Pola. Serve fare ordine anche in riva al mare

Demanio marittimo. La Città ha avviato la consultazione

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Pola. Serve fare ordine anche in riva al mare
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

La nuova Legge sul demanio marittimo mette in riga le autonomie locali che devono sapersi adeguare, non solo nella parte normativa che riguarda le concessioni demaniali, ma anche nel capitolo che parla di “ordine” lungo il litorale. Dal momento che si tratta di disposizioni che arrivano dall’alto, da regole aggiuntive introdotte a livello nazionale, la consultazione pubblica appena attivata on line dalla Città di Pola è in realtà un copy paste di quanto fornito da Zagabria con obbligo di applicazione pratica, sul terreno, o meglio sulla spiaggia.

A voler essere concreti, di innovativo rispetto a prima vi è l’introduzione dei guardiani delle spiagge, che non c’entrano con la figura di Baywatch, del bagnino di salvataggio, ma costituiscono in effetti un’ispezione comunale autorizzata a controllare che tutto funzioni a dovere, che le regole di usufrutto vengano rispettate e che la costa data in concessione sia trattata senza abusi e soprusi (leggi impiego arbitrario di cemento e materiali edili…) nei confronti dell’ambiente e del pubblico che lo frequenta. Anche se… regola già scritta capo ha e il Municipio poco o nulla può cambiare circa le disposizioni più generiche, i cittadini di Pola avranno l’occasione di dire comunque la loro, fino a influire con possibili suggerimenti e “variazioni sul tema”, lecite a livello locale. Da un dibattito in rete sulla proposta di regolamento e ordine nei demani concessi, potrebbero scaturire eventualmente suggerimenti sul come gestire i controlli più nel dettaglio. Tempo per inoltrarli entro il 26 ottobre all’indirizzo di posta elettronica introdotto allo scopo [email protected], mentre per leggere la documentazione allegata e seguire l’andamento di questo sondaggio è necessario ricorrere al link https://www.pula.hr/hr/eusluge/ekonzultacije/ekonzultacije-u-tijeku/112/nacrt-prijedloga-odluke-o-redu-na-pomorskom-dobru-grada-pula-pola/.
In campo gli ispettori
Merita dare un’occhiata anticipata ad alcuni dei dettami per intuire meglio quanto i medesimi potrebbero incidere non solo sui demani in concessione, ma anche a livello di patrimonio naturale da tutelare a livello cittadino. Intanto, per “ordine” s’intende tutto un sistema di misure e interventi da finanziare dai fondi raccolti, tramite gestione dei demani di competenza dalle stesse unità di autogoverno locale. Altrimenti detto, anche la Città di Pola sarà chiamata a incaricare degli ispettori autorizzati a controllare le modalità di usufrutto (economico ed edilizio) delle proprie spiagge demaniali, il grado della loro manutenzione e pulizia (anche della superficie marina), di appurare se l’area demaniale presenti o meno l’adeguato spazio di passaggio indisturbato per il pubblico (cittadini disabili soprattutto). Un siffatto ispettorato, ossia ciascuna guardia marittima, otterrà l’apposita autorizzazione dagli uffici ministeriali competenti, però su proposta inoltrata dall’unità locale e dovrà seguire un corso professionale di specializzazione in merito, organizzato dal dicastero statale, ma spesato dall’autonomia locale. La medesima sarà in dovere di ingaggiare almeno una guardia oppure istituire un servizio obbligatoriamente in divisa e con tessera di riconoscimento.
La guardia (o le guardie) che circoleranno per le spiagge di Pola avranno come altrove diritto di richiedere i documenti d’identificazione dei soggetti da controllare, raccogliere dichiarazioni e prove (documentazioni fotografiche e video) di mancato rispetto delle regole, ammonire gli indisciplinati, talvolta anche richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, inoltrare rapporto all’autorità cittadina e avviare il procedimento di sanzione amministrativa, ovvero di multa. Ai multati, invece, la possibilità di fare ricorso a livello ministeriale. L’unità d’autogoverno locale dovrà assicurare al minimo un controllo mensile per assicurarsi che non ci sia in atto una manovra edilizia illecita o un affronto compiuto a scapito dell’ambiente costiero con l’obbligo di segnalare i medesimi al competente ispettorato e alla Capitaneria di porto.

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