Pola. Un giorno speciale per 99 laureati

Consegna delle lauree per i licenziati della Sezione croata e di quella italiana della Facoltà di scienze della formazione dell’Ateneo Juraj Dobrila. Undici gli ex studenti usciti con laurea in pugno dal Dipartimento che prepara gli educatori e gli insegnanti di classe in lingua italiana

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Pola. Un giorno speciale per 99 laureati
La sala della CI di Pola gremita di neo-laureati. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

In una società che spesso e volentieri non premia abbastanza le competenze e il sapere, delle cerimonie come quelle ospitate ieri alla Comunità degli Italiani di Pola, si sono rivelate eccome significative e incoraggianti per ben 99 laureati, classe 2024, della Sezione croata e Sezione italiana della Facoltà di scienze della formazione che fa capo all’Ateneo Juraj Dobrila di Pola, che ora si accingono ad entrare nel mondo della professione e a provare sulla propria pelle sfide quotidiane e responsabilità adulte. Simbolicamente, le note del Gaudeamus Igitur, scandite ieri, nella sala degli spettacoli, hanno salutato l’età della libertà e della spensieratezza, contrassegnato la fine di una parentesi di vita e aperto una nuova più esigente e forse anche più appagante. Per il futuro cammino ancora da intraprendere, la rettrice della Facoltà, Iva Blažević, ha trasmesso ai giovani “togati” o per meglio dire togate (data la stragrande presenza al femminile), tanti auguri accompagnati dall’orgoglio e dalla soddisfazione da parte di tutti i docenti che li hanno seguiti con zelo nella loro crescita e acquisizione del sapere.

Chiuso un capitolo
“L’odierna cerimonia di conferimento – così la rettrice – rappresenta formalmente la fine del vostro cammino formativo, mentre il fatto di ricevere il diploma significa la conclusione di un bel periodo di esperienze, studio, perseveranza e impegno, che come tali vi hanno aiutato a raggiungere quest’ambito obiettivo. L’odierno evento riveste grande importanza per la nostra Facoltà e attesta il lavoro, i progressi ed anche il nostro successo nell’aver preparato i nuovi quadri insegnanti ed educatori”. Non si è quindi mancato di sottolineare la bellezza della missione educativo-istruttiva facendo affidamento su tutti coloro che stanno per intraprenderla, si spera, in maniera giudiziosa e responsabile, senza mai mancare di perfezionarsi mediante un continuo e serio investimento nell’aggiornamento professionale. “Siate in grado di seguire i principi dell’umanità, della moralità e dell’etica professionale – ha continuato Iva Blažević – sempre attenti, accessibili, creativi e aperti nel tener conto delle specificità del lavoro didattico formativo e delle necessità individuali di ogni bambino facendo da esempio a coloro che educate, anche perché le radici di ogni riforma economica, politica, culturale e morale cominciano ad attecchire all’asilo e alla scuola elementare”.

Il mondo accademico
Il grazie di aver fatto parte della medesima famiglia universitaria, nonché gli auguri di ricordare i giorni di vita studentesca, ma anche di continuare a far parte del mondo accademico e di promuoverne i suoi pregi e valori nei rispettivi ambienti istituzionali e lavorativi è stato, in effetti rivolto nell’ambito di due cerimoniali separati, dato l’elevato numero dei promossi e dei loro famigliari, amici e ospiti che si sono inclusi nei momenti di ufficialità e conviviali anche all’estivo della Comunità. Dei 99 licenziati che hanno intonato l’inno accademico, 20 hanno ottenuto in mano la laurea professionale (triennale) in educazione prescolare, ben 52 hanno ricevuto quella universitaria (triennale) in educazione della prima infanzia e prescolare, altri 9 si sono conquistati la laurea magistrale in educazione della prima infanzia e prescolare, mentre 18 hanno ottenuto la laurea (del corso magistrale integrato) di insegnanti di classe. Gli atti della consegna dei preziosi attestati, preceduti e intercalati dall’esecuzione degli inni ufficiali e brani musicali da parte del coro universitario, dai discorsi ufficiali, inclusi i giuramenti e i ringraziamenti solenni ai docenti, hanno visto in qualità di coprotagonista anche Lorena Lazarić, vice rettrice della Facoltà, affiancata da Ana Debeljuh Giudici, in veste di f.f. responsabile del Dipartimento di studi in lingua italiana, da Kristina Riman, capodipartimento degli studi di educazione della prima infanzia e prescolare in lingua croata e da Ines Kovačić, capodipartimento degli studi di insegnamento di classe in lingua croata.

I laureati
Sono in tutto 11 gli ex studenti usciti con laurea in pugno dal Dipartimento, unico come tale in Croazia, che prepara gli educatori e gli insegnanti di classe in lingua italiana, assicurando i futuri quadri professionali necessari alle istituzioni prescolari e scolastiche della Comunità nazionale italiana. Sul red carpet hanno sfilato Tea Gržinić (baccalaurea universitaria in educazione della prima infanzia e prescolare), Martina Kozlović, Matea Jugovac, Stefanie Lisjak, Francesca Degrassi, Erika Zakinja e Katja Bartolić (baccalaurea professionale in educazione prescolare), quindi Tamara Brussich e Sara Tomažić (laurea magistrale in educazione della prima infanzia e prescolare), nonché Elena Čakarević e Nicole Racané (laurea magistrale in insegnamento di classe).

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