monteparadiso. Trattamento comunque di riguardo nei confronti dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, dove sono attive 6 sezioni di doposcuola, tenendo conto del fatto che qui gravitano scolari pendolari.

Gli insegnanti di sostegno
Nel pacchetto dei finanziamenti, infine, il trasporto pubblico sovvenzionato (29mila euro), diverse attività legate alla missione di “Città amica dei bambini”, premi alle eccellenze nello studio e diverse iniziative cofinanziate da fondi UE nell’ambito di partenariati multilaterali, qui inclusa la continuazione del progetto che supporta il lavoro di ben 111 insegnanti di sostegno per 138 ragazzi con difficoltà di sviluppo. La maggior parte dei finanziamenti stanziati allo scopo – 843.228 euro – vengono assicurati dal bilancio cittadino mentre il rimanente (450mila euro) rappresenta l’assegnazione a fondo perduto. A tanto si aggiunge un ulteriore importo di 57mila euro a titolo di mantenimento del lavoro degli insegnanti di supporto nell’ambito del doposcuola e altri 4.200 euro per l’abilitazione degli insegnanti di educazione civica, al fine di dare proseguimento a questa specifica materia introdotta l’anno passato su iniziativa cittadina.
Una cifra di bilancio che Pola dovrà trainare fino al 2036, è sempre quella riservata all’estinzione del credito attinto per la costruzione della Scuola media di medicina, a pari merito con la Regione istriana che è fondatrice dell’istituzione. L’onere finanziario cittadino è costituito da un importo annuo pari a 312mila euro.

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