Pola. Si corre sempre troppo

Con Marko Peternelj, a capo della Polstrada polese, abbiamo parlato della circolazione stradale nel circondario. Il numero degli incidenti con esito mortale risulta in calo grazie specialmente a una maggiore presenza in strada della pattuglie di Polizia

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Pola. Si corre sempre troppo

La situazione nel traffico nella città di Pola e nel comprensorio nel 2019 è migliorata di molto rispetto all’anno precedente. A confermarlo è Marko Peternelj, a capo della Polstrada polese, in servizio da 24 anni nella nostra città. Si registra, infatti, un drastico calo del 50 p.c. degli incidenti con esito mortale (6 rispetto ai 12), e un calo del 54 p.c. dei decessi (6 rispetto ai 13 dell’anno prima).
Come spiega la confortante situazione nel traffico evidenziata nel Polese l’anno scorso?
Sono i risultati delle intense azioni preventivo-repressive, dettate a livello nazionale, ma anche promosse dalla nostra Polstrada. Comunque ci sono vari fattori che incidono sull’andamento, primo fra tutti il fatto che ci sono molte pattuglie in strada. Ciò evidentemente induce i conducenti a prestare più attenzione in primo luogo per evitare delle sanzioni.
Le cause principali degli incidenti sono, presumiamo, sempre le stesse?
Come da diverso tempo, primeggia l’eccesso di velocità che contribuisce al 55 per cento degli incidenti. Segue il consumo di alcol da parte dei conducenti, il mancato rispetto del diritto di precedenza, ma anche l’uso del telefonino durante la guida. Si tratta di trasgressioni che spesso portano a conseguenze gravissime. A proposito di infrazioni, una delle più frequenti è il mancato utilizzo della cintura di sicurezza.
Come si risolvono i problemi nei punti critici in città e nel circondario?
Cerchiamo costantemente di migliorare la situazione, anche se sinceramente non possiamo parlare di punti critici ben definiti. Comunque insieme alle amministrazioni locali, agli istituti scolastici e all’Autoclub croato (HAK) facciamo il nostro meglio per limitare il numero degli incidenti ed evidentemente ci stiamo riuscendo. Quest’intesa ha sicuramente portato a un maggiore grado di responsabilità da parte degli automobilisti.
A Pola ormai le rotatorie sono onnipresenti. Quanto hanno aiutato a limitare il numero degli incidenti, in particolare quelli con gravi conseguenze?
Molto. In primo luogo perché i guidatori sono costretti a rallentare prima di immettersi nelle rotatorie. Parallelamente hanno snellito il traffico.
Le nuove normative del Codice stradale che prevedono multe salatissime hanno colpito nel segno?
La nuova legge ha certamente influito su buona parte degli automobilisti, anche se va sottolineato che buona parte delle trasgressioni vengono commesse da recidivi, sui quali evidentemente le sanzioni più pesanti non hanno effetto. Permettetemi di dire inoltre che il comportamento nel traffico dei nostri conducenti non è dei migliori.
Qual è l’età media delle automobili che vediamo in strada nel Polese?
L’età media dei veicoli è di circa 14 anni, il che significa che sono sprovviste delle tecnologie più moderne.
Quali sono le categorie ritenute maggiormente a rischio?
In pratica tutte, a partire dai conducenti che commettono le infrazioni e che sono pericolosi anche per sé stessi. Poi i bambini, che spesso sono a rischio anche negli abitacoli in cui viaggiano in quanto i genitori si dimenticano di allacciare loro le cinture di sicurezza. E, ovviamente gli anziani che hanno delle difficoltà motorie. Non sono esenti da problemi nemmeno i pedoni, i motociclisti, i ciclisti. Un capitolo a parte sono i problemi causati dai conducenti che parcheggiano in divieto di sosta e coloro che abusano degli stalli riservati ai portatori di handicap.
Siamo testimoni di un numero sempre maggiore di azioni preventivo-repressive della Polstrada. Continuerete di questo passo?
Certamente, e sempre su direttiva del Ministero degli Interni. Ma non solo. Punteremo anche sull’educazione, specialmente dei più giovani.
Come ci si prepara in vista della prossima stagione turistica?
Come da tradizione, in maggio controlliamo minuziosamente tutte le strade del circondario, al fine di accertare eventuali carenze. Parallelamente viene redatto un piano dettagliato per rendere più snello il traffico specialmente in caso di ingorghi. Come noto, d’estate il numero delle vetture in strada sale di molto e bisogna essere preparati, specialmente in caso di maltempo quando la maggiore parte dei vacanzieri si riversa in città. Infine, anche quest’anno verranno allestite le Unità giovanili del traffico il cui impiego sarà preceduto da un corso formativo.

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