La Giornata delle porte aperte della Polstrada polese: un’ottima occasione per la polizia stradale in questo periodo dell’anno, con l’arrivo del bel tempo, di educare i conducenti di scooter e motociclette, una delle categorie più vulnerabili nel traffico. Ieri mattina dunque, nel parcheggio dinanzi al Centro sociale Rojc, si è svolta la manifestazione denominata “Policija i građani voze zajedno – La polizia e i cittadini guidano assieme”, organizzata congiuntamente alla Croce rossa polese, all’Autoklub croato (HAK) e ai club motociclistici “Veterani”, “Twin Horn”, “Hornets” e “Skuns” in qualità di partner. A visitare l’evento, accanto ai centauri che tra l’altro hanno avuto modo di superare il difficile poligono (sistemato da istruttori specializzati delle forze dell’ordine) accompagnati dagli agenti in moto, sono stati gli assistiti della Scuola per l’educazione e istruzione di Pola, i bambini dell’ente prescolare “Mali svijet”, gli allievi delle Scuole medie nonché cittadini di varie fascie d’età. A tutti loro era riservato il punto informativo, dove erano in mostra i vari accessori e le attrezzature usate dalle forze dell’ordine, e venivano offerte indicazioni e consigli utili dagli agenti; inoltre si potevano osservare gli interventi di pronto soccorso ai centauri “feriti” da parte dei dipendenti e volontari della Croce rossa.
Primavera, tempo di motociclette
Nell’insieme si tratta della prima, “concreta” azione preventiva della Polstrada polese volta alla tutela dei conducenti di scooter e motociclette, e per di più nell’enorme spazio del Rojc, in seguito all’epidemia di Covid-19. Negli anni precedenti a organizzare dei simili raduni per gli amanti delle due ruote, denominati “Karavana za život (La carovana per la vita)”, però di minor spessore, erano gli stessi club motociclistici, avendo sempre come partner la Polstrada polese. “Il fine principale di quest’iniziativa preventiva – ha puntualizzato il comandante della Polstrada polese Loris Lupetina – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al numero sempre maggiore di motociclisti nel traffico con l’inizio della bella stagione, e conseguenti incidenti stradali nei quali questi rimangono coinvolti. La statistica indica che l’anno scorso lungo le arterie regionali hanno perso la vita quattro motocilisti, il che equivale al 22 p.c. del numero complessivo dei decessi. Nel Polese invece, l’anno scorso negli 87 scontri nei quali sono rimaste coinvolte delle moto o scooter, tra conducenti e passeggeri si sono avuti due decessi; nel 2022 invece si è avuto un morto. Inoltre, nel 2023 sono rimasti feriti gravemente 17 motociclisti, uno in meno rispetto all’anno precedente. Le cause principali che hanno portato agli incidenti sono da attribuirsi al mancato rispetto del diritto di precedenza nei confronti dei motociclisti da parte degli altri conducenti, in 24 casi, mentre a causa della velocità eccessiva, in 14 casi, a provocarli sono stati gli stessi centauri. Nei primi tre mesi di quest’anno nel circondario fortunatamente non ha perso la vita nessun motociclista, o conducente di scooter, però due sono rimasti gravemente feriti”.
I dati statistici
Stando a Gordana Kliman Grabar, del Settore prevenzione della Polstrada polese, lo scopo della manifestazione è appunto quello di offrire ai cittadini la possibilità di attraversare il poligono, che comprende diversi segmenti, e quindi di perfezionare le proprie abilità. “Per i centauri, oltre a rispettare le normative del Codice stradale, è molto importante avere la dovuta attrezzatura per tutelarsi nelle cadute, a partire dal casco protettivo, che è di fondamentale importanza per la sicurezza. Nella nostra Regione i veicoli immatricolati sono 170mila; il 9 p.c. è rappresentato da scooter e motociclette. Questa categoria, però, rimane coinvolta nel 22 p.c. del numero complessivo di incidenti mortali. Infine un ruolo importante è quello dei genitori, che devono istruire i figli in merito alle normative nella circolazione stradale, legate alla velocità, al consumo di alcol, al sorpasso azzardato e così via, tener conto della cilindrata delle motociclette a seconda dell’età dei guidatori e delle ulteriori modifiche effettuate sulle moto per aumentare la potenza delle stesse”, così Kliman Grabar.
Repressione e prevenzione
Va detto infine che all’appuntamento ha partecipato pure direttore dell’Accademia di Polizia “Prvi hrvatski redarstvenik” Josip Ćelić, il quale ha reso noto che a livello nazionale annualmente vengono evidenziate 90mila trasgressioni nel traffico. “Pur dovendo agire in modo repressivo – ha detto Ćelić – la polizia puntare sulla prevenzione, come in questo caso cecando i avvicinarci il più possibile ai cittadini per poter fornire loro un aiuto adeguato in ogni circostanza”.
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