Pola. Risorse idriche, un bene comune

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Pola. Risorse idriche, un bene comune
Il congresso sulla gestione delle risorse idriche. Foto: ARLETTA FONIO GRUBISA

In questi giorni, all’albergo Park Plaza Histria di Verudella non predomina ancora il clima da soggiorno-vacanza, ma si impone ancora l’iniziativa del raduno congressuale per dare voce e soluzione alle problematiche sempre più attuali della salvaguardia ambientale. È in corso la IV conferenza internazionale sulle Acque nelle aree di tutela idrica promossa da EWA, la fondazione europea Earth and Water Agenda che promuove studi, ricerche e incontri finalizzati alla valorizzazione e alla tutela dell’ambiente con particolare attenzione al patrimonio idrico nei suoi aspetti naturali, ambientali, paesaggistici, di sicurezza idraulica e socio-culturali, e nel principio della sua protezione da inquinamento e abusi, nonché del suo uso consapevole e sostenibile. Fino all’odierna giornata (sabato) si continuerà a ragionare in merito alle strategie necessarie a stimolare gli interventi e le responsabilità delle istituzioni, e soprattutto delle aziende, per rendere più efficaci e funzionali le politiche sulle tematiche ambientali mirate a investire in nuovi traguardi di preservazione dell’acqua e mettere in atto una corretta gestione delle risorse idriche. Come da proposito, il congresso ha fatto convogliare a Pola esperti e professionisti del settore della gestione idrica, che stanno esponendo anche risultati validi prodotti dalla ricerca scientifica e mettendo al vaglio nuove soluzioni tecnologiche adatte per un uso e sfruttamento razionale delle acque e dell’ecosistema, in armonia con i regolamenti vigenti.
Un ruolo proattivo nell’ambito dei lavori attualmente in corso, è stato assunto anche dalla vicesindaco di Pola, Ivona Močenić, che oltre a esprimere il benvenuto ufficiale ai presenti, ha colto l’occasione per presentare i grossi progetti “idrici” che l’amministrazione comunale ha avviato assieme all’azienda Vodovod, erogatrice del servizio di rifornimento idrico. Incentrando il proprio intervento sui settori dell’approvvigionamento e dello smaltimento delle acque, ha esposto i vantaggi della missione riguardante i cosiddetti agglomerati da realizzare in funzione di Pola e delle altre unità d’autogoverno locale dell’Istria meridionale, con particolare beneficio dei territori di Dignano e Fasana. Quanto all’agglomerato Pola Nord è stato ricordato che è stato già sottoscritto il contratto di assegnazione dei finanziamenti a fondo perduto per un investimento nell’ordine di 45 milioni e 470mila euro, da impiegare nella (ri)costruzione di 11,5 chilometri di rete di rifornimento idrico, nonché di circa 26 chilometri di rete di canalizzazione, inclusiva di depuratore delle acque reflue, con scolo in mare lungo 2,460 metri. L’altro progetto dal valore “stellare” superante i 100 milioni di euro, è poi quello dell’agglomerato Pola Centro la cui candidatura, avviata lo scorso 14 marzo, ha già raggiunto la commissione incaricata di decidere delle proposte prioritarie da promuovere nell’ambito del Programma di concorrenza e coesione 2021-2027. I lavori della conferenza sono stati aperti anche da interventi del presidente del comitato organizzativo, Zoran Nakić, del presidente dell’Associazione croata per la tutela delle acque, Dražen Vouk, come pure della stessa presidente dell’Associazione per le acque a livello europeo, Wendy Franchen, nonché da rappresentanti del Ministero croato dell’economia e dello sviluppo sostenibile.

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