C’è ancora qualcuno che ricorda quel comandamento del governo per cui tutti i prezzi in kune vanno convertiti in euro al tasso di cambio fisso, riportati centesimo per centesimo di euro, senza mai togliere o aggiungere alcunché per arrotondare? Chiacchiere, nient’altro che chiacchiere, come si è visto più tardi, col solito senno di poi che vanifica ogni previsione, soprattutto le più rosee. Il prezzo corrispondente kune-euro e i due decimali in piazza del Popolo hanno retto tanto quanto hanno retto: oggi si paga tutto in cifre tonde che naturalmente sono più elevate di quelle che sarebbero state se non ci avessero tolto la valuta nazionale. Ecco dunque come si paga al mercato ortofrutticolo di Pola: l’80 per cento degli ortaggi e della frutta in vendita costa esattamente due o tre e euro il chilogrammo, proprio come un tempo tutto costava 5, 10 o 15 kune. Vale per il cavolo cappuccio, il cavolfiore, i broccoli, il cavolo romano, il cavolo nero, insomma tutti i cavoli della famiglia tranne i più piccoli e i più cari: i cavoletti di Bruxelles. Niente paura, però, perché per farli entrare nel novero degli ortaggi venduti allo stesso prezzo, si vendono in confezioni già pronte da mezzo chilo, come i fagioli e i fichi secchi del resto. Lo stesso metro e la stessa misura sono applicati inoltre agli spinaci e alle bietole (tre euro il chilo), alle carote (altri tre euro il chilogrammo), ai porri (sempre tre euro) e ai peperoni corno rossi, verdi e gialli, avanzi della tarda estate conservati a fresco oppure cresciuti in serra, che naturalmente costano tre euro il chilogrammo. Che precisione! Certo che la matematica in piazza del Popolo non richiede grandi sforzi cognitivi: basta conoscere i multipli del tre (per intenderci: la tabellina del tre), e neanche tanti, in pratica solo i primi tre perché è raro che si arrivi a vendere più di tre chili della medesima classe merceologica, si trattasse pure dei mandarini che si vendono comunemente in grandi quantità. Tra i pochi prezzi che superano la soglia fatidica del tre, c’è quello del radicchio rosso, in vendita a 6, 7 o 8 euro il chilogrammo e quello delle radici commestibili (cavolo rapa, sedano, prezzemolo e pastinaca) in vendita a 5 euro. La frutta è un altro discorso. Le mele costano 1,30, 1,60 e 1,70 euro il chilogrammo a seconda delle varietà e delle classi, ma queste sono sottigliezze che al reparto ortaggi non interessano proprio.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.